Archive for febbraio 9th, 2013

febbraio 9, 2013

Il costo umano dell’austerità in Italia.

 Paul Bond – La corsa alle elezioni politiche italiane del prossimo mese è dominata dalla discussione sulla messa in opera di ulteriori misure di austerità. Il non eletto governo di Mario Monti, sorto dalla pressione dei mercati finanziari nel novembre 2011, ha lavorato sistematicamente al fine di smantellare tutte le conquiste raggiunte dalla classe lavoratrice nel dopoguerra e rendere certo che questa stessa classe paghi il conto della crisi bancaria.

Già dopo poche settimane dalla sua nomina, il governo Monti ha presentato un pacchetto di tagli del valore di € 30.000.000.000: decurtamenti delle indennità sociali, aumento dell’età pensionabile da 58 a 66 anni entro il 2018, innalzamento del numero di anni che un lavoratore deve pagare al sistema pensionistico per ricevere la pensione da 35 a 42 anni . L’indennizzo per l’inflazione è stato rimosso dalla maggior parte delle pensioni. L’IVA è stata aumentata del 2 per cento, colpendo duramente le fasce di retribuzione più bassa, e vari aumenti di tasse hanno causato un marcato aumento del costo del carburante.

Nel corso dell’anno successivo è stata reintrodotta la tassa sulla prima proprietà, questo ha spinto i costi di proprietà per le famiglie a più del 30 per cento della loro spesa totale. L’articolo 18 della legge del lavoro del 1970, una conquista delle lotte militanti degli anni ’60, è stato modificato per consentire alle imprese di licenziare senza giusta causa.

Poi, durante l’estate, Monti ha introdotto un ulteriore pacchetto di austerità, i tagli al bilancio dello Stato ammontano a € 4.500.000.000 per entro la fine dell’anno e ulteriori tagli di € 21.500.000.000 sono programmati per i prossimi due anni. Il piano finanziario di Monti del mese di dicembre riduce le tasse sui salari, versati dai datori di lavoro, e comporta tagli al finanziamento dell’assistenza sanitaria.

http://tlaxcala-int.org/article.asp?reference=9107

febbraio 9, 2013

Allarme bilancio per la Grecia in recessione.

Andrea Perrone – È sempre critica la situazione economica della Grecia per l’aggravarsi dei conti pubblici, mentre proseguono le manifestazioni di tutte le categorie per opporsi alle manovre lacrime e sangue decise dal governo ellenico e imposte dalla troika dell’usura internazionale (Ue-Bce-Fmi).
L’allarme sui conti del Paese è partito direttamente dal ministero delle Finanze greco che ha rivelato una decisa diminuzione degli introiti nel mese di gennaio. Secondo informazioni infatti dello stesso dicastero, le entrate si sono ridotte del 7% rispetto all’obiettivo fissato e del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’ammanco, secondo le fonti, ha raggiunto quota 305 milioni di euro ed è dovuto soprattutto alla diminuzione delle entrate dell’Iva, ridottesi del 15% per effetto del calo del giro degli affari e del consumo del gasolio da riscaldamento. Un segnale molto chiaro del livello raggiunto dalla crisi economica frutto dell’austerità e della conseguente recessione che strozza famiglie e imprese elleniche. http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=18872

febbraio 9, 2013

Muos, ecco perché lo stop era inevitabile.

Era inevitabile. Nemmeno nel più nero degli incubi, quello di un’Italia completamente colonizzata e schiava del suo potente alleato americano, si poteva pensare di arrivare, senza che qualcuno a livello istituzionale si ribellasse, a costruire il sistema Muos in Sicilia.

Ed a ribellarsi, oltre ai cittadini dei Comitati NoMuos, che da ani lottano contro questa installazione, prevista nel comune di Niscemi, sono state le Istituzioni Regionali siciliane. Prima, l’Assemblea Regionale Siciliana ha votato all’unanimità una delibera che chiede alla Regione di revocare le autorizzazioni alla costruzione del Muos, concesse lo scorso anno. Poi, diverse audizioni di esperti e tecnici, oltre che di rappresentanti dei Comitati, all’ultima delle quali, il 5 febbraio, anche io ho partecipato, nella mia qualità di consulente tecnico del Comune di Niscemi e coautore di un Rapporto che mette in evidenza i rischi del Muos.

febbraio 9, 2013

Produzione industriale, meno 6,7%. Si torna al 1990


Come nel 1990, prima della maxi-manovra Amato e degli “accordi sulla concertazione” che avrebbero dovuto rilanciare alla grande l’economia italiana. Questi i grandi risultati di venti anni di “sacrifici” e perdita di diritti/salario.

Nel 2012 la produzione industriale ha segnato una diminuzione in media d’anno del 6,7% rispetto all’anno precedente rileva oggi l’Istat. Si tratta del livello più basso dal 1990 e della flessione più marcata dal 2009 ad oggi.

Produzione_industriale_-_08_feb_2013_-_Testo_integrale_copy.pdf332.05 KB (http://www.contropiano.org/it/economia/item/images/Produzione_industriale_-_08_feb_2013_-_Testo_integrale_copy.pdf)

Le serie storiche, per meglio misurare la distanza tra “partenza” e arrivo: Serieipi_copy_copy.xls82.5 KB (http://www.contropiano.org/it/economia/item/images/Serieipi_copy_copy.xls)

http://www.contropiano.org/it/economia/item/14399-produzione-industriale-meno-67-si-torna-al-1990

febbraio 9, 2013

Toscana. Medicine complementari: storico accordo in conferenza Stato-Regioni.

Agopuntura, fitoterapia, omeopatia, omotossicologia e antroposofia: per le medicine complementari finalmente l’ufficializzazione a livello nazionale. E’ stato infatti approvato l’accordo Stato-Regioni che permetterà un percorso di qualità uniforme in tutta Italia per la formazione dei medici, dei veterinari e dei farmacisti. Grazie all’accordo raggiunto nell’ambito della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, da oggi in poi gli oltre 20.000 medici che esercitano in Italia agopuntura, fitoterapia, omeopatia e altre terapie con farmaci in diluizione, i medici veterinari e i farmacisti impegnati nel settore, il 20% della popolazione e gli animali che si curano con queste terapie sono tutelati su tutto il territorio nazionale.

http://www.informasalus.it/it/articoli/medicine-complementari-accordo.php

febbraio 9, 2013

Fine dell’università per tutti, si torna alla scuola d’élite.

I giovani italiani rinunciano all’università: è la fine di un sistema democratico basato sulla fiducia nel futuro, grazie alla promozione sociale di massa. Impressionanti i dati su quella che Carlo Formenti definisce «l’apocalisse dell’università italiana». Ovvero: 58.000 iscritti in meno, un calo del 17% rispetto a dieci anni fa, mentre i professori diminuiscono a un ritmo ancora più rapido (meno 22% negli ultimi sei anni). Risultato: il rapporto medio fra studenti e docenti (18,7%) continua a essere il più alto d’Europa. Altro poco invidiabile record europeo: abbiamo la più bassa percentuale di laureati nella fascia di età fra i 30 e i 34 anni, appena il 19% a fronte di una media europea del 30%. Cala anche il numero delle borse di studio, peraltro di entità ridicola, assieme ai finanziamenti ordinari, mentre «di quelli per la ricerca è meglio tacere». Perché i giovani disertano gli atenei? Ormai «non credono più che la laurea rappresenti una risorsa strategica per spuntare redditi dignitosi su un mercato del lavoro sempre più avaro».

http://www.libreidee.org/2013/02/fine-delluniversita-per-tutti-si-torna-alla-scuola-delite/

febbraio 9, 2013

I 10 ingredienti più tossici presenti nel settore alimentare.

Per la durata e la conservazione dei cibi industriali generalmente vengono utilizzati conservanti e agenti sintetici per ritardare e inibire, appunto, la crescita di funghi e muffe. Queste sostanze però una volta liberate nel corpo privano di ossigeno le cellule rubandone le sostanze nutritive e creando un ambiente favorevole per le malattie. Continui sono gli studi che vengono effettuati a riguardo di questi argomenti.
I 10 ingredienti più tossici presenti nel settore alimentare ………
http://ambientebio.it/i-10-ingredienti-piu-tossici-presenti-nel-settore-alimentare/

febbraio 9, 2013

Aulin tossico, ritiriamolo dal mercato!

 Questa notizia è in rete già da diverso tempo, eppure sembra che nessuno ne voglia prendere atto. L’analgesico più conosciuto, l’Aulin, è tossico. Utilizzato per lo più nei mal di testa, mal di denti, un antidolorifico utilizzato e consigliato spesso.

Qualche anno fa se ne era ancora parlato, l’allarme era stato lanciato da 16 paesi Europei eIrlanda, Spagna e Finlandia lo avevano ritirato dal mercato. Un medicinale che non viene nemmeno commercializzato negli stati Uniti, in Giappone, Canada, Germania e Gran Bretagna.

I primi Paesi a ritirare dal mercato il nimesulide (per l’Italia il farmaco di marca più noto è sicuramente l’Aulin) nel lontano 2002 furono Spagna e Finlandia, seguite nel 2007 anche da Irlanda. Nel Gennaio 2010, dopo numerosi casi di danni collaterali su diversi pazienti, principalmente danni al fegato e all’apparato gastroenterico causati dalla nimesulide, la Commissione Europea raccomanda ai vari paesi dell’ Unione di «evitare ogni possibilità d’uso cronico della nimesulide». •http://www.cadoinpiedi.it/2013/01/04/laulin_e_tossico_e_letale_litalia_continua_a_venderlo.html
http://www.stopcensura.com/2013/01/aulin-ritirato-in-mezza-europa-perche.html
http://www.informarexresistere.fr/2013/01/07/aulin-ritirato-in-mezza-europa-perche-tossico-litalia-continua-a-venderlo/#axzz2HNMSDXtM

http://ambientebio.it/aulin-tossico-ritiriamolo-dal-mercato/

febbraio 9, 2013

La storia di Bernard Connolly: “Disse: l’euro è marcio. Licenziato”

Non concede interviste, non partecipa a dibattiti televisivi e raramente parla in conferenze pubbliche. Eppure quella che è arrivata è la sua ora, questo è il momento in cui potrebbe svergognare tutti i suoi nemici, per lo più annidati nei palazzi di Bruxelles. Bernard Connolly, 61 anni, è l’autore di Il cuore marcio dell’Europa, il libro che già nel lontano 1995 prevedeva il fallimento dell’Unione monetaria europea e che gli fece perdere il posto di economista presso laCommissione Europea che allora ricopriva.

http://www.finanzablog.info/2011/11/la-storia-di-bernard-connolly-disse.html

febbraio 9, 2013

Elezioni 2013, regionali Lombardia: Umberto Ambrosoli incassa il sostegno dei montiani e del centro. Sì al voto disgiunto

Finalmente una buona notizia.

Dopo l’endorsement della capolista montiana alla Camera in Lombardia Ilaria Borletti Buitoni il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lombardia Umberto Ambrosoli incassa il sostegno di altri candidati centristi, che lanciano un appello al voto disgiunto in Lombardia.

Fra i montiani sostenitori del Centro popolare lombardo in coalizione con Ambrosoli Lorenzo Dellai, capolista della lista Monti alla Camera in Trentino, e i candidati alle elezioni politiche Alessandro Sancino, Gregorio Gitti, Milena Santerini ed Emanuela Baio.

“Votare Ambrosoli alle elezioni regionali in Lombardia e Monti a Senato e Camera è un atto di coraggio – ha sottolineato Dellai durante la presentazione delle liste del Cpl a Milano -, che va nell’ interesse di tutta la Lombardia. Si tratta di una scelta coerente con le nostre idee – ha proseguito -, perchè è il momento di voltare pagina”. All’appoggio dei centristi Ambrosoli ha risposto con un messaggio video proiettato durante la presentazione delle liste. “E’ il momento di rigenerare la classe politica – ha spiegato -, e il ruolo del Centro popolare lombardo è importante per un elettorato moderato che chiede punti di riferimento”. Fanno parte del gruppo politico consiglieri regionali fuoriusciti dall’Udc come Enrico Marcora e Valerio Bettoni, l’ex Idv Franco Spada, il repubblicano Giorgio La Malfa e il candidato dell’Udc alla presidenza della Regione Lombardia alla scorsa tornata elettorale Savino Pezzotta. “Monti ha sbagliato ad appoggiare Albertini – ha concluso Pezzotta -, perchè Albertini è un candidato a perdere e il voto disgiunto è una necessità per la Lombardia e per l’Italia”.