Archive for settembre 11th, 2010

settembre 11, 2010

Bryan Ferry e Roxy Music. Buonanotte compagni.

I Roxy sono una via di mezzo fra i Velvet Underground e i Duran Duran. Degli uni avevano l’ambizione di essere avanguardia , degli altri la stessa vanità. Identificati con Bryan Ferry furono ispirazione per la new wawe degli anni Ottanta e sperimentatori di stranezze melodiche. Hanno prodotto comunque grande musica. Over You è una canzone memorabile copiata e scopiazzata da tutti quelli che verranno dopo.

settembre 11, 2010

Eletto il Comitato sui diritti delle persone con disabilità, ma senza rappresentanti italiani

 Eletti negli scorsi giorni a New York i dodici membri del Comitato sui diritti delle persone con disabilità alla terza Conferenza degli Stati parte alla Convenzione Onu, ma l’Italia manca all’appello. Si tratta di un organismo composto da esperti indipendenti – benché nominati dai singoli governi – con il compito di monitorare l’applicazione della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità approvata a New York il 25 agosto 2006 a New York firmata ad oggi da 146 paesi e ratificata da 90 Stati. Il Comitato si è allargato quest’anno da dodici a diciotto membri, in accordo con quanto previsto dalla stessa Convenzione, che fissava questo ampliamento a seguito dell’ottantesima ratifica.Amaro il commenta della Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish) sull’assenza di un esponente italiano. “Probabilmente – è il commento del presidente Pietro Barbieri – a giugno, nel momento in cui il governo avrebbe dovuto avanzare la propria candidatura, le persone con disabilità venivano considerate più come una categoria merceologica, o degli impostori che usurpano la ricchezza del Paese, che come cittadini che in tutto il mondo subiscono continue violazioni dei loro diritti”. “La Convenzione – prosegue Barbieri – prevede questi strumenti, come il Comitato, che sono di fondamentale importanza per favorire il cambiamento di cui è portatrice, ed è un peccato che per una negligente trascuratezza l’Italia non possa essere lì, a fornire il proprio contributo e la propria competenza”. I diciotto eletti rappresentano i 5 continenti. In particolare le nazionalità presenti sono Australia, Kenia, Germania, Corea, Messico, Tunisia, Ungheria, Serbia, Danimarca, Guatemala, Algeria, Ecuador, Qatar, Giordania, Bangladesh, Cile, Spagna e Cina. (ap)(informazione libera)

Probabilmente non c’è molto da rubare per i nostri membri del governo.

settembre 11, 2010

Riconteggi, Asti boccia Cota Solo 13 schede valide su 100.

 

Poco meno del 13 per cento. E’ questa la percentuale di schede sulle quali gli elettori astigiani di Scanderebech e dei ‘Consumatorì hanno tracciato due croci, una sul simbolo di lista, l’altra sul nome di un candidato presidente (Roberto Cota, perlopiù, ma in qualche caso anche Bresso, il grillino Davide Bono o l’autonomista Renzo Rabellino). Se la tendenza che arriva da Asti, dove il riconteggio delle 569 schede ‘incriminatè è finito venerdì mattina, dovesse confermarsi nel resto del Piemonte, e se il Tar dovesse decidere che le due liste sono nulle, la vittoria di Cota verrebbe a sua volta cancellata: i voti di Scanderebech e dei Consumatori sono stati in tutto 15.000, il 13 per cento equivale ad un po’ meno di 2.000, ne resterebbero 13.000 da annullare, ampiamente di più della differenza tra Cota e l’ex presidente Mercedes Bresso. Ma i ‘se’, in questa vicenda, sono ancora troppi. E se è vero che un nervosismo crescente di Lega e centrodestra accompagna i riconteggi, è vero anche che occorrerà attendere il termine delle operazioni, e soprattutto il pronunciamento del Consiglio di Stato del 19 ottobre per sapere come andranno le cose.(informazione libera)

settembre 11, 2010

In Russia la blogosfera è l’ultimo baluardo contro la censura.

Un lungo servizio di Der Spiegel racconta la storia della blogosfera russa. Numeri importanti, se pensiamo che il 50% degli abitanti di Mosca che usa internet possiede e aggiorna quotidianamente il suo blog. E un significato che va ben oltre il fenomeno di costume: e chi ha un poco presente la situazione politica del gigante degli Urali, non potrà non capire l’entità della notizia.

 

IL WEB E’ LIBERTA’ – Immaginiamo una rete di blog, capillare e diffusa, che in Russia si sta pian piano sostituendo ai tradizionali organi di stampa. Quelli che dovrebbero fungere da argine al potere, quelli che dovrebbero esercitare il controllo diffuso, a favore dei cittadini, e che però in Russia non sempre lo fanno. “I giornali sono spesso in mano ad oligarchi allineati al governo”, scrive lo Spiegel; e così il tradizionale compito del cane da guardia, solitamente appannaggio della libera stampa, viene caricato sulle spalle dei cittadini bloggers. E la domanda è: quale livello di libertà ha intenzione di garantire la Madre Russia a questo fenomeno vitale, emergente e in crescita? Deciderà di comportarsi come un paese occidentale, garantendo libertà di espressione ai suoi cittadini sul web, o seguirà le impronte di “regimi autoritari come la Cina che stanno da tempo cercando di controllare la rete – e mediante essa, i suoi cittadini?”

settembre 11, 2010

Il delirio de IlPadano.com: “Bruciare il Corano è un atto dovuto. Anzi, sequestriamolo”

IlPadano.com, il sedicente giornale online dei popoli padani che con la delicatezza propria della tradizione leghista approccia la proposta di bruciare il corano con parole di rugiada. Per nulla rassicuranti. Prova di responsabilità: bruciare il testo sacro dei musulmani, nell’articolo di tale Paola Gelli, diventa :

 Quasi un atto dovuto per un cattolico (anche se Jones è una sorta di protestante) visto che il libro scritto daMaometto è una collezione di bestemmie contro la divinità di Cristo, spacciato per semplice profeta e persino impostore (ha mandato a morire in croce uno che gli somigliava!) e per la Madonna (non è affatto la Madre di Dio!). Assurdità a cui si aggiunge l’odio puro, con le prescrizione di uccidere i cristiani “appena possibile”.

Un atto dovuto, quindi. Giustificato dal trattamento riservato nel libro – a dire dell’autrice – al Gesù e alla Maria della tradizione cristiana. Il primo in realtà onorato e riverito come uno dei maggiori profeti, l’altra effettivamente non madre di Dio – e questo è pacifico – ma comunque rispettata. Tanto da essere motivo di odio per gli ebrei, che nel testo sono maledetti appunto per aver osato calunniarla.Un bell’affare.  Già poco più in là è possibile leggere di una delirante alternativa al rogo del Corano, che più semplicemente potrebbe esser “sequestrato“. Ci sono, si legge:

Nefandezze che dovrebbero condannare questo libro, se non al rogo come usava in tempi più cattolici nellaChiesa (anch’essa più) cattolica, almeno al sequestro per i reati di istigazione all’odio religioso e al delitto che esso diffonde. Invece a difendere il Corano giungono zelanti coloro che dovrebbero difendere Cristo e la Cristianità.

 A seguire intemerata contro la Cei – definita “maomettana?” – e una serie di frasi estrapolate proprio dal Corano, a conferma dell’incredibile proposta di censura contenuta nell’articolo. La premessa, prima del lungo elenco, è ricavare le motivazioni del sequestro in base al contenuto di “alcune delle tante amenità” racchiuse nel libro sacro dell’Islam. Che sì, contiene passaggi violenti, e tutti comunque da analizzare nei propri contesti e nel proprio significato paratestuale – non certo in un elenco redatto da Paola Gelli. Ma che non si discosta troppo dalla “linea” della tanto cara Bibbia. Dalla quale, in allegria, alleghiamo a questa pagina giusto un paio di frasi a modino.  (agorà)

settembre 11, 2010

Maradona: un grande!

settembre 11, 2010

Resistere e combattere

settembre 11, 2010

Tre operai sono morti in un incidente sul lavoro avvenuto a Capua.

Gravissimo incidente sul lavoro a Capua, nel casertano. Tre operai sono morti per le esalazioni mentre stavano lavorando all’interno di un silos. Inutile ogni tentativo di soccorso, per i tre, quando sono arrivati i medici, era già troppo tardi. È successo all’interno di un’azienda farmaceutica situata a Capua. Poco dopo sono arrivati i carabinieri della locale compagnia che hanno avviato le indagini per chiarire le cause di questa tragedia.

Due salme, riferiscono fonti dei Vigili del Fuoco, sono state recuperate mentre sono ancora in corso le operazioni di recupero della terza. I tre stavano effettuando lavori di manutenzione all’interno della cisterna. Sul posto, oltre i Carabinieri, è giunta anche una squadra di specialisti Nbcr, (Nucleo Batteriologico Chimico Radioattivo) per i rilievi.

E’ questa l’italia che vogliamo? Questo ci meritiamo?

settembre 11, 2010

Centomila figli di immigrati bussano alle elementari.

Nell’anno scolastico che sta per cominciare saranno circa l’11% di tutti gli iscritti alla prima elementare. Ma già nel 2015, secondo una stima della Fondazione Giovanni Agnelli, il loro numero salirà al 17%. Ossia centomila bambini, immigrati di seconda generazione, che approderanno tutti insieme sui banchi della scuola primaria.                                                                                                                                             Romeni, albanesi, cinesi, maghrebini, filippini, indiani, nati qui, nel nostro paese, nuovi italiani tra gli italiani, spesso ben integrati e bilingui, eppure ancora stranieri, perché senza cittadinanza e dunque con i diritti a metà. Bimbi e ragazzi made in Italy, con la pelle nera, gli occhi a mandorla, europei, asiatici, africani, simili e diversi insieme, figli di quel mini baby-boom dovuto all’immigrazione “residente” che negli ultimi anni ha fatto risalire il nostro avaro tasso demografico. C’è un nuovo mondo che bussa alle porte della scuola italiana, la fotografia del Paese che verrà, multietnico sì ma non ancora multiculturale, come sottolineano da tempo storici, demografi, insegnanti. Per i bambini immigrati infatti il percorso di studi sembra già “segnato” e accidentato sul nascere. Racconta Paolo Mazzoli, dirigente scolastico romano: “Le iscrizioni di quest’anno confermano che il numero degli alunni immigrati è in continua crescita, ma in modo disomogeneo tra i quartieri delle città, creando un impatto che la scuola spesso non riesce a gestire, sia per mancanza di risorse, ma anche per la mancanza di preparazione dei docenti, oggi a mio parere in profonda crisi di fronte a questa nuova sfida”.

settembre 11, 2010

Berlusconi e il debito pubblico italiano.

Il debito pubblico italiano ammonta a 1740 miliardi di euro. 1740 miliardi di euro! Ma Berlusconi minimizza:”Ho speso più io per il mio divorzio.”