Posts tagged ‘Grecia’

luglio 28, 2018

la Grecia brucia

L'immagine può contenere: una o più persone, notte, fuochi_d'artificio e spazio all'aperto
GEORGE LABRINOPOULOS:

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Con questa foto chiudo un capitolo doloroso per me. Sono stato male due giorni e sto male ancora; sono triste e arrabbiato per quello che è successo ai miei compaesani in Grecia; conosco la zona conosco Kinetta Mati Rafina. Conosco, la giravo da giovane quando vivevo ad Atene.

Ho sentito la voce ufficiale del Governo tramite l’Ambasciata di Roma. Ho tutte le dichiarazioni e le ho messe nel mio articolo.
Ho cercato tramite Facebook di far capire a più persone che in Grecia e stata una catastrofe biblica e ho cercato di dire due cose.

Uno, che i roghi non sono stati fatti a caso.
Due, se ci sono tanti morti il colpevole morale è la UE e la Troika che con i tagli di austerità ha distrutto lo stato sociale e lo ha fatto funzionare male.

Oltre al fatto che potrebbe essere terrorismo..oltre al fatto che ci sono le miniere ..

Ma non sono io la persona che deve trovare i colpevoli; esiste uno Stato ferito ma orgoglioso nella sua rinascita.
Amo il mio Paese natale e sono ferito nel cuore per quello che è successo ma dopo questa foto mi fermo oltre che mi sento male penso anche che posso allarmare gli amici in Usa, Italia, Grecia e in tutto il Mondo che io la fortuna per mestiere anche per carattere di conoscere la gente brava.

VI RINGRAZIO TUTTI AMICI E COLLEGHI DELLA STAMPA E DELLA FAO, RINGRAZIO TUTTI…

febbraio 15, 2015

Gente per bene!

I mem­bri della troika sono «gente decente», ma anche la Cia ha avuto «per­sone molto buone che si sono si sono impe­gnate nel water­boar­ding con­tro la loro volontà». L’accostamento è del mini­stro dell’Economia greco, Yanis Varou­fa­kis, inter­vi­stato dal dif­fu­sis­simo set­ti­ma­nale tede­sco «Der Spiegel».

Secondo Varou­fa­kis per i cre­di­tori della Gre­cia «un taglio del debito è pre­fe­ri­bile rispetto a un’estensione delle sca­denze. Tutti sanno che non saremo mai in grado di soste­nere il debito attuale senza un nuovo contratto».

Poi, Varou­fa­kis spiega al Guar­dian : se i nego­ziati con Bru­xel­les fal­li­scono «non c’è un piano B. Ci minac­ciano sem­pre che se non fir­miamo gli accordi ci sarà l’Armaggedon. Beh, lasciamo che ci sia». Il mini­stro greco riba­di­sce di essere un «mar­xi­sta» anche se «impre­ve­di­bile»: «Non posso e non voglio sepa­rare il destino della Gre­cia dall’Europa — aggiunge — ma abbiamo perso tutto. Adesso è tempo di dire la verità ai potenti».

febbraio 14, 2015

Ecco come l’austerità ha fatto indebitare la Grecia.

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Anche se la zona Euro e l’economia Greca dovessero sopravvivere alla crisi attuale, c’è un’assurdità nei suoi trattati (il fiscal compact) che minaccia l’esistenza della zona Euro a lungo termine. Le crisi si ripresenteranno ogniqualvolta c’è un periodo di forte crescita nella zona Euro. Squilibri nel commercio interno, surplus e deficit, riappariranno, e i paesi creditori e le istituzioni monetarie europee daranno di nuovo la stessa risposta, completamente sbagliata. Con queste premesse, e con i danni agli investimenti che questo ciclo genera, l’Europa è un continente perduto.

Ma per colmo dell’ironia è proprio Syriza, erroneamente considerata anti-Euro, che ha qualcosa che almeno somiglia a un piano per salvare l’eurozona da se stessa.

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febbraio 12, 2015

Caso Grecia. La Germania costretta ad “aprire”

Una Angela Merkel fisicamente provata da una notte di trattative sull’Ucraina a Minsk e dalla resistenza greca ad ogni ricatto economico, ha per la prima volta ammesso che bisognerà cercare un “compromesso”, anziché la pura e semplice capitolazione di Atene.

Sulla Grecia «bisogna cercare un compromesso, che si ottiene quando i vant Altro…

febbraio 6, 2015

Io sto con la Grecia!

La battaglia della Grecia è la battaglia di tutti i cittadini europei contro le elites nazionali e internazionali dell’1-10% che negli anni della crisi si sono arricchiti oltre ogni limite a danno dei lavoratori, dei precari dei disoccupati.

L’Europa avrà un futuro solo se sarà ripristinato un equilibrio sostenibile tra paesi del nord e paesi del sud, solo se la ricchezza sarà ridistribuita all’interno dei singoli paesi,  solo se le istituzioni finanziarie torneranno a rispondere ai governi democratici.

febbraio 5, 2015

Un vero cialtrone.

Grecia, Renzi scarica Alexis Tsipras: “Decisione della Bce legittima e opportuna”La decisione della Bce sulla Grecia? “E’ legittima e opportuna“. Matteo Renzi ha commentato così la mossa di mercoledì della Banca centrale europea, che ha deciso di non accettare più i titoli di Stato ellenici detenuti dalle banche del Paese in cambio di liquidità. Una decisione giusta, ha detto il presidente del Consiglio, “dal momento che mette tutti i soggetti in campo attorno ad un tavolo “. “In un confronto diretto e positivo – aggiunge il premier italiano – che, andando oltre una concezione burocratica tutta rivolta all’austerità, sia capace di rispettare e far rispettare gli impegni presi e di guardare con maggiore fiducia e determinazione ad un orizzonte europeo fatto di crescita e investimenti“. Una posizione identica aveva preso in mattinata la Francia: il presidente francese, François Hollande, in conferenza stampa a Parigi, che aveva definito “legittima” la mossa di Francoforte, che “induce greci ed europei a mettersi intorno a un tavolo”, mentre il ministro delle Finanze di Atene, Yanis Varoufakis, aveva lanciato una pesantissima provocazione verso Berlino: “La Germania sa bene che cosa può succedere quando si scoraggia troppo a lungo una nazione orgogliosa e la si espone a trattative e preoccupazioni di una crisi del debito deflattiva, senza luce alla fine del tunnel: questa nazione prima o poi fermenta. Un evidente riferimento alla nascita del Terzo Reich.

gennaio 31, 2015

La Merkel ammonisce Atene: “No alla cancellazione del debito”


Tribuno del Popolo – Dopo che Alexis Tsipras ha trionfato con Syriza e ha realizzato il governo anche con l’appoggio della destra dei Greci Indipendenti, il nuovo ministro delle Finanze di Atene, Yanis Varoufakis, ha fatto chiaramente capire all’Eurogruppo di voler rinegoziare il debito della Grecia. Angela Merkel è intervenuta Altro…

gennaio 30, 2015

VIZI E VIRTU’ DEL QE DELLA BCE, ALLA LUCE DEL RISULTATO ELETTORALE IN GRECIA.

Come sapete, la scorsa settimana la BCE ha dato il via al suo primo quantitative easing, modificando così il paradigma della politica monetaria all’interno dell’eurozona. Il piano è ampio, ma non privo di elementi di rischio che possono limitarne gli effetti.

Molto telegraficamente, l’intervento monetario è articolato come segue:
Dal prossimo marzo verranno acquistati 10  miliardi al mese di Abs e covered bond. Inoltre verranno acquistati 50 miliardi al mese di titoli di stato dei paesi europei e titoli delle istituzioni europee. Il 12% di questi acquisti riguarderanno obbligazioni delle istituzioni europee (es Fondo ESM, Bei ecc).
Il piano durerà fino a settembre 2016 e comunque fino a quando  l’inflazione attesa nel medio periodo non avrà raggiunto un target vicino al  2%. Questo rende il piano potenzialmente illimitato. I titoli acquistati avranno una maturità dai 2 ai 30 anni e potranno comprendere anche titoli indicizzati all’inflazione o avere rendimenti negativi.
gennaio 28, 2015

Merkel sempre più incazzata.

gennaio 28, 2015

Rizzo non sale sul carro di Tsipras e tuona: “Farà la fine di Hollande. Come dargli torto?

“Tsipras non è socialismo, e la sinistra che festeggia la sua vittoria non ha una visione realmente alternativa alla società capitalista”. Mentre i progressisti di tutta Europa fanno a gara a salire sul carro del nuovo premier greco, il segretario del Partito Comunista, Marco Rizzo, intervistato da IntelligoNews, cerca di spegnere tutti gli entusiasmi: “Vedrete farà la fine di Hollande”.

Allora Rizzo che effetto le fa vedere Tsipras alleato con la destra indipendentista ellenica?

A sinistra sono stato il primo e forse l’unico a spiegare che Tsipras è qualcosa di diverso da quello che si è voluto far apparire. Per intenderci, l’alleanza con la destra di Tsipras sarebbe come se in Italia Vendola formasse un governo con la Santanchè”.

Allora perché c’è tutto questo entusiasmo in Grecia e nel popolo della sinistra europea?

Alexis Tsipras ha cavalcato molto bene la rabbia del popolo greco messo in ginocchio dagli organismi internazionali, e ha convogliato questo sentimento di dissenso su se stesso, apparendo come l’unica figura in grado di salvare il Paese. L’operazione è riuscita anche grazie al grande appoggio dei media nazionali e internazionali. Appoggio di cui non hanno goduto i sindacati greci sebbene abbiamo portato in piazza folle oceaniche per manifestare contro le politiche imposte dal memorandum della Troika”.

Quindi gode dell’appoggio dei cosiddetti poteri forti internazionali?

“Diciamo che il capitalismo ha anche la capacità di scegliere in che modo organizzare il dissenso. In Grecia ha scelto Syriza, in Italia il Movimento 5 Stelle e domani in Spagna sceglierà Podemos. Si tratta di movimenti che non hanno una visione alternativa della società, un progetto che si contrappone realmente e radicalmente ai paradigmi delle società capitalistiche. Tsipras non è socialismo ma il tentativo di usciere dalla crisi rabbonendo il popolo greco. Vede, ci sono due modi per affrontare la crisi nella visione capitalista: alla tedesca, spremendo la mucca fino quando muore; oppure usando questi movimenti per tenere in vita la mucca e continuarla a spremere”.

Non vede anche una notevole incoerenza nei personaggi politici italiani come Fassina, Cuperlo e Civati, che criticano il ‘Patto del Nazareno’ e allo stesso tempo non dicono una parola sull’insolita alleanza tra Syriza e la destra?

Quando non si hanno idee questo è il risultato. Io non voglio criticare le singole persone, ma stiamo parlando di correnti senza una visione politica degna di questo nome. Occhetto riferendosi all’attuale classe dirigente ha parlato di professionisti della politica che emettono fattura a fine anno. Ribadisco, io non riesco a intravedere  alcuna proposta alternativa della società. Questa e la differenza tra noi e loro. Il socialismo non è fallito, con Lenin e Stalin ha funzionato benissimo per oltre trent’anni. Caso mai è fallita la revisione del socialismo iniziata con Krusciov e proseguita fino a Gorbaciov”.

Quindi anche il governo Tsipras è figlio della Troika?

Assolutamente si, lo stesso entusiasmo e le stesse cose che si dicono ora di Tsipras le abbiamo viste e sentite nel 2012 per l’elezione di Hollande in Francia, poi si è visto come è andata a finire”.

Ma se fallisse anche l’esperienza di Tsipras secondo alcuni commentatori non rimarrebbe che l’opzione Alba Dorata. Lei non teme questa prospettiva?

“No, c’è sempre il KKE, il Partito comunicata greco che anche questa volta è entrato in parlamento e ha ancora una grande capacità di mobilitazione delle folle”.

marco_rizzo