Archive for aprile, 2010

aprile 30, 2010

Buonanotte compagni.

Domani è la festa del lavoro. Buonanotte compagni maltrattati e dimenticati. Buonanotte compagni che protestate, che salite sul tetto di una fabbrica o nelle viscere di una miniera per rivendicare il vostro diritto di lavorare, di avere una famiglia, di fare un progetto, di mandare i figli all’università. Buonanotte compagni precari scostumati e arroganti, che sognate di poter pagare l’affitto e magari di potervi sposare. Una volta all’anno, fra tanta retorica e tante parole vuote anche voi, anche noi abbiamo diritto ad essere rispettati. Per un giorno dimenticate tutti i guai, le preoccupazioni, i pensieri e festeggiate, con una birra, una partita  a carte, una gita furi porta in un parco, nel bar sotto casa. Forse verranno tempi migliori,  forse no. Nessuno può toglierci il diritto di sognare. La notte è diventata la parte più bella della giornata.

I Who pubblicarono nel luglio 1971 Who’s next  un album di grande qualità.

Dopo la pubblicazione di Tommy nel 1969, Pete Townshend concepisce un’altra opera rock intitolata Lifehouse, che avrebbe dovuto mischiare rock e teatro. Ma il progetto, troppo ambizioso, si rivela un fallimento. Tuttavia il chitarrista decide di salvarne le tracce per pubblicare successivamente un album, Who’s Next. Il gruppo è in uno stato di grazia e lo si capisce da episodi come l’iniziale Baba O’Riley, lanciata da un’introduzione di sintetizzatore, e Bargain.

Ma i momenti migliori sono senza ombra di dubbio la ballata Behind Blue Eyes, caratterizzata dal connubio tra l’iniziale parte acustica e l’esplosione finale espressa dall’incessante rullare di Keith Moon, e il lungo manifesto di rivolta Won’t Get Fooled Again, dove la band esprime il meglio di se. Love Ain’t For Keeping e My Wife sono episodi minori. My Wife fu scritta dal bassista John Entwistle ed è l’unico brano dell’album che non sia stato scritto da Pete Townshend. Going Mobile è un’escursione nel territorio acustico, con l’ironica voce nasale di Pete che racconta una storia d’amore con allegria e spensieratezza . Nel disco compare il pianista Nicky Hopkins, che anima le malinconiche The Song Is Over e Getting In Tune, in un clima tipicamente 70’s.

Da notare che, eccetto Baba O’ Riley e Won’t Get Fooled Again, il disco è composto da canzoni d’amore.

aprile 30, 2010

Don’t you.

Ve lo ricordate? E’mil più grande successo della storia musicale dei Simple Mind, il pezzo che li ha resi famosi in America.Prima di arrivare ai S.M. era stato proposto a diversi gruppi e non aveva convinto.Alla fine fu accettato e registrato per diventare la colonna sonora del film The Breakfast club. Il successo del film decretò il successo del brano.Quasi per caso.

aprile 30, 2010

Michelemmà

 MICHELEMMÀ una tarantella dedicata non ad una donna, ma ad un’isola (ISCHIA) di cui in forma di favola si racconta la nascita; e non faccia meraviglia l’interessarsi d’un poeta alla nascita d’un’ isola; in una terra vulcanica niente di più normale svegliarsi un mattino e trovare un’isola in mezzo al golfo.

aprile 30, 2010

L’ossessione di Berlusconi.

Bocchino: “Berlusconi è ossessionato da me”. Non credo si riferisse a te

aprile 30, 2010

Scajola tiene famiglia.

Nucleare: un affare per chi lo costruisce, non certo per chi lo subisce.
Non solo gli appalti sulle costosissime centrali, ma anche miliardi intorno allo smaltimento delle scorie … e intanto vengono fuori scandali sul ministro del Nucleare …

 
aprile 30, 2010

Mangiare cioccolato fa bene all’umore?

Ricorrere ad una barretta di cioccolato quando ci si sente un po` giù è una pratica diffusa, ma se fosse proprio il cacao a far venire la depressione? È la domanda che si sono posti i ricercatori dell`Università della California di San Diego, che, in uno studio pubblicato su Archives of Internal Medicine, che hanno scoperto l`esistenza di una correlazione tra il consumo del delizioso alimento e “l`inclinazione alla tristezza”.

Nel corso della ricerca, condotta su 931 soggetti di entrambi i sessi affetti da diabete mellito o disturbi coronarici, gli studiosi hanno osservato che i partecipanti che mostravano sintomi di depressione consumavano in media 8,4 porzioni di cioccolato al mese, mentre chi non soffriva di cali d`umore ne assumeva circa 5,4 dosi. Secondo gli esperti, i risultati mostrano che una correlazione tra il consumo regolare di cacao e il disturbo depressivo esiste, ma occorre indagare ulteriormente per capire se il cioccolato rappresenti una forma di “auto-terapia” oppure un causa dell`abbassamento dell`umore.

“Lo studio conferma la nostra ipotesi che quando la gente si sente giù tende a mangiare la cioccolata – spiega Beatrice Golomb, che ha guidato lo studio -. Resta da comprendere se l`alimento diminuisca o intensifichi (il sole24ore)

aprile 30, 2010

Le pensano tutte:Acqua marina per climatizzare ed irrigare la fattoria verticale.

Seewater vertical farm di Studiomobile, Dubai, Emirati ArabiDietro al design futuristico di questo progetto c’è un principio di funzionamento geniale che  permette di utilizzare l’acqua marina per raffreddare ed irrigare le coltivazioni all’interno di serre disposte sulla torre portante.

La “seewater vertical farm”, frutto del lavoro degli architetti italiani di Studiomobile (Cristiana Favretto e Antonio Girardi), è stata progettata per essere costruita a Dubai, negli Emirati Arabi.(action mutant)

aprile 30, 2010

OBAMA CONTRO LA BP PER IL DISASTRO NEL GOLFO DEL MESSICO

Dalle foto della Nasa, diffuse ogni giorno attraverso il sito web dell’agenzia, emergono chiaramente le dimensioni del disastro ambientale della piattaforma petrolifera della BP affondata nei giorni scorsi. Dalle reazioni della politica americana, invece, emerge la difficoltà di porre un argine al problema.

L’ipotesi di bruciare il petrolio in mare, per evitare che devasti centinaia di chilometri di coste, è al vaglio ora dell’amministrazione Obama che ha chiesto l’intervento delle forze armate e ha inviato sul posto tre ministri di peso: il Segretario degli Interni Ken Salazar, il Segretario della Sicurezza Nazionale Janet Napolitano e l’amministratore per la protezione ambientale Lisa Jackson.

Nel frattempo, però, Obama ha chiesto e ottenuto che i costi economici della bonifica vengano pagati da BP, responsabile del disastro. Secondo il Washington Post, però, il disastro del Golfo del Messico potrebbe ripercuotersi sul piano nazionale di perforazioni off shore che l’amministrazione Obama aveva lanciato poche settimane fa.(ecoblog)

aprile 30, 2010

Vauro vigentte del 29/4/2010

aprile 30, 2010

Travaglio ad annozero del 24 aprile 2010