Archive for ‘report’

aprile 4, 2020

CARA LUCIA COSI’ NON VA!

Lucia Annunziata e i soldi per il Sud, un documento dell’Eurispes per rendere giustizia al Mezzogiorno

In foto Lucia Annunziata
Riceviamo e pubblichiamo dall’Eurispes:

Nella trasmissione di Lucia Annunziata, Mezzora in Più, andata in onda domenica sera (29 marzo) su Rai 3, si parla dei disordini avvenuti al Sud in seguito al crescere del dramma povertà, dopo il fermo delle attività economiche per l’emergenza Covid-19. Si discute dei 400 milioni che il governo Conte ha messo a disposizione per aiutare la gente che vive in condizioni di grande difficoltà e che non riesce a fare la spesa. Risulta davvero interessante notare la piega presa a un certo punto dalla discussione, quando la conduttrice rivolge a Ferruccio De Bortoli la seguente domanda: “Esiste un’emergenza sociale o si tratta di semplice e pura delinquenza dietro a queste cose?”, riprendendo poi con l’affermare che “comunque la soluzione non può essere solo soldi di nuovo”. Orbene, ciò che colpisce di più è quel “di nuovo”. Eppure, Lucia Annunziata, ex presidente della Rai, si è laureata in filosofia con una tesi proprio sui “contributi statali per il Sud e il movimento operaio”. Pertanto, dovrebbe sapere molto bene che durante il periodo di massimo finanziamento al Sud, tramite la Cassa per il Mezzogiorno, il Meridione riceveva lo 0,5% del Pil italiano, quando contemporaneamente il Nord ne percepiva il 35%. Dovrebbe altresì sapere che di quello 0,5% a beneficiarne, nell’ultimo periodo della Cassa, come attestato dal Fondo Monetario Internazionale, erano per l’80% aziende del Settentrione; le quali, peraltro, iniziavano i lavori, intascavano i soldi, e poi abbandonavano tutto, lasciando spesso sul territorio meridionale le famigerate “cattedrali nel deserto”. E ancora, quale esperta del settore, dovrebbe essere a conoscenza più di chiunque altro che, ad esempio, solo dal 2000 al 2017 il Sud si è visto sottrarre illecitamente dallo Stato italiano qualcosa come 840 miliardi, dirottati al Centro-Nord (vedi in figura 1 il quadro d’insieme sintetico); e ciò in aperta e sistematica violazione della Costituzione, in particolare, e soprattutto, degli articoli 117 e 119 del Titolo V (recepente le modifiche sul federalismo fiscale), in violazione delle leggi attuative della Costituzione (come, ad esempio, la 243 del 2012), del Dpcm del 27 marzo 2015, nonché in elusione delle sentenze della Corte Costituzionale (come, ad esempio: la n. 141/2016 o la n. 273/2013 o anche la n. 65/2016).

c

aprile 2, 2020

SOCIALISMO O BARBARIE .

d franco bartolomei, coordinatore nazionale di Risorgimento Socialista.
LA RICOSTRUZIONE DEL PARTITO SOCIALISTA NEL DOPOGUERRA -

Il Risorgimento Socialista riafferma tutte le ragioni della propria opposizione radicale al governo , fondate su una una concezione del modello sociale e dei rapporti economici del tutto alternativa allo stato di cose esistente , e sulla convinzione che il paese debba assolutamente recuperare la propria sovranita’ Costituzionale e rompere la sua sottoposizione ad un quadro normativo e ad un sistema finanziario e monetario ad esso esterno, costituito dal complessivo sistema Euro / Maastricht Lisbona /BCE ), che distrugge il suo equilibrio sociale , la sua coesione civile , il suo tessuto produttivo , e la sua vita democratica .

In questo momento drammatico le istituzioni europee hanno tentato di distruggere il nostro sistema economico per sottoporre il paese ad un nuovo commissariamento politico , che porterebbe il paese ad uno stato di gravissimo ulteriore impoverimento , ed alla distruzione della nostra democrazia .

Il Governo pur nella sua estrema diversita’ della sua visione sociale ed economica , fondata sulla condivisione del modello liberista , e su un progetto di sostanziale conservazione del sistema, mostra di voler resistere a questo attacco esterno , che approfitta della difficilissima situazione di emergenza che il nostro popolo sta affrontando con sacrificio , generosita’ e coraggio , cercando di contestare il patto di stabilità ed il pareggio obbligato di bilancio ,per poter utilizzare in deficit spending risorse consistenti per la ricostruzione del paese senza dover subire commissariamenti di sorta .

Se riuscira’ in questo tentativo , indubbiamente segnera’ una soluzione di continuita’ rispetto alla precedente prassi consolidata’ di vassallaggio e subalternita’ che finora hanno tenuto tutti i governi della II repubblica .

A maggior ragione questo accadra’ se sara’ in grado di riaffermare la centralità dello stato nella incentivazione delle attività economiche , nella riconversione del nostro sistema produttivo verso economia reale , attraverso il rafforzamento del settore manifatturiero e delle nostre filiere produttive strutturali, e ricostruendo una presenza pubblica nei settori strategici , puntando ad utilizzare utilizzando una rete di relazioni commerciali economiche e politiche che rispondono ad una nuova logica internazionale di natura multipolare ,

Se questo tentativo , ad oggi solo abbozzato , dovesse tradursi in realta’ il problema a quel punto sarà per noi del Risorgimento Socialista quello di costruire un nuovo tipo di contrapposizione con il governo , sulla qualità delle scelte e sul tipo di modello che si sceglierà , e sul ruolo e la centralità che il lavoro assumera’ nei processi decisionali collettivi che determinano le scelte sociali ed economiche nel nuovo sistema .

Se questo non avverrà continueremo il nostro ruolo di opposizione frontale , con ancora maggior determinazione , sapendo che se l’Italia perde la partita con l’Europa la situazione diverrà drammatica per i lavoratori e tutte le classi subalterne , perché il paese subirà una stretta micidiale in termini di impoverimento ulteriore e di repressione

Per noi la scelta sara’ drammaticamente molto lineare , e definiremo le nostre scelte di fase in base a ciò che si produrrà nei rapporti con l ‘Europa , li sapremo se la nostra dovrà essere una lotta per la libertà e la democrazia contro la barbarie ed il nuovo fascismo ,o potrà essere una grande lotta democratica per le riforme socialiste all’ ‘interno di un quadro costituzionale rinnovato .

Faremo in ogni caso sempre quello che sarà utile ai Lavoratori ,ed alla difesa estrema della nostra Democrazia Repubblicana.

Viva il Socialismo

  • Franco Bartolomei Se Il Governo resistera’ ai Dicktat di Bruxelles faremo la nostra parte .
novembre 1, 2010

Report: il mare nero.