Il mio amico Geppino già comunista ed ora compagno socialista, uomo di grande intelligenza, questa sera ha cenato a casa. Gnocchi alla sorrentina con gamberi e asparagi. Vino rosso per l’occasione. Non dimentico mai che il Partito Socialista è stato fondato in una trattoria di Genova. Per noi socialisti semplici la tavola ed un buon bicchier di vino aiuta a sciogliere la lingua e a parlare meglio di politica. Tornando da Ischia Geppino mi ha esternato le sue riflessioni fatte durante una passeggiata al monte Epomeo. Riflessioni particolari, che non vi sto a raccontare. La cosa che mi ha lasciato perplesso e preoccupato e che in buona sostanza Geppino in esito ai fatti di Melfi dava ragione alla Fiat ed alla linea di Marchionne. Io sinceramente non so esprimermi, anche perchè da vecchio avvocato di provincia dico che siamo di fronte ad un’ ordinanza e che per esprimere un parere bisognerebe averla letta ed in ogni caso sarà la sentenza a dire la verità. Forse ha ragione Geppino, forse no. il problema è che se ha ragione tutto l’impianto della sinistra nei confronti del problema operaio va rivisto. La domanda è come?
Ma parliamo di rock. Eminem dichiarerà di aver usato la musica dei neri per diventare ricco. Un pò come Elvis.Usando il modo di esprimersi dei ghetti urbani Eminem da vita ad un fenomeno nuovo ed impressionante ed assolutamente moderno. Eminem rappresenta la realtà che lo circonda. Tutti i suoi album rappresentano il rapporto fra il cantante e la verità. In Stan raggiunge vette di popolarità manipolando semplicemente una canzone già esistente. E’ la storia di un fan di Eminen che scrive ad Eminem raccontandogli le proprie pene e quanto lo aiutino le canzoni di Eminem. Non ricevendo risposta il fan decide di farla finita dopo aver ucciso la propria ragazza. Proprio come Eminem aveva raccontato in un album precedente. L’anticipazione dei reality show. La storia non si ripete: all’epoca di Elvis Presley, quando la musica si ascoltava per radio, qualcuno credeva che Elvis fosse nero. Anche questo è rock.