Archive for febbraio, 2013

febbraio 28, 2013

Good bye Mr. Ratzinger.

Finisce oggi il pontificato di Benedetto XVI.  Il Papa ha detto di non avere la “forza” di guidare la Chiesa cattolica a causa della sua età. Il Pontefice l’11 febbraio ha detto”Dopo aver esaminato la mia coscienza davanti a Dio, in diverse occasioni, sono venuto a credere che le mie forze, a causa della mia età avanzata, non sono più in grado di svolgere in modo adeguato il ministero petrino”. Ratzinger ha anche sottolineato che “nel mondo di oggi, soggetto a cambiamenti rapidi e agitato da questioni di grande importanza per la vita della fede, è necessaria la forza del corpo e della mente per governare la barca di San Pietro e per annunciare il Vangelo “. Benedetto XVI, 85 anni, sarà ricordato come un papa conservatore, fedele ai dogmi della Chiesa cattolica.  Rispetto a Giovanni Paolo II non ha avuto paura di denunciare davanti al mondo i mali della Chiesa affrontando una delle più gravi crisi della storia della Chiesa condannando senza  riserva i “peccati” e chiedendo “perdono” per le vittime. Molti gli scandali che ha dovuto affrontare: dai”Vatileaks”, nel maggio 2012, allo scandalo dello IOR  ( la Banca Vaticana). Intransigente sulle questioni morali e sociali si è rifiutato modificare la linea tradizionalista e conservatrice della Chiesa in materia di aborto, eutanasia, omosessualità, famiglia. Non è più tornato sul delicato tema del celibato sacerdotale o del ruolo delle donne nella Chiesa, argomento da più parti evocato e che è costata nel 1979 ad Hans Kung la cattedra di teologia all’Università di Tubinga.

La sua simpatia verso i fondamentalisti è stata spesso criticata, come pure è stata grave la revoca della scomunica ai quattro vescovi scismatici tra cui il britannico Richard Williamson, noto negazionista dell’Olocausto.
Benedetto XVI è stato spesso criticato per la sua posizione sull’uso del preservativo. Nel 2009, ha anche detto che la distribuzione di preservativi ha “aggravato” il problema AIDS! Più tardi ha ammesso che l’uso del preservativo in casi limitati potesse essere permesso per prevenire la diffusione dell’AIDS, in particolare in Africa.

Mons. Jacques Gaillot, l’ex vescovo di Evreux e vescovo titolare di Partenia, ha detto nell’aprile del 2005: “Ratzinger è una delusione.”

L’elezione di un nuovo papa non segnerà un cambiamento significativo nella linea della Chiesa cattolica troppo interessata a svolgere una battaglia di retroguardia. Benedetto XVI, che come molti affermano, ha riflettuto a lungo prima di dare le dimissioni e le ha preparate con cura, ha nominato cardinali fedeli alla sua linea ed il nuovo Papa sarà espressione di questi uomini. Sarà difficile che il nuovo Papa, condizionato come sarà da una Curia Romana sempre più arrogante ed invasiva e per sua estrazione culturale poco incline a  leggere in chiave progressista la crisi che stiamo vivendo potrà interrogarsi sui grandi problemi che affliggono il mondo cattolico ed i cattolici.

Benedetto XVI si è illuso che il primato di cui era stato investito potesse essere un primato di servizio come lo è stato per Pietro,  per Gregorio Magno e nell’età moderna per Giovanni XXIII, ma durante il suo pontificato ha dovuto rendersi conto  che il primato del Pontefice  deve rimanere un primato di potere. Per la sua profonda onestà ha preferito lasciare ad altri il compito perchè lui, mite teologo, non è riuscito a risolvere la contraddizione né a trovare un compromesso con la propria coscienza. A meno che…………

Il defunto cardinale Carlo Maria Martini,  aveva dichiarato che “la Chiesa è di 200 anni di ritardo. Dobbiamo avere paura? “…….

febbraio 28, 2013

Per tanti dubbi un’unica certezza.

ilva-thissen-elezioni13

Thyssen, non fu omicidio volontario. Pene ridotte.
Incidente all’Ilva, un morto e un ferito.

febbraio 28, 2013

Nessuno lo aveva capito che si riferiva alla macchina.

febbraio 28, 2013

Venghino siori, venghino!

TO

febbraio 28, 2013

In ginocchio da te.

febbraio 28, 2013

Berlusconi indagato per corruzione.

febbraio 28, 2013

E’ stato rieletto Scilipoti. Che vergogna.

Prima dichiarazione di Domenico Scilipoti, ex Idv, ora Senatore Pdl. (Grazie Luco Romano)

ELEZIONI: SCILIPOTI, IO E RAZZI COME SARAGAT NEL 1947  

(ANSA) – CATANZARO, 27 FEB – ”Nel 1947 Giuseppe Saragat fece una scelta quasi similare a quella che abbiamo fatto Antonio Razzi ed io e cioe’ anteporre gli interessi di partito a quelli del popolo italiano. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Ce lo siamo detti dopo la nostra rielezione e lo rifaremmo ancora una volta se gli interessi del popolo italiano dovessero essere messi in discussione”. Lo ha detto Domenico Scilipoti intervenendo, a Catanzaro, ad un’iniziativa degli eletti del Pdl in Calabria insieme al coordinatore regionale del partito, Giuseppe Scopelliti. L’ex deputato di Idv traghettato nel centrodestra, alla sua prima uscita dopo l’elezione a Palazzo Madama, rivelando quarti di calabresita’ (”i miei bisnonni erano calabresi”) ha fatto il pieno di strette di mani e saluti cordiali catalizzando l’interesse di fotografi e operatori tv. (…)

febbraio 28, 2013

Le ultime parole famose.

Giuliano Ferrara, dal Giornale del 6 gennaio 2013, prima pagina:

“Ora Grillo vale quanto Cicciolina… Per mesi noi che lo dicevamo un fuoco fatuo, un’illusione per gonzi, una scemenza appena degna di curiosità, siamo stati derisi e considerati out. In prime time e in prima serata si dava retta al Giamburrasca di Genova, quando sosteneva disinvolto e bugiardo… che era in arrivo una grande rivoluzione totale… Bisognerebbe fare oggi un’antologia del Fatto Quotidiano e di certe testate tv… L’han data a bere a una nazione intera. Grillo ora vola al di sotto del 10 per cento. È un fenomenuccio come cento altri nella nostra non immortale storia, un caso scandaloso e impertinente di invadente caciara con il suo spazietto politico residuale, alla Cicciolina, e molti cominciano a capire che non era vero che in Sicilia era arrivato primo, che non esiste la democrazia della rete, che non si può fare politica con il solo insulto e con il solo uso del disprezzo popolare verso le istituzioni sputtanate… Sono bastate l’entrata in lizza di Berlusconi, il ‘prima il Nord’ della Lega, l’arrivo di Monti e i rilanci delle primarie di Bersani con contorno di Renzi: ecco qui, i partiti e le leadership riconquistano bene o male il palcoscenico, arriva il voto utile, che poi è il voto senza aggettivi, e l’attore torna ai suoi cabaret

 

febbraio 28, 2013

Mi viene da piangere.

La nuova copertina dell’Economist.

 

Dal Sole 24 Ore:

Entrino i clowns – Come i disastri delle elezioni italiane minacciano il futuro dell’euro“, il titolo di copertina dell’edizione internazionale dell’Economist in uscita domani. Sulla cover del più prestigioso newsmagazine europeo spiccano, su sfondo bianco, le figure intere dei due «clown» corredate da due irriverenti carte d’identità.

Grillo viene definito un «novizio» in materia economica che vorrebbe «sospendere i pagamenti sul debito pubblico» e la cui linea politica può essere rissunta così: «Tutti i politici sono dei delinquenti». Berlusconi viene definito una «tragedia» in materia economica che bada a restare «fuori di galera» e la cui linea politica si riassume in un gioviale: «Ritornate a casa mia e portate un amico». Alla voce professione Grillo viene definito «Stand-up comic», ovvero uno di quei comici che si esibiscono in piedi in solitidine su un palcoscenico; la definizione di Berlusconi invece non necessita di spiegazioni particolari, il laeder del centro destra è«primo ministro orizzontale».

febbraio 28, 2013

“La Merkel ha perso le elezioni italiane e la sinistra non ha capito nulla”.

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I grandi sconfitti nelle elezioni italiane non sono Mario Monti né Pier Luigi Bersani, ma Angela Merkel: se la crisi Euro è ancora qui, la colpa è solo sua. La sua politica anticrisi ci sta portando verso il disastro.