Archive for dicembre 11th, 2010

dicembre 11, 2010

Doves – The last Broadcast – Buonanotte compagni.

La formazione dei Doves risale a Wilmslow, in Cheshire, dove i fratelli Williams e Goodwin si incontrarono a scuola all’età di 15 anni. Jimi Goodwin allora suonava in una band chiamata “The Risk”. Jimi suonava la chitarra solista con la band e gli altri membri erano Joe Roberts (voce e tastiere), Steve Green (chitarra ritmica), Dermot Ahern (basso), e il cugino di Jimi, Pat Goodwin (batteria) ed erano gestiti da Tim Mulryan. The Risk suonavano all’Handforth Youth Club e guadagnarono un discreato successo, soprattutto esibendosi nei pub di Manchester come il The Gallery (Peter Street), il The Boardwalk (Little Peter Street) e il The International (Anson Road in Rusholme). Suonavano anche al The Tunnel Club, a Greenwich e al SoapAid. Un demo di 5 tracce è stato registrato agli Spirit studios a Manchester.[1]

Nel 1991, i fratelli Williams e Jimi Goodwin formarono un collettivo dance chiamato Sub Sub, che ha avuto un discreto successo intorno ai primi anni novanta, divenuti famosi con il singolo “Ain’t No Love (Ain’t No Use)”, che guadagnò la terza posizione nella chart britannica dei singoli.[2] Tuttavia, il successo dei Sub Sub è sato breve; la loro incapacità nel saper produrre un secondo lavoro ha spinto essi al ritiro.[2] Nel 1995 la band di Ancoats ritornò in studio, abbandonando le proprie radici dance degli esordi e formando un gruppo alternative rock che prese il nome di Doves nel 1998.[2] Il nome “Doves” deriva da una frase che dice “Come le fenici risaliamo dalle nostre ceneri”, rifersendosi anche alla distruzione dei lavori della loro band precedente, i Sub Sub.[2]

dicembre 11, 2010

Spese militari blindate.

 

Una risoluzione all’esame della commissione Difesa del Senato impegna il governo a non diminuire le spese di riarmo e a promuovere la propaganda militare

 

 La commissione Difesa del Senato discuterà (e forse approverà) lunedì 13 dicembre una risoluzione sul ‘Potenziamento delle capacità dell’Unione europea nel settore della sicurezza e della difesa’, che impegna il governo italiano, crisi o non crisi, a non diminuire le spese militari per il riarmo e a rafforzare la propaganda militare nella società civile.

Lo schema di risoluzione presentato dal senatore del Pdl Giuseppe Esposito, impegna l’esecutivo ”a reperire le necessarie risorse affinché i programmi di ammodernamento dello strumento militare non subiscano un rallentamento o, quelli in corso, non siano annullati, così da garantirne il rinnovamento e l’adeguamento tecnologico e per consentire, attraverso un adeguato impegno finanziario, che non ci siano nuovi ulteriori ostacoli sulla via dell’integrazione e della cooperazione”.

L’altro impegno al quale questa risoluzione vincola il governo è quello di ”promuovere una maggiore cultura popolare di sostegno ed appoggio alle Forze armate, di pubblica sicurezza e di protezione civile, anche attraverso una maggiore consapevolezza delle attività, dei rischi e dell’efficacia degli stessi”.

dicembre 11, 2010

Terzigno: ancora scontri.

Sassaiola contro le forze di polizia alla rotonda di via Panoramica, la strada che conduce alla discarica Sari, nel parco Nazionale del Vesuvio. I momenti di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine si sono verificati quando il corteo si è diretto verso l’ingresso dell’invaso.

I disordini tra manifestanti e forze dell’ordine si sono verificati quando il corteo si è diretto verso l’ingresso dell’invaso. La polizia ha sospinto i dimostranti in direzione della rotonda. Secondo quanto si è appreso le ruote dei mezzi delle forze dell’ordine sarebbero state forate dai dimostranti. Un agente è rimasto ferito a una caviglia per il lancio di una bottiglia. 

Il tutto al termine di una serata dove in 7000 erano scesi in strada per dire no, da Boscoreale alla rotonda di Terzigno, teatro di scontri e soglia dell’inferno per gli autocompattatori dei rifiuti della Cava Sari. La manifestazione ha riunito studenti e precari, disoccupati e comitati anti-discarica insieme ad abitanti dell’Aquila.

dicembre 11, 2010

WIKILEAKS. CRAXI: LA POLITICA ITALIANA MAI COSI’ IN BASSO

Bobo Craxi commentando i files di Wikileaks sul governo Berlusconi ha detto:”la politica italiana, mai così in basso.”

Beh, ai tempi di paparino, non è che stavamo tanto meglio.

etto

dicembre 11, 2010

Berlusconi 41/bis

Berlusconi bis?

Solo se 41 bis.

dicembre 11, 2010

Quando c’era lui i treni arrivavano in orario.

Alemanno: “Ho piazzato tutti quei fascisti all’Atac solo per far arrivare gli autobus in orario.”

dicembre 11, 2010

Giuda traditore e anche spia.

Big Bang di Massimo Cavezzali

dicembre 11, 2010

SALUTE: CEREALI E PANE INTEGRALE ABBASSANO LA PRESSIONE E PROTEGGONO DA INFARTO E ICTUS

SALUTE: CEREALI E PANE INTEGRALE ABBASSANO LA PRESSIONE E PROTEGGONO DA INFARTO E ICTUS

I cereali integrali sono in grado di combattere e prevenire l’ipertensione al pari dei farmaci comunemente usati per lo stesso scopo: è quanto emerge da uno studio dell’University of Aberdeen (Regno Unito), secondo cui chi mangia tre porzioni al giorno tra cereali non raffinati e pane e riso integrali è protetto dall’ipertensione e, di conseguenza, vede diminuire l’incidenza di infarto – fino al 15% – e di ictus – fino al 25%.

Una dieta ricca di fibre, spiegano i ricercatori, è già nota per ridurre il colesterolo nel sangue e migliorare la salute dell’apparato digerente: gli studiosi inglesi ora parlano di ottime capacità anche nella riduzione della pressione sanguigna e in particolare del valore sistolico, ovvero la “massima”.

Gli studiosi hanno chiesto a 200 persone, divise in due gruppi, di consumare una dieta con tre porzioni di cereali integrali al giorno – al primo gruppo – oppure di non mangiarne affatto – al secondo gruppo. Una porzione, spiegano i ricercatori, consiste più o meno in una porzione tra i 13 e i 16 grammi di cereali integrali, l’equivalente di mezza tazza di avena o riso integrale o di una fetta sottile di pane integrale. “Abbiamo osservato una diminuzione della pressione sistolica nei volontari che avevano mangiato i cibi integrali, con un effetto simile a quello che si ottiene utilizzando i farmaci antipertensivi – spiega Frank Thies, primo autore dello studio -. Questo calo della pressione sanguigna sistolica potrebbe potenzialmente diminuire l’incidenza di infarto e ictus di almeno il 15% e il 25% rispettivamente”. (ASCA)

dicembre 11, 2010

Piorrea: studi e scoperte verso cure definitive.

La struttura e il meccanismo d’azione del principale enzima responsabile della formazione della placca batterica che provoca la piorrea è stato identificato da ricercatori dell’Università di Groningen, che ne hanno dato notizia in un articolo pubblicato suiProceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). La scoperta apre le porte allo studio di inibitori dell’attività dell’enzima che addizionati ai dentifrici potrebbero sconfiggere la fastidiosa malattia.

Con tecniche cristallografiche i ricercatori sono riusciti a determinare la struttura tridimensionale dell’enzima, la glucansucrasi. A sua volta, la conoscenza della struttura in 3D dell’enzima ha permesso di studiarne i meccanismi d’azione. L’enzima scinde il saccarosio in fruttosio e glucosio per poi aggiungere quest’ultima molecola a una catena di zuccheri via via più lunga. Finora si riteneva che queste due funzioni fossero svolte da differenti parti dell’enzima, ma il nuovo studio ha mostrato che esse avvengono entrambe nello stesso sito attivo.

dicembre 11, 2010

L’immondizia di Napoli a Oslo?

Pubblica oggi il Corriere del mezzogiorno a pag. 2 la notizia del possibile acquisto dell’immondizia di Napoli da parte del comune di Oslo. Nella fredda città norvegese occorre combustibile per alimentare l’inceneritore di Mortensrud. Il titolo in alto dice: “Vuoi comprare immondizia da Napoli”.

Secondo quanto riferisce Noblad sono stati a Napoli due rappresentanti del comune di Oslo a discutere di un possibile contratto che prevede la fornitura di 200mila tonnellate di spazzatura da portare anche in Svezia. Il costo dell’operazione, per il Comune di Napoli, sarebbe di 90 euro a tonnellata. Avrebbe confermato la circostanza Gerner Bjerkås responsabile della comunicazione del Agenzia per l’energia atomica (EGE) del Comune Oslo, alla Tv NRK (qui il video) precisando che l’acquisto sarebbe potuto avvenire anche attraverso broker.Ma a leggere i due comunicati sul sito della Agenzia per l’energia del Comune di Oslo si capisce che le cose sono un po’ diverse. La prima precisazione riguarda il fatto che a Oslo non si paga nessuno per acquistare rifiuti e scrivono:

semmai sono coloro che devono sbarazzarsi dei rifiuti devono pagare noi per incenerirli.