Archive for settembre 9th, 2010

settembre 9, 2010

The Moody Blues – Nights In White Satin´67 – Buonanotte compagni.

 Moody Blues hanno origine a Birmingham, Inghilterra, nei primi anni Sessanta. A quel tempo Ray Thomas, John Lodge, e Michael Pinder erano membri del gruppo El Riot & the Rebels, una band molto popolare a livello regionale. Quando gli El Riot & the Rebels si sciolsero, John Lodge si trasferì in un istituto tecnico e Michael Pinder si arruolò nell’esercito. Michael Pinder si riunì poi a Ray Thomas per formare il gruppo Krew Catse, con cui i due ottennero un moderato successo. Il duo arruolò quindi il chitarrista Denny Laine, il batterista Graeme Edge e il bassista Clint Warwick, apparendo con il nome di The Moody Blues per la prima volta a Birmingham nel 1964.

Nel 1967 la Deram Records (un’etichetta discografica del gruppo London/Decca) accetta di pubblicare Days of Future Passed. I Moody Blues siglano l’accordo, ma insistono affinché abbiano libertà artistica e nessuna supervisione.

Ispirato alla Sinfonia n.9 Dal nuovo mondo di Antonín Dvořák, Days of Future Passed è composto da canzoni dei Moody Blues e da interludi orchestrali arrangiati e condotti dal direttore d’orchestra Peter Knight. Terminato il disco, i dirigenti della Deram Records sono inizialmente scettici circa il successo commerciale del concept album; ma dovranno ricredersi. L’album diventa uno dei maggiori successi commerciali di tutti i tempi. Days of Future Passed e i suoi due singoli, Nights in White Satin e Tuesday Afternoon spopolano in tutto il mondo. Molti indicano l’uscita di Days of Future Passed come la data di nascita del progressive rock.

settembre 9, 2010

Resistere, resistere, resistere.

Ammazzateci tutti, ma non riuscirete mai ad ammazzare la speranza di un mondo migliore.

settembre 9, 2010

Beppe Grillo lancia la sua Woodstock.

“Per capire chi siamo, lasciate i giornali e Minzolini. Venite a Cesena, che sarà l’urlo di liberazione dal sudario delle parole vuote”. Il comico genovese lancia così il raduno in programma il 25 e 26 settembre: “Si discuterà di politica, non di politici. Di idee e non di ideologie”. Sull’invito al presidente del Senato precisa: “Se viene, deve dirci dove sono finite le 350mila firme sul Parlamento pulito”. E su Fini aggiunge: “Il suo discorso mi ha ricordato quello di Berlusconi, 15 anni fa. Entrambi scendono in campo per il bene del Paese e rinnegano il loro protettore”. Le proposte? “Vogliamo il federalismo, quello vero. Addio province, basta doppi incarichi. In economia via le stock option. E poi l’industria. Basta finanziamenti pubblici”. Che cos’è il movimento 5 stelle? “Siamo l’Amuchina del Palazzo, disinfettiamo dai microbi. E poi c’è il Web, che fa da poliziotto”(il fattoquotidiano)

settembre 9, 2010

Un atto di chiarezza.

“Ma…mi stai inculando?”
“E’ un atto di chiarezza.”

settembre 9, 2010

Craxi o Forlani?

Zagrebelsky:”Il Porcellum espropria i cittadini del loro diritto di scegliere da chi essere rappresentati.” Già, bei tempi quando i cittadini potevano scegliere fra Craxi e Forlani.

settembre 9, 2010

Spiegate al trota cosa sono le elezioni.

IDEE CHIARE, SOPRATTUTTO !!

settembre 9, 2010

TUMORI: STUDIO ITALIANO, L’ABITUDINE AL FUMO E’ SCRITTA NEL DNA

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Fumatori si nasce, almeno in parte.

L’irresistibile fascino delle sigarette e il pericolo di sviluppare un tumore ai polmoni sono parzialmente scritti nel patrimonio genetico che ciascuno di noi eredita alla sua nascita. Ma, sia ben chiaro, la volonta’ del singolo di accendersi una bionda fa pur sempre la sua parte. Ora, pero’, i ricercatori della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, diretti da Tommaso Dragani, hanno identificato un gene, il CHRNA5, responsabile della maggiore predisposizione all’abitudine al fumo di sigaretta e collegato al rischio di cancro polmonare.

Sono i risultati di un lavoro tutto italiano, finanziato da AIRC, appena pubblicato sul prestigioso giornale scientifico JNCI (Journal of the National Cancer Institute) che porta a compimento il lavoro iniziato da studi condotti in migliaia di individui da grossi consorzi internazionali negli anni scorsi.

Una scoperta utile anche per quei fumatori che vorrebbero smettere perche’ adesso i ricercatori hanno un nuovo ”bersaglio” da colpire con farmaci mirati contro il responsabile genetico della dipendenza da nicotina, ma anche con la messa a punto di supporti psicologici piu’ intensi.

”Con questa ricerca su JNCI abbiamo, finalmente, identificato il gene coinvolto, il CHRNA5, e il meccanismo molecolare responsabile dell’attitudine alla nicotina. In sostanza, abbiamo scoperto che varianti presenti nel DNA degli individui a piu’ elevato rischio sia di cancro polmonare che di abitudine al fumo causano una riduzione dei livelli del prodotto di questo gene” chiarisce Stefania Falvella, prima autrice del lavoro.

settembre 9, 2010

Tumori, quando il farmaco è inefficace.

 Per combattere i tumori chemioresistenti potrebbe esserci una nuova strategia: “silenziare” la proteina che determina la resistenza ai farmaci delle cellule tumorali. La Che-1, chiamata così in onore del guerrigliero sudamericano Che Guevara, è stata scoperta nel 1999 dal team di ricerca coordinato da Maurizio Fanciulli dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma. Oggi lo stesso gruppo, in collaborazione col Cnr, ha individuato il suo ruolo chiave nella resistenza dei tumore alla chemioterapia. Il lavoro è stato pubblicato su Cancer Cell .

Da circa 10 anni si sa che la Che-1 regola la vita della proteina “guardiana” delle cellule del nostro corpo, detta p53. In particolare, la Che-1 svolge un ruolo fondamentale in caso di danno al dna: promuove la trascrizione della p53 e induce alla riparazione del dna danneggiato o alla morte cellulare programmata, nei casi in cui il danno è irreparabile. In molti tumori, tuttavia, la p53 è presente in forma mutata, detta mtp53, una variante che non è in grado di arrestare la crescita delle cellule malate, e che anzi favorisce la proliferazione tumorale, rendendo le cellule insensibili a farmaci e chemio.

Il team di Fanciulli si è chiesto se, e come, la Che-1 fosse in grado di interferire in questo meccanismo. Dopo una serie di esperimenti in vitro su processi molecolari e una sperimentazione su topi, i ricercatori hanno scoperto che, silenziando la Che-1, viene disattivata anche la mtp53. In pratica, eliminando

l’azione della proteina, si bloccano le cellule tumorali resistenti alla chemio, e il cancro regredisce.(repubblica.it)

settembre 9, 2010

Nuove trivellazioni a largo di Pantelleria? Nel frattempo si scopre che…

Se il disastro della Deepwater Horizon ha avuto almeno l’effetto di alzare ai massimi livelli l’attenzione sulla sicurezza delle piattaforme petrolifere off shore, non sembra che abbia ancora ottenuto il risultato di porre un limite al fiorente business del petrolio in mare.

L’ultima notizia, su questo fronte, viene dalla Tunisia. Per la precisione dal permesso di ricerca “Lambouka”, nel mare antistante la città di Kerkouane. Per capirci, a non molte miglia nautiche dalle acque di Pantelleria.

In quello specchio di mare ADX Energy e Gulfsands Petroleum Plc hanno trovato altro petrolio e gas in buona quantità e stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di mettere in produzione il giacimento. Ma non sono ancora sicure. Perchè? Dipende dalle condizioni climatiche.

settembre 9, 2010

Sentenza ingiusta per i due attivisti delle balene in Giappone.

Per il mondo dell’attivismo ieri è stato un giorno nero! Junichi e Toru – i nostri due attivisti che hanno denunciato la corruzione del programma giapponese di caccia alle balene – sono stati condannati a un anno di reclusione con sospensione della pena per tre anni. Una sentenza assolutamente sproporzionata e ingiusta per i “Tokyo Two”, che hanno agito per far sapere al mondo la verità sulla caccia alle balene nell’Oceano Antartico.

I Tokyo Two sono stati ritenuti colpevoli di furto e violazione di domicilio. Per smascherare il contrabbando di carne di balena all’interno del programma di caccia giapponese, Junichi e Toru erano riusciti a intercettare due delle numerose casse contenenti carne di balena, destinate illegalmente a membri dell’equipaggio per uso “privato”. In tutto il mondo – anche a Roma – abbiamo protestato contro questa sentenza, che rappresenta un freno per la democrazia e per i diritti. L’attivismo non è un crimine!