Posts tagged ‘Vendola’

febbraio 1, 2015

Ma che vuol dire?

ottobre 6, 2013

Vendola a proposito della strage di Lampedusa.

Vendola, il governo piange i morti di Lampedusa, ma cancellerà il reato di immigrazione clandestina?
«È in atto una manipolazione della realtà. Non è il demonio che ha appiccato il fuoco a quella nave. Bisogna capire di chi e di cosa ci si debba vergognare. Nello specifico la vergogna è costituita dalle leggi fasciste votate in Italia dalle destre in Italia e non abbastanza contrastate, perlomeno nei presupposti culturali. Quella strage parla della legge Bossi-Fini, di un paese in cui i migranti per avere un permesso di soggiorno debbono avere un contratto di lavoro, ma per avere un contratto di lavoro debbono avere un permesso di soggiorno; un paese in cui i richiedenti asilo, uomini e donne in fuga dalla povertà e dalla guerra, sono trattati come una pratica burocratica da sbrigare con efficienza e cattiveria; di una politica che uccide 5 o 6 persone al giorno. Rappresentiamo i flussi migratori come una minaccia e cancelliamo la verità dei migranti che producono il 10 per cento della ricchezza. Siamo il volto brutale di un’Europa pronta a fare le guerre nel nome dei diritti umani, e poi a trattare i diritti umani con regole che ne determinano l’inabissamento».
Nichi Vendola

 

luglio 14, 2013

Il suicidio perfetto.

 

 

“Il Pd sta in una maggioranza dove non dovrebbe e non potrebbe stare. Ha atteggiamenti autolesionistici, come il voto di mercoledì sullo stop ai lavori parlamentari”. Intervistato da Repubblica, il leader di Sel Nichi Vendola definisce quello del Pd un “suicidio perfetto”.

“Penso due cose: che Alfano dovrebbe dimettersi per il caso kazako; e che siamo allo stallo, all’inconcludenza del governo”, dice Vendola. “Voltiamo pagina e il Pd torni al programma di ‘Italia bene comune’. Lo porti in Parlamento per chiedere a tutte le forze che sono state elette nel nome del cambiamento se non ci sia la possibilita’ di uscire da questa palude. Altrimenti si va al voto”. Per Vendola una maggioranza alternativa “dal punto di vista dei numeri è possibile. Chi dovesse per calcolo politico impedirla ne risponderebbe al paese. Ma la situazione di incertezza – sottolinea – è tale che bisogna oggi aprire il fronte della riforma elettorale. Il Parlamento sia costretto subito a cancellare il Porcellum, questa specie di ricatto permanente, il frutto più maturo e velenoso del berlusconismo, ripristinando il Mattarellum”

Maggio 30, 2013

“OTTUAGENARIO MIRACOLATO DALLA RETE”

2013-05-30-Rodot.jpgGrillo con la sua folle isteria dimostra di essere quello che è un miserabile in cerca di gloria, che nulla ha a che vedere con la sinistra e  con la democrazia. In pochi giorni ha scaricato la Gabbanelli ed ora anche Stefano Rodotà. Fra un pagliaccio e un comico scelgo la democrazia.

Maggio 12, 2013

Io ieri c’ero.

La cosa giusta è stata non accettare l’andreottismo come virtù nazionale.

La cosa giusta è non assuefarci ad un governo che gode della benedizione di Marcello Dell’Utri.

La cosa giusta oggi è essere qui e dire che la sinistra non può morire di berlusconismo.

aprile 29, 2013

Libero va giù duro. Sciacalli alla carica.

Sparatoria di Roma. Libero titola “Scemi di piombo“, e giù mazzate su quelli che secondo Belpietro e soci sarebbero i veri responsabili. Coloro che “alimentano il clima di violenza“. Grillo, ed il suo movimento. Ma noi, certe prime pagine, nei mesi di Berlusconi all’opposizione, non le dimentichiamo.

 

 

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aprile 23, 2013

SEL all’opposizione.

vendola-opposizione.jpg Un messaggio chiaro quello di Vendola per ribadire 2 concetti: il Governo di larghe intese è un clamoroso inciucio ed una sciagura per il Paese; Sel va all’opposizione. Lascia quindi la coalizione di centrosinistra e l’alleanza col PD.

Un governo di larghe intese sarà il più clamoroso suicidio del centrosinistra. E anche una sciagura per il Paese. Io vado all’opposizione con l’Italia, con quel paese che vomita quando la politica non è capace di uscire dai propri rituali, dai meccanismi che la uccidono. Noi dobbiamo costruire per quell’Italia profondamente delusa un nuovo punto di riferimento.

Si può far bene anche all’opposizione.

aprile 22, 2013

Nichi Vendola chiama a raccolta SEL, Barca e Ingroia per una nuova sinistra ambientalista.

 

Per Nichi Vendola è il momento di tirare le somme a rielezione di Giorgio Napolitano appoggiato da Pd ma non dai SEL che avevano sostenuto Stefano Rodotà con il M5S. Appuntamento l’8 maggio a Roma per ricostruire la sinistra ambientalista.

 

Nichi Vendola chiama a raccolta SEL, Barca e Ingroia per una nuova sinistra ambientalista

 

 

 

Nichi Vendola dopo la rielezione di Giorgio Napolitano e la chiusura del Pd (con cui SEL è alleato) alla elezione di Stefano Rodotà, decide di rivedere i suoi piani politici e annuncia per l’8 maggio l‘Assemblea di popolo che si terrà a Roma:

 

per lanciare un nuovo percorso, un nuovo cantiere dopo lo schianto del Pd. Ma sia chiaro non ho mai lavorato per la scissione del Pd.

 

Infatti spiega che non ripercorrerà la strada della sinistra arcobaleno:

 

non ci metteremo in un angolo di radicalismo.Non stiamo lavorando ai fianchi del Pd per sfilare due o tre parlamentari.

 

Sostanzialmente Vendola fa capire che c’è posto per tutti coloro che hanno voglia di ricominciare dalla sinistra e dall’ambiente e con tutti potrebbe includere anche il ministro Fabrizio Barca del Pd, che su twitter alla vigilia del voto del suo partito a Napolitano si chiedeva:

 

aprile 19, 2013

Quei due sotto il cappotto.

aprile 3, 2013

Contestati i deputati 5 stelle.

Un piccolo gruppetto di passanti ha protestato per la linea consigliando ai 5 Stelle di stringere un'alleanza con il Pd

Deputati grillini contestati a due passi da Montecitorio, di fronte allo storico bar Giolitti, da un piccolo gruppetto di passanti che protesta per la linea e preme affinchè i 5 Stelle stringano un’alleanza con il Pd per formare il governo.

Il primo ad esser preso di mira è Massimo Artini, che viene subito circondato da una folla di curiosi. In realtà ad alzare la voce è soltanto un contestatore, che dà al deputato “stellato” del “populista” e del “bamboccione”.

”Sveglia – grida – che qui sta affondando il Paese”. Qualche passante si unisce e con tono conciliante suggerisce ai giovani parlamentari: “fate in modo che questo signore alla fine non abbia ragione, fate l’alleanza e salvate il Paese”. In soccorso di Artini arriva il collega Massimo De Rosa: “non ci sto – risponde a muso duro all’uomo che continua ad urlare – a farmi dare del bamboccione da lei, perché non se la prende con chi in questi anni ha affondato l’Italia?”, domanda polemico.

A sedare gli animi ci pensano i carabinieri, che arrivano poco dopo anche per consentire alla fila di macchine formatasi nel frattempo di procedere regolarmente lungo la via. I grillini rientrano a Montecitorio e poco dopo De Rosa spiega ai colleghi che domandano cosa sia successo fuori: “ci stavano demolendo, non potevo star zitto”. A far salire i toni, a detta del deputato ‘stellato’, “ci ha pensato un contestatore di professione, che gridava solo se a favore di telecamere”. “I soliti troll”, taglia corto il collega Vittorio Ferraresi allungandogli una pacca sulla spalla. (Ile/Col/Adnkronos)