Una bella canzone quasi sconosciuta arrivata chissà come a Sanremo. bella, però, malinconica. Lui un onesto cantautore di cui nessuno più si ricorda. Gaetano è l’altro amico, quello che incontri per strada tanti anni dopo, una vita passata, moglie figli e la giovinezza sparita.
Eravamo veramnete tanto stupidi da credere di poter cambiare il mondo. Non avevamo fatto i conti con Berlusconi.
Ho parlato con il mio amico Basilio medico di Cefalonia il quale mi ha raccontato come vanno le cose in Grecia dopo il salvataggio dell’UE.
Bene! la conclusione è questa: non ci salvate. Merkel, Sarkozy state lontani, non ci serve niente, stiamo tutti bene, non ci salvate, vi prego lasciateci morire, ma di una morte lenta e piena di sofferenze. E’meglio!
Sono proseguiti anche questa notte i blocchi in diverse zone della Valsusa. Provocazione contro i No Tav: tre automobili di attivisti sono andate a fuoco nella notte. Sotto gli occhi delle forze di occupazione… Nessun contatto o scontro durante la seconda notte di protesta ai blocchi realizzati dal movimento sull’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, all’altezza dello svincolo di Chianocco e sulla strada statale 25 del Moncenisio. I manifestanti che hanno trascorso la notte ai blocchi sono stati alcune centinaia, vicino aì falò per riscaldarsi. Dalle barricate si è più volte levato il grido «Luca! Luca!» a sostegno di Luca Abbà, ancora in prognosi riservata al Cto di Torino e ieri sottoposto a dialisi.
Nel corso della notte, non lontano dai presidi, sono però andate a fuoco tre automobili, una catasta di legna e il telone di un Tir. In un caso si è trattato di un mortaretto che ha avviato le fiamme. Ma negli altri sono chiaramente azioni provocatorie contro il movimento. Le tre macchine incendiate, infatti, appartevano ad attivisti impegnati nella mobilitazione, parcheggiate in una strada laterale, nei pressi di uno dei blocchi.
La domanda semplice semplice è: stanno usando fascisti prezzolati o sono entrate in azione “squadre speciali”? Perchè in una valle dove lo Stato tiene da mesi migliaia di militari ed effettivi di Polizia – che i valligiani giustamente definiscono “forze di occupazione” – e dove negli ultimi giorni sono arrivati addirittura centinaia di rinforzi, non è pensabile che qualcuno possa muoversi così, liberamente. Non è la prima volta che le provocazioni contro i No Tav avvengono sotto gli occhi delle forze di ‘sicurezza’. In passato a bruciare erano stati presidi e roulotte, questa volta le automobili di alcuni attivisti.
Abbiamo parlato tutti di “morte della democrazia” in Grecia. Ma nessuno aveva ancora visto l’arma del delitto, fisicamente mostrata da un parlamentare indipendente durante il suo discorso al Parlamento. Ecco la scena con i sottotitoli in italiano.
Il video dura appena un minuto, ma spiega tutto. Il Parlamento greco non serve più a nulla, se non a ratificare un documento scritto altrove da chissachì e che gli è stato ordinato di leggere in appena 24 ore.
Ma c’è di peggio: trattati come inutili schiacciabottoni, i parlamentari eletti dai cittadini hanno subìto anche l’affronto di trovare nel documento le cifre lasciate in bianco. Hanno quindi votato una manovra di cui non conoscono la reale entità, e a cui qualcun altro, sempre chissadove e chissachi, in seguito e con comodo apporrà quei numeri che rappresentano i miliardi da togliere dalle tasche dei greci.
Forse il Parlamento greco è composto da una manica di corrotti incompetenti, come tanti Parlamenti odierni. Ma a questo punto sarebbe interessante rispondere ad una domanda: chi comanda davvero, oggi, in Grecia?
The Nation – By Dr. Mujahid Kamran, the vice chancellor of the University of the Punjab:
“The US government has been the greatest killing machine on the face of earth – it has killed more unarmed human beings in the world than any other power in history. Its ability to lie and deceive is also unprecedented. It lied to the whole world about Iraq, about Afghanistan, about Bin Laden. It lied to its people before and during the two World Wars. And it is lying about Iran and will continue to do so, until it has achieved its objective. It will then move on to a new target and new lies. The average American does not lie or deceive, but the American government does.”
Monti ha un indice di gradimento altissimo, la manovra economica colpisce gli strati più deboli della popolazione, l’Imu alla chiesa si è rivelata una bufala, Berlusconi è stato prosciolto per prescrizione, una intera Valle è stata militarizzata, la criminalità organizzata comanda almeno su un terzo del territorio italiano, la corruzione dilaga, Marchionne minaccia di chiudere le fabbriche italiane e nessuno dice niente.
Ognuno ha quel che si merita e da parte mia potete pure andare affanculo.
Si è partiti che sembrava quasi una crociata laica contro i privilegi della Chiesa cattolica sulle tasse e invece diventa sempre di più un inciucio!
Gli ultimi spifferi arrivano dalla commissione Industria del Senato, in cui il premier Monti si è presentato (in una forma molto irrituale) a illustrare il senso dell’emendamento sull’IMU (l’ex ICI) alla Chiesa sugli immobili non “commerciali”. Infatti è ormai chiaro che questo emendamento non nasce dalla voglia di fare un pò di equità, ma al contrario è una pezza nei confronti delle pressioni dell’Europa che rischiava di punire l’Italia per aiuti di Stato non consentiti alle proprietà Vaticane e paradossalmente “costringere” il governo a recuperare le tasse non pagate negli anni scorsi. Perciò il testo dell’emendamento è concordato rigo per rigo con la Commissione Europea e non può essere modificato. Per questo motivo Monti ci ha tenuto a rassicurare tutti i senatori di area cattolica spiegando quale sarà il regolamento attuativo di questa disposizione. Come detto l’IMU non sarà riscossa per tutti gli immobili non “commerciali”, ma in questo conto Monti calcola tutte le 9370 chiese cattoliche disseminate nel paese, purchè “corrispondano a dei criteri di base” come l’applicazione dei programmi ministeriali (il che lascia in realtà totale libertà) e in generale tutte le strutture che “non fatturano profitti”, quindi anche la grandissima parte degli ostelli che sono il core business del turismo religioso, ma che guarda caso hanno sempre bilanci a profitto zero, perchè ufficialmente stornano i guadagni in “opere di carità, di assistenza” ecc.
Insomma alla fine resteranno gli spiccioli e l’emendamento avrà salvato le gerarchie cattoliche dal metter mano al portafogli per pagare l’Ici arretrata.
Immediate naturalmente le felicitazioni delle gerarchie cattoliche:” Andiamo nella direzione giusta…” . E chi poteva dubitarne!?
In un’intervista rilasciata al programma ‘La Zanzara’ si Radio24, il leghista ed ex-ministro Roberto Castelli ha dichiarato: «Il Tricolore? mai avuto, mai sventolato. Non è la mia bandiera. Oggi salterei tranquillamente al coro ‘chi non salta italiano è…’quando ero ministro mi accusarono di averlo fatto, ma non era vero. Oggi invece lo farei senza problemi».
Castelli ha anche affrontato il tema del denaro investito in Tanzania: «In Tanzania non c’è un euro della Lega. Nemmeno un euro. Ci abbiamo pensato, ma alla fine non è stato investito niente. Quei soldi sono tutti ben custoditi nelle banche italiane. Sono stati i giornali a scriverlo ma non c’è niente di vero. E poi la legge non prevede alcun obbligo. Con i nostri soldi possiamo fare quello che vogliamo senza comunicarlo a nessuno. Non c’è obbligo di trasparenza, lo dice la legge». Complimenti… ma non era il partito delle mani pulite contro “Roma Ladrona”!?
“Più di un milione di tesserati”, “Un successo incredibile”, “La prova che non siamo un partito di plastica”, “La gente è sempre più orgogliosa di militare nel nostro partito”, “Un risultato straordinario”, “risposta all’antipolitica”, “grande successo dei congressi”, “straordinariamente bello”. I vertici Pdl continuano a celebrare con grande enfasi la “nuova fase” del partito fondato da Silvio Berlusconi. E tra congressi e tesseramenti, credo sia giunto il momento di fare un piccolo riepilogo degli ultimi “successi” targati Angelino Alfano e da tutto il “Partito degli Onesti” …
1. Vicenza, indagano i carabinieri: copia-incolla dagli elenchi dei cacciatori, cittadini iscritti al Pdl a loro insaputa. Tra le 16 mila tessere racchiuse in due 24 ore spuntano fuori iscritti alla Lega, a Rifondazione Comunista e persino cittadini defunti.
2. Savona, iscritti al partito “nomi che non c’entrano nulla con il Pdl”, tantissime “famiglie popolari di Albenga”, e persino dei consiglieri comunali del Pd.
3. Bari, Digos nella sede del partito, scoperte 139 tessere intestate a ignari cittadini. C’è pure una militante del Partito Democratico.
4. Treviso, valanga di tessere fasulle, ancora copia-incolla da liste venatorie, vengono tesserati esponenti di Lega, Udc, Fli, persino un maresciallo dei carabinieri: che per legge non potrebbe iscriversi ad alcun partito.
5. Brescia, indaga una commissione. Tessera Pdl ad una iscritta al Partito Democratico.
6. Brianza, i carabinieri sentono la coordinatrice del Pdl locale, centinaia di iscritti senza averne fatto richiesta, tra cui minorenni, allettati, malati, dipendenti di politici tesserati in blocco.
7. Salerno, sequestrate 26 mila tessere, indagano i magistrati dell’antimafia. Iscritti persino i morti.
8. Milano, si mobilita il Cepu, che ordina ai propri dipendenti: “Iscrivetevi al Pdl”.
9. Modena, l’ombra della Camorra dietro un boom di tessere definito “allarmante”. Il Pdl manda immediatamente un commissario ad indagare: Denis Verdini.
E ultimissima:
10. L’Aquila, per il congresso il partito fa arrivare da Sulmona 3 pullman pieni di dipendenti di un call center riconducibile all’Onorevole Pdl Sabatino Aracu. “Persone portate sia per fare numero” – denuncia il segretario regionale Ugl Peretti – “sia per votare, visto che qualcuno ha pagato loro le tessere … una cosa così squallida non l’ho mai vista”.
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