Archive for dicembre 6th, 2010

dicembre 6, 2010

Tamia – Officially Missing You

Nel 1995 a 19 anni Tamia compare sull’album di Jones Q’s Jook Joint, con il duetto con Babyface Slow Jams e con la traccia You Put A Move On My Heart. Entrambe le canzoni diventano singoli tra 1994 e 1996 e raggiungono la top20 delle classifiche R&B. You Put A Move On My Heart riceve una nomination ai Grammy Award nella categoria Best Female R&B Vocal Performance, la prima per Tamia. Nel 1996 Tamia partecipa a un’importante collaborazione con Brandy, Gladys Knight e Chaka Khan per la colonna sonora del film Set It Off; le quattro artiste prestano le loro uniche voci a Missing You, un singolo che entra nella top10 delle R&B charts e nella top40 della Hot 100 di Billboard. Alla 39esima edizione dei Grammy Awards Tamia riceve addirittura due nomination, grazie a Missing You e a Slow Jams (rispettivamente nelle sezioni Best R&B Performance By a Duo or a Group with Vocals e Best Pop Collaboration with Vocals), ed entra nella storia come una dei pochi artisti ad aver ricevuto varie nomination ai Grammy Awards prima della pubblicazione di un album di debutto. Entrambi questi ultimi due singoli arrivano al numero 2 nelle classifiche neozelandesi.

dicembre 6, 2010

Ms.Dynamite – A little Deeper – Buonanotte compagni

Ms. Dynamite, nome d’arte di Niomi MacLean-Daley (Londra, 26 aprile 1981), è una cantante inglese. Con il suo album d’esordio A Little Deeper vinse il Mercury Music Prize nel 2002 e due Brit Awards nel 2003.

Mentre lavorava con l’emittente radio RAW FM, fu scoperta in un club del West End di Londra da Richard Forbes, grazie al quale prima collaborò all’album di musica “garage dance” So Solid Crew, e poi pubblicò nel 2002 l’album di esordio A Little Deeper, dalle quali avrebbe estratto i singoli “It Takes More”, “Dy-Na-Mi-Tee” e “Put Him Out”, che arrivarono rispettivamente al numero 7, 5 e 19 della UK Singles Chart. L’album arrivò al numero 10 della UK Albums Chart e fu pubblicato con successo anche al di fuori del Regno Unito; nel 2003 ricevette un’ottima accoglienza di critica negli Stati Uniti d’America. Sulla scia dell’album ricevette nel 2002 il prestigioso Mercury Music Prize, il cui premio di ventimila sterline devolse alla NSPCC (l’associazione nazionale britannica per la prevenzione delle crudeltà sui minori), suonò alla cerimonia di chiusura dei Commonwealth Games del 2002 nel City of Manchester Stadium, e vinse due Brit Awards (British urban act e British female solo artist) nel 2003. Il 2 luglio 2005 prese poi parte al Live 8 cantando Redemption Song di Bob Marley.

dicembre 6, 2010

Serraino Vulpitta. Noi non dimentichiamo.

Nella notte tra il 28 ed il 29 dicembre del 1999, a Trapani, all`interno del centro di permanenza temporanea per extracomunitari “Serraino Vulpitta”, dopo un tentativo di fuga duramente sedato dalle forze dell`ordine, dodici immigrati vennero rinchiusi in una cella, bloccata dall`esterno con una sbarra di ferro. Un appello per ricordare, e chiudere i CIE.

Il cancello del CIE di Trapani

 Uno di loro diede fuoco ai materassi nel tentativo di farsi aprire la porta. Fu l`inferno. Nel rogo morirono subito, bruciati vivi, tre immigrati tunisini; altri tre moriranno nei mesi successivi in ospedale a causa delle gravissime ustioni riportate. Il processo iniziato nel 2001, a carico dell`ex Prefetto di Trapani Leonardo Cerenzia, imputato di omicidio colposo plurimo, si è poi concluso con l`assoluzione, confermata nel 2005 da una sentenza della Corte di Appello di Palermo.

Malgrado il processo avesse consentito l`individuazione di ritardi e omissioni gravi che avevano determinato il tragico bilancio di morti, questa strage è rimasta impunita. Una successiva sentenza del Tribunale civile di Palermo ha riconosciuto la responsabilità dello stato per i danni morali e patrimoniali subiti da due immigrati sopravvissuti al rogo. La decisione del giudice civile, però, non ha condotto all`accertamento di alcuna responsabilità personale. Lo Stato ha pagato i danni subiti dai sopravvissuti, ma per la morte di RABAH, NASHREDDINE, JAMAL, RAMSI, LOFTI e NASIM non c`è nessun colpevole.

A distanza di undici anni dal rogo è ormai prossima l`apertura di un nuovo centro di detenzione, denominato oggi Centro di identificazione ed espulsione (CIE), in contrada Milo alla periferia di Trapani, con la capienza di oltre duecento posti. All`interno di esso vi dovrebbe essere una sezione femminile e anche un centro di accoglienza per richiedenti asilo. Una struttura inutile e violenta, situata alla periferia di Trapani, caratterizzata da una serie di “blocchi` di cemento, che ha già divorato ingenti risorse economiche per la sua realizzazione, e che ancora ne divorerà per la sua gestione.(terre libere)

dicembre 6, 2010

Continuano i crolli a Pompei

La Schola Armaturarum, la Domus del Moralista, i muretti in via Stabiana e nel Lupanare Piccolo; se è vero che tre indizi fanno una prova ebbene ora abbiamo una prova. Resta solo da capire chi è il colpevole o perlomeno il mandante, dal momento che l’unico esecutore materiale accertato sembra essere la pioggia. Dal ministero dei Beni culturali infatti non arriva nessun mea culpa e anzi, in attesa del voto di fiducia al governo del 14 dicembre, sono state sospese le sedute previste alla Camera compresa la mozione di sfiducia al ministro Bondi.

dicembre 6, 2010

..e lui se ne frega.

Il coordinatore Pdl Verdini: “Le prerogative del capo dello Stato?

Ce ne freghiamo”. Il Fascisti Maiestatis.

dicembre 6, 2010

Corrsispondenza per amore.

www.palmiro.it

dicembre 6, 2010

Fibrosi cistica, la via italiana alle cure I risultati di una lotta contro il tempo.

A Verona il punto sulle nuove soluzioni volte a contrastare la malattia; un network di ricercatori italiani e internazionali sta lavorando per correggere il difetto genetico che la determina. Ma i risultati più promettenti arrivano dai farmaci che allontanano e controllano l’infezione polmonare

Fibrosi cistica, la via italiana alle cure I risultati di una lotta contro il tempo

ROMA – Ogni anno porta duecento nuovi casi di fibrosi cistica. Ogni settimana nascono quattro malati e ne muore uno in giovane età. La fibrosi colpisce un bambino ogni 3.000-3.500 nati ed è la più diffusa tra le malattie genetiche gravi. Solo in Italia ne soffrono 4.100 persone, la metà delle quali è in età adulta. Sebbene la ricerca abbia fatto tanti passi in avanti nelle cure, questa patologia resta inguaribile. Se prima, però, il malato non andava oltre l’adolescenza, oggi l’età media dei pazienti si attesta intorno ai 40 anni. Merito di chi si dedica tutti i giorni alla scoperta di nuove terapie, del miglioramento delle cure cliniche e dell’estensione in tutte le regioni dello screening neonatale.

“Quella del malato di fibrosi  –  dice il professor Gianni Mastella, direttore scientifico della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica  –  è una vita guadagnata a prezzo di grande fatica. Chi ne soffre non desidera più anni da vivere, ma giornate più umane. Questa patologia infatti comporta un progressivo danneggiamento dei polmoni, del pancreas e di altri organi. Per rallentare tale processo, il malato deve sottoporsi a lunghe ed estenuanti terapie quotidiane”. Solo così, infatti, è possibile mantenere un adeguato livello nutrizionale, controllare le infezioni dei polmoni e garantirne la funzionalità anche attraverso la fisioterapia respiratoria.(repubblica.it)

dicembre 6, 2010

Telethon verso la terapia contro la mucopolissacaridosi di tipo 6.

La terapia si avvicina: ancora una volta sono i virus alleati a dare una speranza per curare malattie genetiche rare. Una ricerca condotta da Alberto Auricchio, ricercatore dell’Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Napoli, pubblicata su ”Molecular Therapy”, ha dimostrato nel modello animale l’efficacia e la stabilita’ nel tempo della terapia genica per la mucopolisaccaridosi di tipo 6, malattia metabolica di origine genetica. Si accorciano dunque i tempi per trasferire la terapia sull’uomo. Detta anche malattia di Maroteaux-Lamy, la mucopolisaccaridosi di tipo 6 e’ una malattia genetica dovuta a un difetto nel gene che contiene le informazioni per un enzima responsabile dello smaltimento di grosse molecole, i mucopolisaccaridi, che si accumulano cosi’ nelle cellule. E’ molto rara – in Italia sono noti soltanto 11 casi – ed esordisce in genere durante l’infanzia: con il tempo l’accumulo delle sostanze non smaltite porta a deformita’ scheletriche, problemi di vista e scompenso cardiaco, a causa dell’inspessimento delle valvole del cuore. A differenza di altre mucopolisaccaridosi, questa forma non colpisce il sistema nervoso centrale, per cui le persone affette non hanno ritardo mentale.

dicembre 6, 2010

Cancun: Google mette tecnologia Earth a disposizione scienziati

La potenza di calcolo di Google a servizio dell’ambiente e della comunita’ scientifica: il colosso di Mountain View lancia Google Earth Engine e mette online per la prima volta un’enorme mole di immagini satellitari insieme a strumenti di analisi e a migliaia di miliardi di misurazioni che coprono gli ultimi 25 anni della storia del globo.

Frutto dei Google Labs, il progetto e’ stato presentato in occasione della Conferenza sul clima in corso a Cancun e consente ad esempio di ottenere informazioni sull’ubicazione delle risorse idriche della Terra o sullo stato delle foreste e sull’avanzamento delle deforestazioni.

Si tratta di una piattaforma online attraverso la quale ricercatori, scienziati e governi possono accedere non solo ad un’enorme banca dati di immagini satellitari e misurazioni, ma anche a strumenti avanzati di calcolo, analisi e monitoraggio.

L’obiettivo, spiega Google, e’ quello di creare una rete di collaborazione che potrebbe sfociare in una piattaforma comune per l’analisi dei dati. Un processo favorito dalla potenza di calcolo della ”nuvola” del gigante di internet: a disposizione degli scienziati Google mette 10 milioni di ore all’anno di uso delle CPU della piattaforma per i prossimi due anni.

dicembre 6, 2010

Torino, ”Ri-scarpa” si riciclano le scarpe.


Ri-scarpa riclagio scarpe Torino

Numerose le scuole torinesi che hanno aderito all’iniziativa ”Ri-scarpa” per riciclare le scarpe vecchie. Appositi contenitori dove buttare le scarpe sono posti presso le scuole aderenti. Le scarpe buttate in questi speciali cassonetti saranno riutilizzate o smembrate e riciclati i singoli materiali che le compongono.

Il progetto è ideato dalla Cooperativa Sociale “Lavoro e Solidarietà” con la collaborazione di Provincia di Torino, Comune di Torino, Ufficio Scolastico Regionale, Amiat e il sostegno della Compagnia di San Paolo. Ha spiegato il presidente della cooperativa Bruno Ardito:

Le finalità di Ri-scarpa sono educative- ambientali. Ma sono anche occupazionali-sociali perché il progetto prevede l’impiego di personale per il trasporto, la raccolta , la selezione e l’igienizzazione del materiale; personale che può essere scelto anche tra cittadini svantaggiati e socialmente deboli. In sostanza con “Ri-scarpa” si forma la coscienza ambientale delle giovani generazioni e si crea occupazione.