Posts tagged ‘genetica’

marzo 30, 2013

Asma, in una variante genetica, un rischio maggiore.

Il 90 per cento dei bambini con due copie di una comune potrebbero sviluppare gia’ a partire dai 6 anni di eta’. Lo studio della University of Chicago e’ stato pubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine.cromosoma 17 249x300 Asma, in una variante genetica, un rischio maggiore Gli scienziati hanno scoperto che bambini con questa mutazione avevano una probabilita’ quattro volte piu’ alta di sviluppare la patologia. Gli effetti scatenanti, inoltre, sarebbero di una interazione fra la variante e l’insorgere del comune raffreddore. Il marker genetico studiato e’ una piuttosto comune su una regione del 17, chiamata 17q21. La meta’ dei bambini coinvolti nello studio ne possedeva una copia e il 25 per cento ne aveva 2. La combinazione del rischio genetico e della risposta infettiva al comune raffreddore causato da rinovirus in bambini con meno i 3 anni di eta’, era associata allo sviluppo di entro i sei anni.

dicembre 12, 2012

Mutazione genetica determina dolore neuropatico: la scoperta.

Neuropathic-pain

 Dolore neuropatico, c’è una nuova scoperta. Arriva dall’Irccs Fondazione Istituto Neurologico “Carlo Besta”, infatti, l’individuazione di un’anomalia che potrebbe essere all’origine di una parte del 5% dei casi…

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ottobre 17, 2012

Correlazione tra schizofrenia e una disfunzione immunitaria.

schizofrenia

02:53 am | La schizofrenia è una malattia complessa. Una delle sue caratteristiche è che chi ne soffre spesso ha difficoltà a distinguere ciò che è reale da ciò che non…

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agosto 23, 2012

Conoscere i reni: analisi del sangue da fare.

Kidney2

 Reni, questi sconosciuti. È proprio il caso di dirlo a proposito dei “filtri” dell’organismo. Quando qualcosa non va, danno segnali difficili da interpretare per il paziente. Vediamo, invece,…

23 agosto 2012 / Leggi tutto »

luglio 16, 2012

Alzheimer: scoperta mutazione genetica che può aiutare a prevenire la malattia.

giugno 15, 2012

Scoperta nuova malattia genetica, simile all’Alzheimer.

Non ha un nome, ma ha già un identikit ben preciso la descritta per la prima volta studiando i componenti di una famiglia francese da un team internazionale coordinato dall’equipe di Vittorio Bellotti del Dipartimento di Medicina Molecolare Università di Pavia e del Center for Amyloidosis and Acute Phase Proteins dello University College London. Il “tallone d’Achille” è una versione mutata della proteina umana beta-2 microglobulina, che si traduce nella perdita della sua struttura. La conseguenza è una , materiale proteico che “tracima” in forma di fibre allungate e robuste dalle cellule e va a depositarsi in tessuti e organi con effetti tossici. La scoperta a cui ha partecipato anche il Laboratorio di Biologia Strutturale del Dipartimento di Bioscienze dell’Università di Milano sarà pubblicata domani sul New England Journal of Medicine.

La scoperta è stata possibile a seguito della individuazione di alcuni componenti di una famiglia francese afflitti da problemi cronici di funzionalità intestinale, che portavano a un calo di peso eccessivo. Nel corso degli anni nella stessa famiglia si sono manifestati problemi neurologici e numerosi decessi.

giugno 2, 2012

Tumori: possibili soluzione tramite vaccinazione genetica.

 innovative contro i tumori mediante la  . Sono quelle allo studio del laboratorio di Molecolare del Centro Internazionale di Ingegneria  e Biotecnologie (Icgeb) di Trieste, diretto da Oscar Burrone.

E’ attualmente in corso una sperimentazione clinica di a Dna per un tipo di linfoma dovuto alla trasformazione maligna dei . Si chiama ”” ma in realta’ si tratta di una terapia dedicata a chi iltumore gia’ ce l’ha, ha spiegato Burrone, ”come quasi tutte le strategie immunoterapie che hanno infatti a che vedere con tumori gia’ stabiliti. L’unico vaccino preventivo e’ quello per il Papilloma Virusperche’ li’ c’e’ un agente infettivo”. In altri casi invece ”quello che si cerca di fare, una volta identificato iltumore, e’ indurre una risposta che sia specifica per le cellule tumorali. Quindi vanno fatti degli studi di analisi genetici su quel tumore in particolare per poter costruire un vaccino che e’ a misura del tumore”.

gennaio 21, 2012

Glioblastoma: una esaustiva ricerca sul suo sviluppo e progressione.

La maggior parte delle ricerche sullo sviluppo del , un al cervello con prognosi infausta, si e’ finora concentrata sulla , ma ora gli scienziati suggeriscono che anche la fase della regolazione post-trascrizionale potrebbe essere altrettanto importante, se non addirittura piu’ decisiva.

 

In un articolo pubblicato sulla rivista Molecular Cancer Research, organo dell’American Association for Cancer Research, un gruppo di scienziati guidati da Luiz O. F. Penalva, docente presso il Dipartimento di biologia cellulare e strutturale dell’Health Science Center di San Antonio – Universita’ del Texas, ha illustrato come la connessione tra due proteine di ( e Hur) possono avere importanti conseguenze per il . “Si tratta di una scoperta assolutamente nuova rispetto a quello che finora potevamo soltanto immaginare a proposito di quel che sapevamo del ”, ha detto Penalva. “La maggior parte di cio’ che sappiamo dalle ricerche sinora condotte su questa patologia, infatti, si limita alla genica. Ma ora abbiamo dimostrato che ci sono anche altri processi regolativi che prescindono dalla e che, ciononostante, contribuiscono alla formazione del ”. Le proteine di costituiscono la chiave di tutti i processi cellulari, dallo splicing alla traduzione. Le modifiche che interessano sia la loro funzione sia la loro espressione, possono avere conseguenze drammatiche per la produzione di proteine e condurre a stati patologici, tra cui il cancro.

ottobre 21, 2011

La longevità ereditata per via non genetica: la prima dimostrazione in assoluto.

Si tratta della prima dimostrazione in assoluto del fatto che la può essere ereditata per diverse generazioni, fino a tre, in modo non genetico

Lavorando sul nematode , un gruppo di ricercatori della Stanford School of Medicine ha scoperto che se si blocca l’espressione di una qualsiasi di tre proteine chiave aumenta non solo la durata della vita dell’animale direttamente interessato, ma anche dei suoi discendenti, anche se in essi l’alterazione originale non è più presente. Si tratta della prima dimostrazione in assoluto del fatto che la può essere ereditata per diverse generazioni in modo non genetico. Lo studio che è giunto a questa conclusione – che è descritto in un articolo pubblicato sulla rivista Nature – si è basato su un lavoro precedente condotto dallo stesso gruppo di ricerca che aveva mostrato come alcune mutazioni epigenetiche possano aumentare, almeno nel nematode , la durata della vita di ben il 30 per cento.

agosto 27, 2011

Deficit intellettivo: scoperta la mutazione genetica legata alla disabilità ereditaria.

Ci sarebbe una mutazione dietro una disabilita’ intellettiva ereditaria, che colpisce il “complesso mediatore”, una molecola gigante che riveste un ruolo cruciale nella regolazione della trascrizione del .

La mutazione individuata, a carico del , ha portato percio’ alla luce una catena di eventi che cominciano con una relativamente lieve disfunzione di un singolo e si conclude in un deficit cognitivo. La mutazione coinvolta, rivelata dagli studiosi del francese CNRS di Strasburgo, e’ chiamata dagli esperti “missense mutation”, e si verifica quando un singolo comincia a produrre un aminoacido diverso dal solito, influenzando in questo modo l’attivita’ del complesso mediatore, senza pero’ inibirla del tutto. Una “missense mutation” e’ stata dunque individuata da Satoru Hashinoto e colleghi proprio nel , che codifica alcune delle sotto-unita’ del complesso mediatore, che sono legate a una disabilita’ intellettiva ereditaria che si e’ presentata in una grande famiglia algerina analizzata dagli studiosi.