Di Grillo e altre storie.
Cercare di penetrare il pensiero di Grillo è come effettuare una rettoscopia a mani nude e pensare di riuscire a trarne qualcosa di buono. Perché solo un guittto di tal fatta, per giunta applaudito da un popolo bue che ha gia applaudito Berlusconi per venti anni, poteva parafrasare le parole di Primo Levi e ridurre una tragedia umana e personale a strumento propagandistico. Completamente incapace di percepirne il senso, ne stravolge il messaggio, senza cogliere minimamente l’abnormità della manipolazione, funzionale alle sue squallide mitologie distopiche da psicopatico gravemente dissociato dalla realtà e, soprattutto, da ogni forma di decenza.E itanto renzi stravolge la democrazia e smatella lo stato di diritto.
“Nessuno è più pericoloso di un uomo privo di idee, il giorno che ne troverà una gli darà alla testa come il vino ad un astemio.”
Gilbert Keith Chesterton
“Eretici” (1905)
Il nostro Job act.
«Esempio altissimo di tenace impegno politico, dedicava, con instancabile e appassionata opera, ogni sua energia al conseguimento di una più alta giustizia sociale, dando, prima come sindacalista, successivamente come parlamentare e, infine, come Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, notevolissimo apporto alla soluzione di gravi e complessi problemi interessanti il mondo del lavoro. Colpito da inesorabile male e pur conscio dell’imminenza della sua fine, offriva prova di somma virtù civica, continuando a svolgere, sino all’ultimo, con ferma determinazione e con immutato fervore, le funzioni del suo incarico ministeriale, in una suprema riaffermazione degli ideali che avevano costantemente ispirato la sua azione. Luglio 1969»
[Medaglia d’oro al valor civile per Giacomo Brodolini]
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E’ ricordato come il “padre” dello Statuto dei lavoratori. Nel 1969 Giacomo Brodolini istituì una Commissione nazionale con l’incarico di stendere una bozza dello Statuto dei diritti dei lavoratori. Tale commissione era composta da personaggi di notevole spessore e a capo Brodolini vi mise Giugni, all’epoca solo un professore universitario, seppur già molto noto.
Lo Statuto permise di far entrare la Costituzione italiana nelle fabbriche, nel periodo dell’autunno caldo e della nascita della lotta armata. Su quel periodo Giugni sostenne:
« Fu un momento eccezionale, forse l’unico nella storia del diritto in Italia: era la prima volta che i giuristi non si limitavano a svolgere il loro ufficio di “segretari del Principe”, da tecnici al servizio dell’istituzione, ma riuscivano ad operare come autentici specialisti della razionalizzazione sociale, elaborando una proposta politica del diritto[2] »
Giugni è anche stato l’inventore del trattamento di fine rapporto (TFR), riformando il sistema delle liquidazioni dei lavoratori italiani, introducendo una sorta di sistema contributivo.
la bufala della auto blu.
Il governo ha messo in vendita le auto blu in dotazione ai vari ministeri e si vanta di averne vendute già parecchie. Laq cosa non mi ha convinto per che ho preso tre macchie a campione ed ho scoperto una singolare circostanza. Le auto vengono vendute ad un valore maggiore del normale prezzo di mercato. A volte quasi il doppio.
Per esempio una 156 AR del 2001 diesel con oltre 150.000 km, da riparare è messa a prezzo base di € 4.809,00 e ci sono 75 offerte. Una macchina del genere non ha più quotazione sulle riviste che quotano l’usato e una macchina analoga del 2005 è quotata 1.700 euro.
Altro esempio Una Thesis 2.4 jtd del 2008 con 61.000viene venduta a 9.100, 00 euro mentre sulla rivista “Al volante è quotata a 6.400,00 euro. Provare per credere.
Ho sempre detto che Renzi è un cialtrone è questa bufala mi convince ancora di più.
A pasqua si mangia la pastiera napoletana.
La Pastiera è uno dei dolci simbolo della tradizione napoletana in cui si incrociano le tradizioni familiari e la scuola pasticcera classica. Secondo una antica leggenda, nasce quando una volta sulla spiaggia le mogli dei pescatori lasciarono nella notte delle ceste con ricotta, frutta candita, grano e uova e fiori d’arancio come offerte per il “Mare”, affinché questo lasciasse tornare i loro mariti sani e salvi a terra.
Al mattino ritornate in spiaggia per accogliere i loro consorti notarono che durante la notte i flutti avevano mischiato gli ingredienti ed insieme agli uomini di ritorno, nelle loro ceste c’era una torta: la Pastiera. Sicuramente questo dolce, con il suo gusto classico poco zuccherino e rinfrescato dai fiori d’arancio, accompagnava le antiche feste pagane per celebrare il ritorno della Primavera: la ricotta addolcita è la trasfigurazione delle offerte votive di latte e miele tipiche anche delle prime cerimonie cristiane. a cui si aggiungono il grano, augurio di ricchezza e fecondità e le uova, simbolo di vita nascente.
http://www.lucianopignataro.it/a/la-pastiera-napoletana/2909/