Forse con gli ultimi avvenimenti il Pd ha dimostrato di essere al passo con l’indecenza dei comportamenti generati dall’avvento della seconda repubblica. Volendo analizzare quello che in casa PD e in area governativa è successo negli ultimi giorni va osservato che la crisi del centrosinistra trova le sue radici nel processo sostanzialmente mistificatorio della II° Repubblica. La sinistra che doveva nascere dopo “mani pulite” era concepita come la somma di un postcomunismo senza identità ed un pezzo di ex DC che aveva individuato nell’Ulivo una scialuppa di salvataggio e di sopravvivenza politica.
Questo schema apparentemente funzionale agli avvenimenti non avrebbe potuto mai produrre grandi progetti politici ma solo il piccolo cabotaggio del tirare a campare, mentre l’Italia viveva un processo di regressione involutiva mai registrata nella storia repubblicana.
A sinistra del Pd ci sono stati fatti effimeri e sbagliati. Si è oscillato tra la sacra unione delle sinistre cosiddette radicali, ma in realtà archeologiche, seppellite dalla storia e la proposizione di una sorta di ulivismo di sinistra (Rodotà, De Gregorio) improduttivo ed evanescente.
La mistificazione che diede vita all’Ulivo si fondava su un elemento preciso: la demonizzazione e l’espulsione della tradizione socialista, ovvero dell’unica tradizione della sinistra italiana che aveva retto alle dure repliche della storia (come diceva Nenni), anche scontando la degenerazione politico-organizzativa del Psi anni 80 (ma le degenerazioni successive sono state ancora più gravi).
Iil PD, nonostante ormai sia all’impazzimento, reggerà fino a quando in campo ci sarà Berlusconi. Le conseguenze della deflagrazione, ormai imminente, sono inimmaginabili, ma certamente produrrà uno scombussolamento generale del sistema politico generale. I socialisti non possono aspettare senza far nulla, né tantomeno continuare a navigare su una nave che va verso il naufragio. Purtroppo però le risorse politiche e culturali a sinistra del PD sono scarse. Per questi motivi SeL ed un Psi (libero da Nencini) dovrebbero iniziare a ragionare insieme. Questa è l’unica strada per evitare un nuovo Arcobaleno che occulterebbe ancor più le debolezze del PD e gli garantirebbe una ingiusta e dannosa sopravvivenza, condannando per altro verso il PSI a rimanere un satellite inerte del PD.
Beppe Sarno