Archive for dicembre 5th, 2010

dicembre 5, 2010

Napoli «ripaga» Enzo Tortora: una via per seppellire ingiuste accuse di camorra.

Nel quartiere Fuorigrotta strada dedicata al giornalista televisivo che subì un duro processo negli anni ’80

NAPOLI – Napoli ripaga (almeno in parte) Enzo Tortora, celebre presentatore televisivo italiano ed eurodeputato del Partito Radicale, al centro di un processo per presunti rapporti con la camorra negli anni ’80.

 

Su proposta dell’assessore alla toponomastica Alfredo Ponticelli la Giunta Comunale partenopea ha approvato la delibera con la quale verrà intitolata nel quartiere di Fuorigrotta la già «seconda traversa Consalvo» al giornalista radiofonico e televisivo. «Si tratta di una iniziativa – ha dichiarato l’assessore Ponticelli – importante per la città per ricordare il personaggio Tortora caro a tanti nostri concittadini». Una strada non molto grande, in verità una traversa che immette sul mercato di Fuorigrotta, che arriva con ritardo nel capoluogo campano dopo che a Tortora erano state intitolate già vie a Roma, Viterbo, in Calabria e in Umbria.

Nelle sue giornate più difficili, Napoli si strinse intorno al conduttore della trasmissione «Portobello», che proprio all’ombra del Vesuvio fu costretto a subire un processo duro ed estenuante, fino all’assoluzione nel 1986 con formula piena dalla corte d’Appello.

Il caso Tortora cominciò nel 1983, quando alcuni pentiti appartenenti alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo accusarono Tortora di traffico di droga ed associazione mafiosa. Un «tritacarne» in cui furono coinvolte 855 persone. Tortora venne ammanettato dai carabineri davanti a fotografi e tv, tratto in arresto per ordine della procura di Napoli. Nel settembre ’85 Tortora fu condannato in primo grado a dieci anni di galera e subì gli arresti domiciliari. Gli indizi che lo accusavano erano pochi e deboli; l’ultimo, l’agendina di un camorrista dove c’era scritto il nome «Tortosa» con un numero telefonico, elemento che trasse in inganno magistrati e pubblici ministeri. L’Italia sul caso Tortora si spaccò in due, tra innocentisti e colpevolisti. Il 20 febbraio 1987 il giornalista ligure poté tornare sugli schermi televisivi, ma il 18 maggio 1988, stroncato da un tumore, morì restando nell’immaginario collettivo una vittima emblematica della giustizia italiana.

dicembre 5, 2010

Il Sottosegretario Giovanardi: “Matrimoni gay non sono conquiste”

E’ quanto ha affermato Carlo Giovanardi, sottosegretario di Stato con delega alla Famiglia, nel suo discorso che ha aperto il convegno dell’Aimmf, a Bologna, sul ruolo dei padri.”Fenomeni di disgregazione come divorzi e separazioni, i matrimoni tra uomo e uomo, tra donna e donna, sono visti da esponenti di certi paesi europei, come grandi conquiste. Io ho l’impressione invece che un pò di riflessione sulle conseguenze si debba fare. Sopratutto su coloro che in questa situazione possono rimetterci, cioè i minori. Che sarebbero defraudati da quel diritto fondamentale che ogni bambino dovrebbe avere: nascere in un contesto d’amore”. ha detto Carlo Giovanardi , sottosegretario di Stato con delega alla Famiglia, nel suo discorso che ha aperto il convegno dell’Aimmf, a Bologna, sul ruolo dei padri. Giovanardi ha spiegato che il diritto da garantire ai bambini è quello di ”crescere con un rapporto equilibrato tra una figura paterna e una figura materna. E di sviluppare la sua personalità in quella che non io, ma la costituzione laica e repubblicana, definisce società naturale fondata sul matrimonio”. Il sottosegretario, ha anche messo in guardia da ”determinate concezioni che puo’ darsi che domani siano quelle prevalenti”. Concezioni a cui, ‘’se non si trovano rimedi educativi, la situazione va fuori controllo”. Il matrimonio è ”un istituto sempre piu’ residuale, e se si disgrega sempre di più, le patologie rischiano di creare una disgregazione talmente vasta e talmente diffusa che altro che tribunale dei minorenni per corrergli dietro!”. Se c’è’ ”la febbre a 38, è dovere di tutte le istituzioni, farla andare a 36.7, e non a 40”, ha concluso.

dicembre 5, 2010

Wikileaks non parla del PD.

Nelle rivelazioni di Wikileaks neanche una parola sul Pd.

Questo dimostra che sono autentiche.

dicembre 5, 2010

Adamo, eva e la mela.

Big Bang di Massimo Cavezzali

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dicembre 5, 2010

SALUTE: UN MESSAGGIO PER GLI IMPRENDITORI ‘ NON DIMENTICATE LE PERSONE CON SINDROME DI DOWN’

SALUTE: UN MESSAGGIO PER GLI IMPRENDITORI ‘DOMANI NON DIMENTICATE LE PERSONE CON SINDROME DI DOWN’

“Più attenzione alle necessità quotidiane delle persone disabili, mantenere i diritti acquisiti, soprattutto quelli che riguardano l’inserimento lavorativo”, nella speranza che la Giornata Internazionale delle persone con disabilità “non resti un momento celebrativo”. A dirlo Anna Contardi, coordinatrice nazionale dell’Associazione Italiana Persone Down (Aipd), che spiega a Salute Oggi lo spirito della Giornata in occasione della quale è stato presentato al Quirinale il volume ”10 anni di collaborazione tra Quirinale e Associazione Italiana Persone Down” alla presenza Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Accanto alle note positive, la rappresentante dell’associazione ricorda anche la battaglia per i diritti: “Le ultime finanziarie hanno ridotto le risorse complessive – ricorda Contardi -, molti Comuni sono stati costretti a ridurre i servizi socio-sanitari e l’assistenza”. Preoccupano anche i familiari delle persone con sindrome di Down i provvedimenti legislativi che rischiano di intaccare “la riserva di posti per le persone con disabilità, estendendola ad altre categorie e rischiando di penalizzare chi la disabilità ce l’ha davvero”. Infine il capitolo scuola “che ha visto le associazioni impegnate nel chiedere il mantenimento del sostegno agli studenti disabili a livelli accettabili – dice Contardi -, accanto agli altri bisogni, come la casa e il lavoro”.

dicembre 5, 2010

Hiv, colpito un italiano ogni due ore.

In Italia il virus dell’Hiv infetta una persona ogni due ore. Diminuisce invece in assoluto il numero delle persone malate di Aids: oggi sono 4.000 all’anno. Rispetto a vent’anni fa le infezioni sono ridotte, ma è molto più elevato il numero dei sieropositivi viventi per effetto delle maggiore sopravvivenza legata alle terapie, divenute più efficaci. Oggi i sieropositivi sono 150mila, mentre i malati di Aids sono 22mila. È questo il quadro che emerge dai dati di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità (Iss) in occasione della Giornata mondiale per la lotta contro l’Aids.

“È importante non abbassare la guardia  –  dice Enrico Garaci, presidente dell’Iss – e continuare a puntare alla prevenzione. Il problema è che, se da un lato le cure fanno passi avanti, manca la consapevolezza che il virus possa colpire chiunque. Basti pensare che sei persone su dieci scoprono di averlo solo quando la malattia è conclamata. Molti di questi sono stranieri: su 150mila persone sieropositive presenti in Italia, quasi due su tre non sono di nazionalità italiana”.

Secondo l’Iss, nel corso del 2009 sono stati diagnosticati 4,5 nuove infezioni da Hiv ogni 100.000 residenti italiani e 22,2 ogni 100.000 stranieri residenti. Nella maggior parte dei casi la malattia si diffonde nel Centro-Nord. Un trend che è stabile da circa dieci anni. Dal 1982, quando sono stati registrati i primi casi, in Italia sono state colpite dall’Aids 63.000 persone: di queste 40.000 sono decedute.(repubblica.it)

dicembre 5, 2010

Wikileaks: Obama boicottò Copenhagen.

Wikileaks: senza accordo con la Cina Obama boicottÃ�² CopenhagenGiunge da Wikileaks la conferma che il fallimento del vertice sul clima di Copenhagen sia stato causato dagli Stati Uniti, a causa del mancato accordo con la Cina sulla riduzione delle emissioni di CO2 in entrambi i paesi. Lo riporta il Guardian, confermando quanto già si intuiva dall’atteggiamento dei delegati dei due stati sia a Copenhagen che, in questi giorni, a Cancun.

Il vero vertice sul clima, in realtà, si era tenuto ben prima: a Singapore, ed era ovviamente bilaterale tra i due giganti dell’economia e delle emissioni. Non essendo stato trovato l’accordo a Singapore, per il rifiuto della Cina, Barack Obama diede mandato ai suoi delegati di seguire le indicazioni della grande industria americana: nessun passo indietro sulle emissioni, nessun passo avanti per il clima.

E’ evidente, a questo punto, che neanche il vertice di Cancun può portare a nulla: non è stato preceduto da un accordo tra Cina e Usa

dicembre 5, 2010

Class action dei verdi contro l’Ilva di Taranto

Class action dei verdi contro l'Ilva di TarantoAncora guai per l’Ilva di Taranto: dopo le decine di denunce civili da parte dei residenti del quartiere Tamburi, che lamentano una caduta del valore delle proprie abitazioni a causa dell’inquinamento, ora arriva la class action sponsorizzata dai Verdi.

Il partito ecologista mette a disposizione il pool legale per la causa, sperando che ciò permetta anche agli assai poco facoltosi abitanti del quartiere che ospita l’acciaieria Ilva di aderire all’azione giudiziaria. Azione che, se dovesse andare in porto, potrebbe fruttare tre miliardi di euro di risarcimento. Per partecipare alla class action i cittadini devono compilare un modulo:

Compilando questo modulo, manifesto la mia intenzione a costituirmi parte civile nell’eventuale processo penale che si aprirà a carico degli indagati, al fine di esercitare in quella sede un’azione di risarcimento per tutti i danni da me subiti a cagione delle condotte contestate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto

L’ultima azione clamorosa contro l’Ilva di Taranto era stato il blitz di fine novembre degli attivisti di Legambiente che esposero l’eloquente striscione “Ci siamo rotti i Polmoni”. A quello striscione Fabio Riva, titolare dello stabilimento, rispose che si trattava di una menzogna pronunciata da “avvoltoi” e che l’Ilva era un gioiello di tecnologia.

dicembre 5, 2010

Mandiamo a casa Berlusconi: oltre 17mila firme

 

sfiducia berlusconi

Il decalogo delle ottime ragioni per sfiduciare Berlusconi. Lo trovate anche oggi in edicola su l’Unità. Dove avrete solo l’imbarazzo della scelta dei motivi per cui il premier non deve essere più premier: i guai giudiziari personali che Berlusconi ha trasformato in priorità del Paese, i suoi affari privati diventati affari di tutti, le offese alle donne, per non parlare dell’attacco alla scuola e all’università pubblica e molto altro. Tutto nelle nostre pagine.

Già raggiunte le 17mila firme

Da venerdì sera, e c’era la notte di mezzo, le vostre firme per mandare a casa l’attuale premier hanno raggiunto le 17mila adesioni.

L’Italia sfiduciata vista dal Censis
Un Paese senza desideri. Un Paese che ha perso mezzo milione di posti di lavoro in un anno. Un Paese in cui i giovani non cercano neanche più un’occupazione. Un Paese dove i risparmi delle famiglie e gli investimenti sono crollati. Quello che fotografa impietosamente il Censis è un Paese sfiduciato. Un Paese che per ricominciare a sperare vede solo una possibilità: sfiduciarlo.

Una firma per mandare a casa il presidente del Consiglio
Sfiduciare Berlusconi e il suo governo, tirare un bel segno su questo lungo e paludoso periodo. Ricominciare a occuparsi del bene comune e lasciare il Cavaliere a rincorrere i suoi guai. Ecco quello che in tanti si aspettano. Il 14 dicembre saranno i Parlamentari a votare sulla sfiducia all’esecutivo. Ma noi possiamo dare un’indicazione già ora: firmiamo per sfiduciarlo noi. Scendiamo in piazza con il Pd a Roma l’11 dicembre per dire basta Berlusconi e per riprendere il filo del discorso sulle cose da fare per la vita di tutti noi…

FIRMA ANCHE TU