Archive for ottobre, 2012

ottobre 29, 2012

Cinque stelle: e non è un albergo. Risulati parziali confermano la vittoria del centrosinistra.

Regionali – Sicilia 2012
3409 sezioni su 5308, pari al 64% del totale Ultimo Aggiornamento: 29 Ottobre 2012 ore 17:13
Candidato Voti % Liste %
Rosario Crocetta
382069 31,1% Partito Democratico Crocetta Presidente 13,5%
Unione Dei Democratici Cristiani E Dei Democratici Di Centro (U. D. C. Unione Di Centro) 10,6%
Movimento Politico Crocetta Presidente 6,7%
Unione Democratica Per I Consumatori 0%
Sebastiano Musumeci
306038 24,9% Il Popolo Della Liberta’ Musumeci Presidente 12,2%
Cantiere Popolare 6,0%
Nello Musumeci Presidente 5,7%
Alleanza Di Centro 0,3%
Giovanni Carlo Cancelleri
227096 18,5% Movimento Cinque Stelle 15,1%
Giovanni Micciche’
185757 15,1% Partito Dei Siciliani – Mpa 9,3%
Grande Sud Micciche’ 6,2%
Futuro E Liberta’ Per L’Italia Nuovo Polo Per La Sicilia 4,1%
P.P.A. – Partito Pensiero Azione – Piazza Pulita 0,1%
Giovanna Marano
73696 6,0% Italia Dei Valori Lista Di Pietro 3,5%
Claudio Fava Presidente Fds – Sel – Verdi 3,0%
Mariano Ferro
22495 1,8% Il Popolo De I Forconi Mariano Ferro Presidente 1,5%
Cateno De Luca
13708 1,1% Rivoluzione Siciliana 1,0%
Gaspare Sturzo
12646 1,0% Sturzo Presidente 0,9%
Giacomo Di Leo
3124 0,3% Partito Comunista Dei Lavoratori 0,1%
Lucia Pinsone
2146 0,2% Voi Volontari Per L’Italia
ottobre 28, 2012

Clamoroso in Sicilia, sta vincendo Grillo.

Elezioni Regionali Sicilia 2012, ecco gli exit poll.

ORE 22. Il primo exit poll in Sicilia su Palermo: Cancelleri, M5S 27,46%; Musumeci 23,35; Crocetta 21,40%; Miccichè 14,24; Marano (Sel+IdV) 9,76%. La fonte è il sito Palermo Report. Secondo questa prima analisi che, ricordiamo, riguarda solo Palermo capoluogo, il voto disgiunto sarebbe dunque stato poco usato.

Elezioni Regionali in Sicilia, alle ore 19, alla seconda rilevazione sull’affluenza, nei 390 comuni siciliani nei quali si vota, oggi, per eleggere il presidente della Regione e rinnovare l’Assemblea regionale si è recato alle urne il 37,66% degli aventi diritto. Nel 2008 alla stessa ora la percentuale fu del 34,57% ma si votava anche di lunedì e in contemporanea per la Camera e il Senato. Sono in tutto 4.426.754 gli aventi diritto al voto, la maggioranza donne: 2.284.380. Curiosità: a Cefalù si è votato senza matite copiative, quelle dal segno indelebile o quantomeno difficilmente cancellabile che si usano nelle elezioni, ma con delle normali matite blu. Motivo: tagli nei bilanci comunali e pochi soldi per acquistare le speciali matite.

ottobre 28, 2012

150.000 in piazza e nessuno ne parla.

No Monty Day

No Monti Day – Le foto No Monti Day No Monti Day No Monti Day

C’è stato il No Monti Day, mentre Silvio Berlusconi sproloquiava nella sua conferenza stampa – quella in cui non ha detto nulla, per intenderci. C’è stato, ed è stato sostanzialmente oscurato dai media come una notizia minore, complice un sabato pomeriggio dominato dall’attesa per qualche parola del Cav. da cui trarre una notizia maggiore, o anche solo una notizia qualsiasi, e invece niente. Ma la sensazione è che sarebbe stato trattato ugualmente senza alcun interesse, questo giorno di protesta in cui sono scese in piazza, secondo gli organizzatori, 150mila persone. C’erano le sinistre non rappresentate in parlamento. I No Tav. Reduci del Fu-Popolo-Viola, c’era il Comitato No Debito, delegati del Carbosulcis, di Fincantieri, di Pomigliano, Mirafiori e Melfi, precari, giovani, tutti contro la Troika della BCE-Commissione Europea-FMI e dunque contro il Governo di Mario Monti.

Continua a leggere: No Monti Day – Protesta contro la politica del governo e la troika europea

ottobre 28, 2012

Come si fa a non condividere’?

tramonto.jpg

fotografia di Robyn Hooz.

dal blog di Beppe Grillo. Come si fa a non condividere questa analisi?

e quello che dice come si fa a definirlo populismo?

Sinceramente io condivido parola per parola quello che è scritto.

La piccola e media impresa è fuori da qualunque agenda, da quella del Governo che si interessa solo di tasse, di spread e di finanza e che ha come ministro dello sviluppo il banchiere ovetto kinder Passera. Da quella della BCE che vuole la sua libbra di carne e ci impone manovre recessive per salvare il valore del nostro debito pubblico, detenuto all’estero in prevalenza da Francia e Germania. Da quella della Confindustria dei grandi concessionari di Stato come Benetton per le autostrade, o la Marcegaglia che costruisce inceneritori con la tassa CIP6 sulla bolletta dell’ENEL. Dall’agenda della grande distribuzione che uccide le produzioni locali. E infine da quella dei sindacati che ormai rappresentano solo sé stessi.
La piccola e media impresa è fatta da eroi. Bisogna essere eroi per fare impresa in Italia, senza servizi, con tassazioni e balzelli medioevali e con uno Stato strozzino che non rimborsa 85 miliardi di euro scaduti alle imprese, ma chiede l’anticipo dell’IVA prima dell’incasso delle fatture emesse e interessi spaventosi per ogni ritardo nei pagamenti. Senza la piccola e media impresa l’Italia non solo fallirà, ma diventerà un deserto produttivo per decenni. Tutto ruota intorno alla piccola e media impresa: lavoro, gettito fiscale di impresa e dei dipendenti per lo Stato, indotto creato dalla rete dei fornitori, spesa sul territorio. Quando muore un’impresa è sempre una piccola catastrofe sociale. In Italia, ogni mese, lo Stato deve onorare circa 24 milioni di stipendi pubblici e pensioni. Questa cifra enorme è garantita in gran parte dalla tassazione diretta e indiretta generata dalle PMI. Senza imprese la tassazione crollerà. Le PMI devono diventare la priorità di ogni azione di Governo, è una questione di sopravvivenza del Paese. Va abolito l’IRAP, una tassa iniqua che le aziende devono pagare anche se in perdita, vanno introdotti sgravi fiscali a investimenti innovazione, richiesta l’IVA solo a pagamento della fattura, rivisto il rapporto con il Fisco che da esattore deve diventare consulente d’impresa, aboliti gli studi di settore che impongono spesso pagamenti irrealistici, aiutato l’imprenditore in difficoltà con prestiti temporanei a basso tasso d’interesse, e chiusa Equitalia, il rapporto tra impresa e Stato deve avvenire senza intermediari. Le PMI sono il cuore del Paese, non la finanza, non le banche. Se il cuore non batterà più, il Paese morirà.

ottobre 28, 2012

CAMBIAMENTI COSTITUZIONALI IN ISLANDA – IL POPOLO HA PARLATO!

DI JOSÉ M. TIRADO – Counterpunch
Ad alcuni potrebbe non sembrare esattamente così, ma il popolo ha parlato. In una domenica chiara e tranquilla, gli islandesi hanno espresso il…Visualizza altro

ottobre 28, 2012

Il Le Pen Italiano

 

ottobre 28, 2012

Madrid e Barcellona bloccate dai manifestanti anti-tagli

Michele Vece* – Ancora manifestazioni in tutta la Spagna, convocate dal 25-S. A Madrid a migliaia hanno sfilato per le vie del centro fino alle porte del Congreso, folla in piazza an…Visualizza altro

ottobre 28, 2012

Afghanistan: “missione di pace”?

Ogni volta che un soldato italiano muore in combattimento dilaga la retorica patria, che si diffonde in elogi spudorati della “missione di pace”. Gli uffici del Minculpop diffondono veline sull’eroico ben…Visualizza altro

ottobre 28, 2012

Il verde sta morendo!

 

ottobre 28, 2012

Semianalfabeta.

Molto interessante l’ultima intervista rilasciata in veste di consigliere regionale, c’è lei che dice “un uomo al giorno toglie il medico di torno“, c’è lei che è stata con pure con una donna, lei che forse potrebbe ricandidarsi, lei che rimpiange Forza Italia e che vorrebbe una “Lista Berlusconi“. Ma il passaggio più significativo della politica Nicole Minetti – ignorato dai media – a mio avviso è un altro. Questo: