Posts tagged ‘de gregorio’

luglio 27, 2013

Verso il naufragio del PD

 

    https://quadernisocialisti.files.wordpress.com/2013/07/8e07a-naufragium.jpg Forse con gli ultimi avvenimenti il Pd ha dimostrato di essere al passo con l’indecenza dei comportamenti generati dall’avvento della seconda repubblica. Volendo analizzare  quello che in casa PD e in area governativa è successo negli ultimi giorni  va osservato che la crisi del centrosinistra trova le sue radici nel  processo sostanzialmente mistificatorio della II° Repubblica.  La sinistra che doveva nascere dopo “mani pulite” era concepita  come la somma  di un postcomunismo senza identità ed un pezzo di ex DC che aveva individuato nell’Ulivo una scialuppa di salvataggio e di sopravvivenza politica.

Questo schema apparentemente funzionale agli avvenimenti  non avrebbe potuto mai produrre grandi progetti politici ma solo il piccolo cabotaggio del tirare a campare, mentre l’Italia viveva un processo di regressione involutiva mai registrata nella storia repubblicana.

A sinistra del Pd  ci sono stati fatti effimeri e sbagliati. Si è oscillato tra la sacra unione delle sinistre cosiddette radicali, ma in realtà archeologiche, seppellite dalla storia e la proposizione di una sorta di ulivismo di sinistra (Rodotà, De Gregorio) improduttivo ed evanescente.

La mistificazione che diede vita all’Ulivo si fondava su un elemento preciso: la demonizzazione e l’espulsione della tradizione socialista, ovvero dell’unica tradizione della sinistra italiana che aveva retto alle dure repliche della storia (come diceva Nenni), anche scontando la degenerazione politico-organizzativa del Psi anni 80 (ma le degenerazioni successive sono state ancora più gravi).

Iil PD, nonostante ormai sia all’impazzimento, reggerà fino a quando in campo ci sarà Berlusconi. Le conseguenze della deflagrazione, ormai imminente, sono inimmaginabili, ma certamente produrrà  uno scombussolamento generale del sistema politico generale. I socialisti non possono aspettare senza far nulla, né tantomeno continuare a navigare su una nave che va verso il naufragio. Purtroppo però le risorse politiche e culturali a sinistra del PD sono scarse. Per questi motivi SeL ed un Psi (libero da Nencini) dovrebbero  iniziare a ragionare insieme. Questa è l’unica strada per evitare  un nuovo Arcobaleno che occulterebbe ancor più le debolezze del PD e gli garantirebbe una ingiusta e dannosa sopravvivenza, condannando per altro verso il PSI a rimanere un satellite inerte del PD.

Beppe Sarno

luglio 25, 2013

L’orsacchiotto no!

Da Repubblica di oggi, pagina delle lettere.

marzo 7, 2013

I padri putativi di grillo.

 
marzo 3, 2013

E voi per quanto vi sareste venduti?

marzo 2, 2013

La saga continua: De Gregorio smentisce Berlusconi.

Ramano Prodi
Anche Romano Prodi, il cui governo risicato fu fortemente danneggiato dal cambio di casacca di De Gregirio, commenta gli sviluppi della questione giudiziaria.

E lo fa al Tg1:

«Un episodio tristissimo e, se vero, un attentato alla democrazia. Si faccia chiarezza perché non si puo’ cambiare la storia del paese corrompendo il Parlamento».

De Gregorio: dichiarazioni rese spontaneamente

Sergio De Gregorio

Sergio De Gregorio smentisce Silvio Berlusconi:

«In relazione a notizie di stampa dalle quali si apprende che sarei stato ‘costretto dai pm’ a rendere dichiarazioni accusatorie contro l’on. Berlusconi, mi corre l’obbligo di precisare che la mia scelta di sottopormi ad interrogatorio e’ stata il frutto di una mia libera determinazione»

Le dichiarazioni di De Gregorio, che ha raccontato ai p.m. di aver ricevuto tre milioni di euro per passare dall’Idv al Pdl. Ragion per cui Berlusconi ha ricevuto un invito a presentarsi il 5 marzo per rendere interrogatorio.

In giornata, Berlusconi aveva sparato a zero contro la magistratura.

La notizia dell’indagine per compravendita di senatori era giunta giovedì 28 febbraio.

marzo 1, 2013

tre milioni di euro a De Gregorio…di soldi nostri!

marzo 1, 2013

Silvio, arrenditi!

Processo Mediaset, oggi.

marzo 1, 2013

Furia Berlusconi sui pm. Chiesta condanna 4 anni.

La resa dei conti si avvicina. Il  Procuratore generale Laura Bertolé Viale presso la Corte d’appello di Milano  ha chiesto la conferma della condanna a 4 anni di reclusione per Silvio Berlusconi nel processo in appello sul caso Mediaset, ha altresì  chiesto la condanna a 3 anni e 4 mesi di carcere per Fedele Confalonieri. Confalonieri in primo grado era stato assolto.

Sergio De Gregorio è stato costretto a mentire. E’ quanto ha in sostanza affermato Silvio Berlusconi al termine delle sue dichiarazioni spontanee al processo Mediaset a Milano a proposito delle dichiarazioni rese dal parlamentare ex Idv e passato nel 2006 a Forza Italia al centro dell’inchiesta di Napoli.

“Io sono totalmente estraneo alla situazione che mi viene contestata, e nel periodo 2002/2003 ero presidente del Consiglio e non mi sono mai occupato di diritti televisivi” ha detto Berlusconi. L’ex premier ha spiegato di essere “trasecolato” dopo la condanna in primo grado.

Abbiamo fidocia nella giustizia e speriamo sinceramente che l’uomo che ha dichiarato che Mangano era un eroe e che Eluana EWnglaro poteva avere le mestru<zioni e rimanere incinta, venga condannato anche dalla corte d’appello di Milano. Beppe Grillo sarà tutto quello che di male ci si può aspettare, ma Berlusconi è il male assoluto.

febbraio 28, 2013

Berlusconi indagato per corruzione.

giugno 7, 2012

Tana! Libera per tutti.

Chi ha salvato de Gregorio? 169 senatori in tutto, di partiti diversi e con la stessa coscienza, che nel segreto dell’urna in Aula hanno davvero ‘salvato’ il soldato pidiellino Sergio De Gregorio dagli arresti domiciliari richiesti dai magistrati di Napoli che indagano sugli scandali dell’Avanti! e di Walter Lavitola, faccendiere e “compare di cresima”, oltre che socio, del fondatore del Movimento Italiani nel Mondo. Sergio De Gregorio, un senatore “libero” ma che, nonostante questo, dice di “non aver niente da festeggiare”, un “professionista” che si definisce “apprezzato in molte parti del globo”, luoghi in cui “non importa nulla di questi scandali giudiziari”, un uomo “guardingo fino al processo” che lascerà la politica alla termine della legislatura “per l’esigenza di rinnovamento avanzata dal Pdl”, di cui si dice cofondatore.

Sergio De Gregorio, libero perchè 169 colleghi hanno detto che nell’inchiesta a suo carico c’è stato ‘fumus persecutonis’. In 109 hanno detto che non è vero, ma non sono bastati. In 16 hanno preferito astenersi. Numeri strani, che ricalcano, ma non alla perfezione, vecchi schemi di maggioranza al Senato. Numeri che sembrano smentire il vicecapogruppo del Pd Luigi Zanda e molti dei suoi, che nel pomeriggio si sono affannati a spiegare che il voto segreto ha concesso alla Lega l’opportunità di rinsaldare l’asse con il Pdl e tornare alla vecchia alleanza, mai rinnegata. Ma alla Camera Alta rimbomba la parola che ormai ogni politico teme, ‘inciucio’.

‘Roba da casta o addirittura ‘scandalo’ sono invece i sostantivi che si potrebbero usare (e che verranno usati sicuramente almeno da Beppe Grillo) in una piazza. In Parlamento, nei capannelli di funzionari e senatori, si preferisce sostituirli con “patto”, “accordo”, “voto di coscienza”. Prima di tutto, però, occorre fare due conti: i senatori del Pdl sono in tutto 127, 22 i leghisti e 13 quelli di Coesione Nazionale; totale 162 e ci siamo, ad arrivare a 169 il passo è breve. Eppure, i leghisti dicono compatti e ‘ufficiosamente’ di non aver detto ‘no’ all’arresto, come del resto apertamente affermato nelle dichiarazioni di voto.