Stiamo perdendo tempo che non abbiamo, i Covid-bond (o altri bond) non si faranno mai, almeno non nell’immediato. L’unica strada è andare oggi sui mercati a raccattare risorse e mettere alla prova l’operato della BCE: se mantengono i tassi bassi è fatta e si potrebbe andare avanti, altrimenti sarà un addio come in certe coppie in eutanasia.
Se invece ci “regalano” il MES, avremo una crisi sul modello greco: un’altra dose di austerità che forse non sarà accettata pacificamente in questo paese.
C’è della perfidia in questa situazione. Pessimismo della ragione ad alti livelli.
– Fino a quando INPS e stato potranno pagare servizi (compresi quelli medico-sanitari), stipendi e pensioni?
– Quante risorse aggiuntive saranno stanziate per le varie forme di reddito di emergenza (compresa la cassa in integrazione)?
– Quante pmi riapriranno dopo la fine dell’emergenza?
– Su quali entrate fiscali lo stato potrà contare nei prossimi mesi?
– Quale sorte di tutti coloro che non rientrano fra le misure previsti?
Non ho mai fatto mia la squallida logica del “tanto peggio tanto meglio” né la pratica meschina del demagogo, ma mi chiedo SE NON CI SARA’ UN PARTITO SOCIALISTA COSTITUZIONALE COME SE NE POTRA’ USCIRE SENZA DEMOCRATURA O CRIPTOFASCISMO?
Noi tutti-e siamo chiamati-e alla responsabilità collettiva.
La rivoluzione è un “Servizio pubblico”. Al via la trasmissione di Santoro
Interventi “anticasta” nella prima puntata del programma multipiattaforma del conduttore di Annozero. De Magistris: “Non c’è un’antipolitica, c’è un’anticricca e antimafia”. Lavitola: “Berlusconi disinteressato al potere”
E’ rivoluzione la parola ricorrente della prima puntata di “Servizio Pubblico”, il programma multipiattaforma di Michele Santoro, al debutto con il tema “Azzerare la casta”. La “rivoluzione civile” evocata dal giornalista all’inizio della trasmissione, la “rivoluzione pacifica” auspicata dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris, ospite in studio. In collegamento esterno, il latitante del caso escort Valter Lavitola. Mentre Marco Travaglio, in un lungo monologo, si è messo nei panni di un senatore assai gratificato dai privilegi concessi appunto alla casta.
”Caro Biagi, caro Montanelli, so che siete molto in apprensione”, ha esordito Santoro. “So che siamo molto diversi, ma so che ci seguite. Non se ne può più di resistere, resistere, resistere. Bisogna fare la rivoluzione. Questa è la nostra piccola rivoluzione”.
“Forse 20 anni fa uno come Santoro non l’avrebbero fatto andare via. Obiettivamente, lasci andare Santoro e tieni Paragone? E’ come sei i Beatles avessero lasciato andare McCartney e avessero preso Pupo”. Cosi’ Maurizio Crozza nell’anteprima di “Ballaro’” tornando sul caso della separazione fra Michele Santoro e la Rai e “lamentandosi” che sembra che negli ultimi 20 anni non e’ cambiato nulla con riferimento al referendum sul nucleare.
Il socialista Brunetta Il 2 aprile 2009 ha detto :«Il lavoro pubblico è stato usato per tanto tempo come un ammortizzatore sociale, soprattutto da parte delle donne che uscivano a fare la spesa in orario di lavoro» Gli hanno risposto mirabilmente le cancelliere del Tribunale di Milano.