Con tutti i suoi difetti e forse proprio per quello, Napoli è la città più bella del mondo.
La Lega insiste: l’equazione clandestino-criminalità è sempre vera. Padania contro la giustizia lassista
Resta invariata, per la Lega, l’equazione clandestini- criminalità. La svolta nelle indagini sulla scomparsa di Yara, con il diradarsi dei sospetti sul giovane marocchino per il quale il Pm ha chiesti infine la scarcerazione, non modifica la linea del Carroccio secondo cui rimane in ogni caso l’allarme criminalità cresciuta negli ultimi anni a causa di quel fenomeno che Mario Borghezio definisce «immigrazione selvaggia».
Certo, c’è la presa d’atto da parte del Carroccio della “svolta” nelle indagini e sia Matteo Salvini, sia Borghezio sottolineano come l’obiettivo sia quello di assicurare i veri colpevoli alla giustizia siano essi connazionali o meno (anzi, dice Borghezio, «se fossero italiani il fatto sarebbe ancora più grave»). Eppure la prima pagina del quotidiano “La Padania” di martedì, non lascia dubbi sullo stato d’animo che attraversa la Lega dopo gli ultimi fatti di cronaca che hanno visto extracomunitari responsabili di gravi reati (come la strage di ciclisti a Lametia Terme).
Rifiuti, naufraga il piano del Cavaliere. Drappo nero di 5 chilometri sul lungomare.
E ieri è tornata la protesta violenta: a Boscoreale è stato dato alle fiamme il portone del municipio, nel centro della città è tornata la rivolta di disoccupati e studenti (nella foto), con roghi e scontri. La protesta sul lungomare. Un lungo drappo nero, 5 chilometri di strada da Largo Sermoneta a Castel dell’Ovo, a Napoli, lista a lutto il lungomare. È partita così la protesta promossa dai Consorzi Borgo Partenope e Caracciolo Mergellina, contro la crisi dei rifiuti che ha causato cali di presenze anche del 35%, la mancanza di progetti per il turismo e le lungaggini burocratiche per i permessi per gazebo e tavolini sui marciapiedi.
Paracetamolo a rischio insorgenza allergie e asma nei bambini.
Il paracetamolo, analgesico – antipiretico molto diffuso, potrebbe essere una causa dell’insorgenza di allergie e asma, soprattutto nei bambini, se hanno assunto questo farmaco nei primi 15 mesi di vita. E’ quanto rileva una ricerca dell’Otago University di Wellington, in Nuova Zelanda, condotta su 1500 bambini e pubblicata sulla rivista Clinical and Experimental Allergy.
”La scoperta principale – ha affermato Julian Crane, autore dello studio – e’ che i bambini che hanno utilizzato il paracetamolo prima di aver compiuto 15 mesi, cioe’ il 90% del campione monitorato, hanno il triplo di probabilita’ in piu’, di diventare sensibili agli allergeni e il doppio di probabilita’ in piu’ di sviluppare sintomi come l’asma, a sei anni rispetto ai bambini che non hanno utilizzato il paracetamolo”.
Un’aspirina per cinque anni contro la mortalita’ da tumori
Lo studio pubblicato su Lancet a conclusione di una ricerca della Oxford University. L’effetto positivo è legato all’assunzione di una precisa dose (75 mg) e ridurrebbe fino al 30% il rischio di mortalità per tumori tra i più diffusi tra cui quelli al polmone ed al pancreas
Una piccola dose di aspirina ogni giorno fa diminuire il rischio di mortalità per tumore. La tesi è il punto d’arrivo di uno studio pubblicato su Lancet 1 e firmato da un team di ricercatori della Oxford University, secondo il quale la pasticca a base di acido acetilsalicilico avrebbe un’efficace funzione anti-cancro e tutte le persone con più di 40 anni farebbero bene ad assumere la dose a titolo precauzionale.
Lo studio spiega che 75 milligrammi al giorno del farmaco sarebbero in grado di proteggere dalla morte per diverse neoplasie (tra cui quella all’esofago, al polmone, allo stomaco, al pancreas e al cervello) in una percentuale compresa tra il 20 e il 35%. I benefici sono quindi legati all’assunzione di una dose ben precisa e non variano in base al sesso, all’abitudine al fumo né se si aumenta la dose. Conta però l’età, dato che il miglioramento delle condizioni di salute è superiore nelle persone che hanno più di 65 anni.
Cancun, i temi in gioco per intesa.
OBIETTIVI A LUNGO TERMINE: – Limite al riscaldamento (1 grado – 1.5 gradi – 2 gradi) e concentrazione di 350 parti per milioni (oggi siamo a 394 ppm circa). Se venisse inserito, darebbe il via anche a procedure non solo di taglio delle emissioni, ma anche di cattura e stoccaggio di CO2; – Picco CO2 al 2015: andrebbe inserita la frase “il prima possibile” perché le previsioni per il 2015 parlano addirittura di quasi 450 parti per milione; – PROTOCOLLO DI KYOTO: – Estensione del Trattato internazionale salva-clima: si tratta di decidere se continuare il protocollo di Kyoto, come caldeggiato dai paesi in via di sviluppo, che si sta rivelando una delle questioni più difficili. La prima serie di obiettivi scade nel 2012; –
Clima: L’Italia gia’a un passo dall’ obiettivo Ue di -20% Co2 al 2020.
Roma guarda a Cancun, e lo fa con l’orgoglio di chi ha i numeri giusti. Per l’Italia infatti sembra a portata di mano il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Unione Europea al 2020 (-20% emissioni CO2), sulla base di uno studio presentato al Senato da AzzeroCo2 in collaborazione con Legambiente e Kyoto Club.
E da ‘prima della classe’ l’Italia si spinge a chiedere di alzare il target a -30%, ”un obiettivo fattibile, e soprattutto decisamente vantaggioso per le imprese e i cittadini” ha detto Edoardo Zanchini di Legambiente. ”Per la prima volta, dopo oltre dieci anni – si legge nel rapporto dell’Istituto di ricerca Ambiente Italia – nel 2009 le emissioni globali di CO2 derivanti dagli usi energetici sono diminuite rispetto all’anno precedente, e in Italia le emissioni totali di gas serra sono diminuite del 4,3% tra il 1990 e il 2009.
Mirafiori: parola agli operai, da oggi assemblee.
Nelle assemblee di oggi tenute dalla Fiom alle carrozzerie di Mirafiori “c’é stata grande partecipazione e attenzione. I lavoratori sono molto preoccupati per la minaccia di ulteriori non investimenti e temono un peggioramento delle condizioni di lavoro, con turni, pause e ritmi non sopportabili. Trovano anche debole uscire dal contratto con deroghe e aggiustamenti”. E’ quanto rileva Giorgio Airaudo, responsabile Auto dei metalmeccanici Cgil, che ha partecipato alle assemblee con il leader dell’organizzazione, Maurizio Landini. “I lavoratori, che hanno contribuito ai successi recenti di Marchionne, gli chiedono di cambiare qualche opinione e di essere lui responsabile”, aggiunge Airaudo. “Non vorremmo – afferma ancora il sindacalista della Fiom – che la Jeep fosse lo specchietto per le allodole, utile per minacciare i lavoratori e finisse poi come la Grande Punto, inizialmente prodotta a Mirafiori con un contributo pubblico locale di 750 milioni di euro e rimasta a Torino circa otto mesi. Marchionne è spregiudicato con il Paese, gioca a poker, scoprendo una carta alla volta, stabilimento per stabilimento e il governo glielo consente. I sindacati servono a dar forza ai lavoratori, non ad alimentare paure”.
Callisto Tanzi condannato.
Per il crac Parmalat da 14 miliardi di euro, il Tribunale di Parma ha condannato l’ex patron della società Calisto Tanzi a 18 anni di reclusione. Il pm aveva chiesto per lui 20 anni di reclusione.
Un pò di pulizia finalmente.