
Morire di lavoro. Continua la strage silenziosa , così come l’Osservatorio indipendente di Bologna continua il suo monitoraggio quotidiano delle vittime e l’aggiornamento delle relative statistiche. Giornata drammatica quella di ieri, ci sono stati 7 morti in un solo giorno, tre erano di nazionalità romena: due giovani edili di 25 e 31 anni e un meccanico di 43 anni. I romeni rappresentano oltre un terzo degli stranieri morti , l’11,5% del totale. Così sale a 270 il numero complessivo dei morti per infortuni sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno, che diventano 508 se si aggiungono i lavoratori deceduti sulle strade e in itinere. Così come si legge nei dati dell’Osservatorio: “Erano 217 sui luoghi di lavoro l’ 8 giugno del 2010 ( 239 nel 2009), l’aumento è del 19,7%. L’edilizia ha già avuto dall’inizio dell’anno 78 vittime sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno, il 29,1%% sul totale, le morti in edilizia sono dovute soprattutto a cadute dall’alto. L’agricoltura con 73 registra il 27,4 %, gli agricoltori, come tutti gli anni, muoiono per la maggioranza in tarda età schiacciati da trattori senza protezione che si ribaltano travolgendoli. Sono già 41 dall’inizio dell’anno le vittime del trattore killer. L’industria ha già avuto 27 morti con 10,1%, l’autotrasporto 23 con il 8,5% Gli stranieri morti sono stati 34 con 12,8% sul totale.”
La classifica macabra delle regioni con più vittime sul lavoro vede al primo posto la “Lombardia con 32 vittime (provincia di Milano 10 e di Brescia 8, (la provincia di Brescia è stata l’anno scorso con 21 morti la prima in Italia per numero di vittime sui luoghi di lavoro assieme a quella di Bolzano), segue subito dopo la Sicilia 24 morti (provincia di Catania 5), poi l’Emilia Romagna 22 morti (Provincia di Bologna 6). Tra le provincie dall’inizio dell’anno Torino conta già 7 morti, il Piemonte 21, la provincia di Napoli, Chieti 6. Roma, Savona e Ragusa 5. Messina 4 vittime.”