Domani si ricomincia. Speranze, timori, poche certezze. E’ così ogni anno. Quest’anno di più e per molti di più. Ma per Berlusconi va tutto bene. Casomai la colpa è di altri.
Parliamo di rock che è sempre meglio. Nell’album Kid A Thom York canta “ieri misono svegliato succhiando un limone” su un accompagnamento di elttronica vintage.Dopo che OK Computer li ha fatti diventare i numero uno del rock, i Radiohead capiscono che tutto è cambiato e tutto deve cambiare per sopravvivere. la musica del nuovo millennio ha bisogno di un suono meno netto, ma comunque sorprendente. Ecco il progetto impossibile: Everything In Its Right Place, cioè tutto al posto giusto; Optimistic, Limbo, The national Anthem, The motion picture Soundtrack, titoli pieni di sense of humor, con cui i Radiohead fanno musica rock con molta elettronica e molte manipolazioni. L’album nasce in studio rielaborato infinite volte con tutti gli accorgimenti che l’elettronica fornisce. Poi lo portano in giro per l’Europa. Comunque internet la farà da padrone. Quando pochi mesi dopo uscira Amnesiac che è di fatto il seguito di Kid A, ci si renderà conto che è ancora possibile fare rock senza doversi vergognare.
La Federazione dei Giovani Socialisti (FGS),dopo aver aderito all’appello per impedire la lapidazione di Sakineh Mohammadi Ashtiani, sarà presente al presidio promosso dai Verdi Italiani, previsto per giovedì 2 settembre,alle ora 16, davanti la sede dell’ambasciata iraniana a Roma.”Ancora una volta ci troviamo dinnanzi ad una violazione dei diritti dell’uomo”, ha dichiarato Luigi Iorio, Segretario dei Giovani Socialisti, che plaude all’iniziativa del 2 settembre,ed all’appello lanciato da Angelo Bonelli, leader dei verdi italiani, a tutti i partiti, associazioni e movimenti nel partecipare al presidio sotto l’ambasciata iraniana.Temi sensibili come questo, – coclude Iorio – non hanno colore politico e devono essere sostenute bipartisan,dalle forze politiche e sociali del paese
Intervista al vetriolo di Matteo Renzi sindaco di Firenze rilasciata a “Repubblica” che vi consiglio di leggere. Eccone uno stralcio significativo:
Nuovo Ulivo? Uno sbadiglio ci seppellirà. Mandiamoli tutti a casa questi leader tristi del Pd”.
Ambizioso programma, sindaco Matteo Renzi. “Non è mica solo una questione di ricambio generazionale. Se vogliamo sbarazzarci di nonno Silvio, io così lo chiamo e non caimano, dobbiamo liberarci di un’intera generazione di dirigenti del mio partito. Non faccio distinzioni tra D’Alema, Veltroni, Bersani… Basta. E’ il momento della rottamazione. Senza incentivi”.
Rottamare i “vecchi” del Pd vuol dire automaticamente sbarazzarsi di Berlusconi? “E’ la precondizione, il punto di partenza. Ma li vedete? Berlusconi ha fallito e noi stiamo a giocare ancora con le formule, le alchimie delle alleanze: un cerchio, due cerchi, nuovo Ulivo, vecchio Ulivo… I nostri iscritti, i simpatizzanti, i tanti delusi che aspetterebbero solo una parola chiara per tornare a impegnarsi, assistono sgomenti ad un imbarazzante Truman show. Pensando: ma quando si sveglieranno dall’anestesia? Ma si rendono conto di aver perso contatto con la realtà?”.
Che cosa propone di fare? “Lo statuto del Pd parla chiaro, anche se ovviamente è rimasto inapplicato: dopo tre mandati parlamentari, giù dalla giostra. Se davvero si va alle elezioni anticipate, anche se personalmente ci credo poco, alla prima assemblea nazionale per le candidature vado alla tribuna e lancio il seguente ordine del giorno: facciamo riscoprire
il piacere della semplice militanza ai nostri parlamentari che hanno varcato la soglia delle tre legislature. E, potendo, anche a Di Pietro, un altro che da 20 anni pontifica su tutto, e abbiamo visto i risultati”.
Resta però aperto il problema: che rapporti con Fini, con Casini, con la sinistra? “Fini? Uno che passa da Almirante e Le Pen alla Tulliani e Barbareschi, di certo non fa per me. Però, non voglio nemmeno entrarci nel gioco del piccolo chimico. Piuttosto mi fate capire, per favore, che dice il Pd sul lavoro che cambia? Sull’innovazione? Sull’ambiente? E sulle tasse? Facevo ancora la maturità e già Berlusconi e Tremonti promettevano la riduzione a due sole aliquote. Quando siamo andati al governo noi, l’unico slogan era l’agghiacciante pagare le tasse è bellissimo. Ci sarà pure una via di mezzo…”.
Cos’è, un’autocandidatura alla leadership del Pd? “Il mestiere di sindaco di Firenze mi diverte moltissimo, e qui voglio stare. Fossi stato a sentire D’Alema, Veltroni e Bersani mai sarei entrato a Palazzo Vecchio, macinato dalle primarie. Certo, appena apro bocca è sempre la stessa musica: il solito Renzi, l’ambizioso. E che ci vuoi fare, unifico il partito, c’ho tutti contro. Ma sai che c’è? Meglio un’accusa di arroganza che un processo per diserzione. La questione della leadership non riguarda me ma il tema esiste. Eccome”.
Ha detto il segretario del PRC di essere pronto ad una’alleanza con i partiti della sinistra per sconfiggere Berlusconi precisando che “Quella di Bersani è la stessa proposta che ho fatto io da tempo, per la precisione dal marzo scorso, a nome della Federazione della sinistra: un fronte democratico che ha l’obiettivo di sconfiggere Berlusconi e cambiare la legge elettorale in senso proporzionale, in un quadro di salvaguardia democratica e di giustizia sociale. Ma questo fronte non coincide con il governo che ne può emergere. Per noi oggi non ci sono le condizioni per far parte di un governo con questo centrosinistra. La logica che spinge Bersani mi pare la stessa. Del resto per cacciare Berlusconi, fare la nuova legge proporzionale e uscire dal bipolarismo sono pronto ad allearmi anche col diavolo.”Anche io!
Riprodurre su un gigantesco computer il cervello umano per simularne il funzionamento. Nel 2030 sara’ possibile, la ricerca e’ gia’ cominciata. “Se riusciremo a simulare l’attivita’ del cervello, potremo simulare anche quello che accade quando si ammala. Cosi’ – spiega il responsabile del progetto ‘Blue Brain’, Idan Segev, dell’Universita’ Ebraica di Gerusalemme – ‘curando’ il computer saremo in grado di curare anche l’uomo”. Se ne e’ discusso questa mattina nel corso del convegno sulle nuove frontiere della ricerca sul cervello, ‘The Brain Revolution’, promosso dalla Camera di Commercio di Roma per celebrare i 101 anni del Nobel Rita Levi Montalcini che, salutando l’incontro in collegamento video, ha dichiarato che “gli argomenti trattati rappresentano una vera e propria rivoluzione nella nostra conoscenza del cervello”.Per replicare il cervello sia nella sua parte anatomica che fisiologica, spiega Segev, coordinatore del progetto, “dobbiamo pensare tre fasi di lavoro: studiare ogni singolo nervo mediante un modello matematico, le connessioni nervose ed infine l’attivita’ elettrica del cervello”. Il ‘supercomputer’, sviluppato da Ibm, e’ lo stesso con cui e’ stata ottenuta la mappa del Dna umano ed il primo passo, continua Segev, “e’ stato organizzare la corteccia cerebrale in colonne: piccoli frammenti che comprendono 10.000 cellule collegate fra loro da miliardi di connessioni chiamate sinapsi, all’interno delle quali si nasconde il segreto della creativita’ e della capacita’ di adattarsi”. “Tra cinque anni contiamo di ottenere il primo modello completo del cervello di topo, poi si passera’ a cervelli sempre piu’ complessi – continua a margine dell’incontro il coordinatore del Blue Brain – come quello del gatto, della scimmia e, nel 2030, finalmente, dell’uomo”.(liquidarea)
La mappagenomica di questi insetti potrebbe consentire di chiarire l’effetto dell’epigenetica sulla longevità, dal momento che pur possedendo lo stesso genoma delle formiche operaie, la regina vive 10 volte più a lungo
È stato coronato da successo un nuovo progetto di ricerca per il sequenziamento del genoma di due specie di formiche: Harpegnathos saltator e Camponotusfloridanus.
Il risultato, riportato sulla rivista Science, è frutto della collaborazione tra i ricercatori del Langone Medical Center della New York University e di quelli dell’Howard Hughes Medical Institute guidati da Danny Reinberg ed è ritenuto importante per la comprensione del complesso comportamento sociale di questi insetti.
“Le formiche sono creature estremamente sociali e la loro capacità di sopravvivenza dipende dalla loro comunità in modo assai simile a ciò che avviene per l’essere umano”, ha spiegato Reinberg.
Reinberg studia da anni l’epigenetica, il complesso sistema che determina quali geni debbano essere attivati e quali spenti, con un interesse particolare per le l’influenza che essa ha sulla longevità. Nel caso delle formiche, per esempio, le variazioni individuali sono estreme: in alcune colonie le regine vivono fino a 10 volte più a lungo delle operaie.
“Nello studiare i genomi di queste due formiche siamo rimasti affascinati dai differenti comportamenti e dai diversi ruoli che le api operaie sono in grado di sviluppare”, ha continuato Reinberg. “Poiché ogni formica della colonia condivide la stessa informazione genetica, le differenti connessionineuronali che specificano il comportamento appropriato per ciascun rango sociale devono essere controllate da meccanismi epigenetici. Ciò potrebbe aprire la strada a una migliore comprensione dell’effetto dei meccanismi epigenetici anche nel cervello degli esseri umani”.
Dallo studio è emerso che circa il 20 per cento dei geni sono specifici delle formiche, ma che un’altra quota consistente, circa il 33 per cento, è condiviso dall’essere umano.
Il genoma di Harpegnathossaltator è formato da 240 milioni di coppie di basi e 17.064 geni, mentre nel caso della Camponotusfloridanus i numeri salgono a 330 milioni di coppie e 18.564 geni. Per confronto, il genoma umano possiede un numero di coppie di basi 10 volte maggiore e circa 23.000 geni.(liquidarea)
Se avete intenzione di comprare un’auto a metano, ma avete difficoltà ad orientarvi tra la vasta gamma di marche, modelli e allestimenti delle varie Case automobilistiche, ecco un semplice vademecum con l’elenco completo di auto alimentate a gas naturale, classificate per marca, caratteristiche, prestazioni e consumi. All’interno della guida troverete anche le novità sui nuovi distributori presenti sul territorio nazionale, le iniziative e gli incentivimessi a disposizione da regioni, province e comuni, informazioni utili sulla sicurezza e qualche curiositàsulla diffusione del metano in Italia e nel mondo.
Ormai l’acquisto di auto a metano è diventato piuttosto frequente, tanto che negli ultimi anni molte Case automobilistiche hanno deciso di aumentare la loro offerta di auto alimentate gas naturale per venire incontro alle esigenze del mercato. È il caso, ad esempio, della FIAT, che proprio sul suo sito web ha allestito una sezione dedicata alla linea Natural Power dove oltre a presentare i suoi nuovi modelli, spiega pregi e vantaggi di sciegliere il metano.(greenme)
Allucinante proposta di un consigliere regionale della Sardegna: l’on. Gian Franco Bardanzellu, ex An, ha suggerito di rispondere all’emergenza randagismo nella sua regione con “misure straordinarie”. Ad esempio bruciando un cospicuo numero di cani randagi per toglierli di mezzo.
Come riporta Geapress, infatti, le idee del consigliere regionale sardo sono molto chiare: a mali estremi estremi rimedi
Davanti a un’emergenza bisogna avere il coraggio di misure forti. E anche impopolari. Per fronteggiare il randagismo, in attesa di migliorare le strutture di accoglienza, educare alla sterilizzazione e punire chi abbandona gli animali, sarebbe opportuno incenerire i cani abbandonati
E dire che Bardanzellu, che risulta essere un appassionato di caccia, dovrebbe avere abbastanza confidenza con i cani e con la normativa nazionale che li riguarda: microchip, sterilizzazione, maltrattamenti… evidentemente, però, per l’onorevole sardo questi cani randagi sono veramente troppi. La soluzione proposta, almeno, è temporanea:
Non ho mai pensato che incenerire i randagi debba essere la costante, tanto meno un’abitudine. Piuttosto è una misura eccezionale, perché l’emergenza è eccezionale. Io, nel breve periodo, non vedo altre soluzioni.
Un pò come i rom. L’onorevole sardo potrebbe chiedere consigli al Ministro Maroni. Sicuramente gli darebbe qualche buona dritta.