Forza Lega! Ecco un uomo che ci farà rimpiangere Bossi.
Salvini contro tutti: “terroni” e migranti ladri, gay, magistrati rimbambiti e giornalisti infami
Il discorso di Salvini durante l’incontro dei leghisti a Chiudono: contro i giornalisti, la magistratura, la Terronia, i gay e gli immigrati.
Salvini contro tutti: “terroni” e migranti ladri, gay, magistrati rimbambiti e giornalisti infami-Si sono incontrati nella giornata di sabato, per augurarsi buone feste, a Chiudono, nel bergamasco. Sono i leghisti, accorsi per ascoltare le parole del proprio nuovo segretario, Matteo Salvini, che ne ha avute per tutti, a cominciare dai giornalisti, “servi infami” a cui, garantisce l’uomo, “qualche calcio in culo cominceremo a tirarlo. Diamogli almeno un motivo di dire che siamo cattivi”.
Ma Salvini attacca anche la magistratura e le istituzioni: “Io vorrei vederlo in faccia quel giudice che al serial killer ha dato il permesso premio”, ha tuonato, in merito alla vicenda dell’evasione di Gagliano. “Perché uno Stato che libera i serial killer e chiude le curve allo stadio per un coro è uno Stato di rimbambiti”. Poi si dev’essere ricordato che gli affondi alla magistratura sono prerogativa d’altri, così che Salvini è tornato sul cavallo di battaglia storico della Lega: “Noi siamo accanto alla gente per difendere il Nord contro gli sprechi della Terronia”, ha infatti chiosato. “Anche oggi sono riusciti a regalare 600 milioni di euro a Roma”. E proprio sulla capitale il neosegretario rincara: “Proporrei che chi ha amministrato Roma in questi dieci anni, ovvero Rutelli, Veltroni, Alemanno, venga esiliato su un’isola deserta nel Pacifico, circondata da squali.”
Ovviamente non potevano mancare i discorsi contro gli immigrati e i gay. Già nei giorni scorsi, Salvini aveva spiegato, riguardo i migranti di Lampedusa, il proprio punto di vista: “Se stanno male, tornino a casa”. E ora, a seguito del reportage choc di Rai 2, sbotta: “I poverini non sono quelli di Lampedusa che vengono disinfettati: i poverini sono i cittadini di Lampedusa e di Bergamo che poi vengono derubati da chi viene disinfettato”. Sull’omosessualità, invece, approva la linea politica di Putin: “Sapete che la Russia ha scelto di sospendere le adozioni con tutti i paesi stranieri tranne che con l’Italia, perché qui non ci sono coppie gay che possono adottare un bambino?”, domanda alla platea. “Se è così, viva la Russia”.
Da non credere!
Gli onorevoli legisti, capitanati dal Senatur, non hanno perso occasione per presentarsi a Montecitorio sfoggiando i colori catalani. Purtroppo le immagini di quelle magliette sono arrivate fino in Spagna, e l’Assemblea Nazionale Catalana (gli organizzatori della gigantesca manifestazione iberica) ha immediatamente preso le distanze dai deputati padani, con questo imperdibile comunicato:
“L’ANC è rimasta sorpresa e molto preoccupata nel vedere la foto dei membri della Lega Nord indossando magliette con la estelada (la bandiera catalana indipendentista) il giorno della Diada, come segno di solidarietà con l’indipendenza della Catalogna.
Vogliamo chiarire che noi ci sentiamo al polo opposto di questo partito politico italiano di estrema destra, xenofobo e omofobo e rifiutiamo pubblicamente qualsiasi avvicinamento, per cui vi chiediamo di condividere questo “post” nelle vostre pagine di facebook per aiutarci a dare informazioni corrette e chiare.
ASSEMBLEA NAZIONALE CATALANA”
Salvini ama il limongello. ma non è un prodotto del sud?
Borghezio: il nazista della padania.
«Vi sono certi individui. sul viso dei quali è impressa una tale ingenua volgarità e una tale bassezza del modo di pensare, nonché una tale limitatezza bestiale dell’intelletto, che ci stupisce come mai simili individui abbiano il coraggio di uscire con un simile viso e non preferiscano portare una maschera.»
Arthur Schopenhauer
“Parerga e paralipomena”
(1851)
Però parla bene.
“Che fine ho fatto? Sono spesso all’estero, a cercare materiale per il libro che scriverò”.
Ah ecco.
In India a spese nostre.
La nuova Lega Nord.
Bossi il romano de Roma.
annò, non può essere. Per lui Roma era il male assoluto. Città “di porci“, “ladrona“, che “schiavizzava” la Padania. Da cui staccarsi il prima possibile. “Se-ces-sio-ne! Se-ces-sio-ne“. Desiderava “marciarci sopra“, parlava di “guerra santa contro la Capitale“. A questo giro non ci voleva nemmeno tornare. E invece, grazie al voto di febbraio, è diventato l’onorevole con più legislature in assoluto: otto. Umberto Bossi, 72 anni, da 22 in Parlamento.