Posts tagged ‘Italia’

dicembre 29, 2014

Mercato, produzione e consumo di spumanti – rapporto OIV 2014.

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OIV ha recentemente pubblicato un rapporto dettagliato sul mercato e sulla produzione di vini spumanti nel mondo, che riportiamo in questo post preNatalizio, particolarmente indicato visto il periodo. Secondo il rapporto, gli spumanti rappresentano una fetta inferiore al 10% della produzione e del commercio globale, ma sono una categoria decisamente in crescita. Interpolando i dati del rapporto, troviamo una crescita dei consumi media tra il 2002 e il 2013 di circa 0.8-0.9 milioni di ettolitri annui, per un consumo che ha raggiunto i 15.4 milioni di ettolitri nel 2013. Dieci di questi 15 milioni sono concentrati in 5 mercati: Germania, Francia, Russia, Stati Uniti e Italia. Con dinamiche diverse, come ben sapete: alla crescita forte degli USA e della Russia si contrappone il declino dell’Italia. Confrontando poi i dati di produzione con quelli di consumo si possono fare delle bilance commerciali degli spumanti. Come immaginerete, Italia, Francia e Spagna sono i tre grandi esportatori netti mondiali… entriamo nel dettaglio dei numeri.

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marzo 28, 2014

Democrazia l’è morta.

gennaio 28, 2014

Merkel e i nostri soldi.

Almeno stando alla proposta della Bundesbank (l’equivalente tedesco della Banca d’Italia), che nel suo bollettino mensile chiede ai Paesi in difficolta di non ricorrere ai soldi dell’Europa o della Bce, ma di imporre una patrimoniale sulle ricchezze private.

Nel bollettino non si fa riferimento a Stati in particolare, ma si può facilmente presumere che ci si riferisca a Grecia, Italia e Spagna, tutti a rischio default e in cui i patrimoni privati pro capite sono superiori a quelli dei tedeschi. Si tratta, in pratica, di una patrimoniale una tantum, di un prelievo forzoso che – si legge – “risponde al principio della responsabilità nazionale, secondo la quale i contribuenti sono responsabili degli obblighi assunti dai propri governi prima di poter reclamare solidarietà da altri Paesi”. “Balza agli occhi come la fiducia nel servizio del debito da parte di alcuni Paesi sia scesa anche se a questo debito pubblico corrispondono patrimonio pubblici e privati molto ampi”, sottolineando ancora dalla Bundesbank, secondo cui la proposta è ancora di difficile attuazione e quindi va riservata solo in caso di rischio concreto di default.

gennaio 17, 2014

UNA BOMBA NEL MEDITERRANEO.


SOS: LE ARMI CHIMICHE SIRIANE SARANNO TRATTATE CON L’IDROLISI E POI INABISSATE NEL MEDITERRANEO TRA MALTA, ITALIA, GRECIA E LIBIAVisualizza altro

Fonte: www.comedonchisciotte.org

16.01.2014

Fonti

http://www.haniotika-nea.gr/anastatosi-gia-ta-chimika/

http://www.koutipandoras.gr/article/103763/sos-sti-thalassa-tis-kritis-tha-rixoyn-ta-himika-opla-tis-syrias

http://www.efsyn.gr/?p=164848

http://www.efsyn.gr/?p=164847

http://www.youtube.com/watch?v=YkY7sXu9qtE (intervista del professor Gidarakos)

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12807

dicembre 17, 2013

Italia, paese di bassi salari e bassa crescita.

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di Stefano Perri da Economia e Politica

La debolezza dell’economia italiana, resa evidente dalla crisi globale, ha radici lontane e richiede una attenta riflessione sia sull’andamento della domanda aggregata sia sulle caratteristiche strutturali del nostro sistema economico. Come le due lame della forbice di Marshall, anche dal punto di vista macroeconomico questi due aspetti sono interdipendenti: quello che accade alla domanda aggregata influenza le caratteristiche strutturali e viceversa. Qui mi concentro sugli aspetti strutturali[1], legandoli però alla distribuzione del reddito; in quanto segue confronterò i dati stilizzati della nostra economia con quelli della Francia, della Germania, della media dell’area euro a 12 paesi e degli Stati Uniti, questi ultimi considerati come pietra di paragone per le performance dell’economia dei paesi europei.

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ottobre 9, 2013

Gli autogol del portiere Letta.

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Enrico Letta ha pubblicato sul sito Project Syndicate e sul Social Europe Journal un contributo in cui delinea un aspetto fondamentale della sua strategia di governo: cosa l’Italia chiede all’Europa. Nel suo intervento, Letta conferma la direzione di marcia, di austerità nei conti pubblici, inclusi i maggiori vincoli alle politiche fiscali posti dal “Semestre Europeo”. Letta lamenta però che le “riforme strutturali” non sono possibili per via dell’impatto sociale della crisi. Per questo chiede all’Europa degli incentivi finanziari legati alla realizzazione delle riforme.
Inoltre, il Presidente del Consiglio chiede l’avvio di un bilancio comune della UE, sotto forma di “assicurazione” per gli Stati Membri, ovvero un fondo da cui possa attingere lo Stato che venisse colpito da uno “shock asimmetrico”. In questo modo, secondo Letta, si può declinare la solidarietà europea in termini di “egoismo illuminato”.
Di seguito pubblichiamo la traduzione della risposta pubblicata sempre sul Social Europe Journal da Carlo D’Ippoliti.

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settembre 29, 2013

Si è otturato il vaso.

 

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Continua il deprimente spettacoluccio.

settembre 18, 2013

Risoluzione della crisi.

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Concordia, Italia.
Clicca per ingrandire la vignetta.

settembre 16, 2013

Si allunga la vita in Italia: oltre 16mila centenari



Gli studi hanno certificato che la dieta mediterranea è uno dei fattori principali che garantisce ai cittadini italiani una vita più lunga.

“Non è un paese per vecchi”, si intitolava un bellissimo film diretto dai fratelli Coen. L’Italia, invece, sembra proprio esserlo. È di oggi la notizia che l’uomo più vecchio del mondo risiede ad Enna e haVisualizza altro

agosto 20, 2013

Oggi è l’Earth overshoot day.

Earth overshoot day, oggi il mondo ha consumato tutte le risorse del 2013

 

Oggi è l’Earth overshoot day, il giorno del superamento delle capacità della terra. Da oggi l’umanità ha esaurito le risorse naturali rinnovabili che aveva a disposizione per l’intero 2013. Questo significa che in poco meno di otto mesi sono state consumate le riserve di cibo (vegetale e animale), acqua e materie prime che sarebbero dovute bastare fino a fine dicembre, immettendo nell’ambiente (suolo, fiumi, mari, atmosfera) una quantità di rifiuti e inquinanti superiore alla capacità di smaltimento del pianeta.

L’Earth overshoot day viene calcolato dal Global footprint network, un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di ricerca sulla sostenibilità ambientale con collaboratori sparsi tra Stati Uniti, Australia, Europa e Giappone. Il giorno del “superamento” si ottiene confrontando le risorse terrestri con il consumo che ne viene fatto, utilizzando quest’equazione: (capacità biologica mondiale/consumo ecologico mondiale) moltiplicato per 365. La data che si ricava è approssimativa. Potrebbe, infatti, variare di qualche giorno in base ad alcune revisioni di calcolo. Anche considerando quest’oscillazione, comunque, il problema non cambia: entro la fine dell’anno nel mondo verranno usate più risorse di quante potremmo permetterci, equivalenti a quelle di 1,5 pianeti terra. Se continuiamo così nel 2050 avremo bisogno di più di due pianeti.