Archive for giugno 7th, 2012

giugno 7, 2012

Il cane è il miglior amico dell’uomo!


‎… fido compagno ….

giugno 7, 2012

Balle su balle e nessuno scrupolo!

Mario Draghi BCE MES

Banca Centrale Europea: conferenza stampa di Mario Draghi dopo la decisione di lasciare i tassi dell’Eurozona invariati all’1%. Un giornalista gli chiede del MES, il trattato di stabilizzazione europea, in relazione al nuovo orientamente che lo vorrebbe destinato alla ricapitalizzazione delle banche (come vi avevo informato il 30 marzo scorso). Draghi infila una balla colossale senza colpo ferire. E rivela un’indole protettiva nei confronti degli istituti bancari che nei confronti delle democrazie sembra ignorare del tutto.
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giugno 7, 2012

Per quelli che ancora ragionano.

Claudio Messora byolu Byoblu.com Mario Draghi BCE MES ESM Trattato Treaty Europa

E’ mai possibile “venire a sapere che la Costituzione è cambiata”? E’ mai possibile che il dna più profondo, l’essenza delle nostre radici, del diritto che ci rende persone libere, venga modificata senza che nessuno ne parli, senza dibattito alcuno, né in televisione, né sui giornali, né nella più striminzita delle piazze dell’ultimo paesino di quattro anime? Quando questo accade, quando cioè ti cambiano la Costituzione sotto al naso senza che te ne accorgi e i media, complici, tacciono, non equivale forse a dire che c’è stato un colpo di stato e che la democrazia è finita?

Per quei pochi che ancora ragionano, sì: equivale.

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giugno 7, 2012

Schengen, sospeso il trattato. Questa porcheria ci mancava.

Schengen, sospeso il trattato L'Europa si difende dai migranti

ROMA – L’Europa chiude le sue frontiere interne e fa un passo indietro nella libera circolazione delle persone. I ministri dell’Interno hanno infatti raggiunto all’unanimità un accordo di riforma del trattato di Schengen 1 che introduce la possibilità di ristabilire temporaneamente i controlli alle frontiere interne in caso di eccessive pressioni migratorie sulle frontiere esterne. Un esempio per capire: in caso di massicci sbarchi sulle coste italiane, la Francia potrà ripristinare i controlli dei documenti ai suoi confini.

Sei mesi di blocco. L’intesa prevede il ripristino dei controlli sui confini interni per un periodo di sei mesi, prolungabile per altri sei mesi, nel caso in cui, a causa di circostanze eccezionali, non siano più assicurati adeguati controlli sulle frontiere esterne. Il testo su cui a Lussemburgo i ministri hanno raggiunto l’accordo escluderebbe inoltre il Parlamento europeo dalle procedure di verifica e monitoraggio dell’applicazione del trattato con cui è stata decretata l’abolizione delle frontiere interne tra i Paesi firmatari.

giugno 7, 2012

La lira lombarda. Le pazze idee. ma andate a cagare!

Formigoni moneta lombarda

Rimasto saldo al timone della Regione Lombardia dopo aver scampato ieri la mozione di sfiducia del PD, il governatore Formigoni avrebbe deciso di prendere sul serio la “pazza idea” di Berlusconi, che vorrebbe tornare a battere moneta. Ed ecco quindi la moneta lombarda, una nuova valuta virtuale che servirebbe per i pagamenti tra aziende e per i servizi e avrebbe valore locale. Locale fino a un certo punto, perché secondo Libero l’intenzione è quella di creare un circuito che comprenda anche Piemonte e Veneto.

La notizia non sembra nuova? Forse perché un paio di settimane fa la stessa idea era venuta a Federico Pizzarotti, neo-sindaco grillino di Parma, che per ovviare al debito mostruoso del comune ducale aveva preso contatti con due professori bocconiani che, a Nantes, stanno preparando una moneta locale che debutterà nel 2013. Poi Pizzarotti è rimasto impantanato nella formazione della giunta e l’idea non ha ancora avuto sviluppi, ma è indicativo come le idee di Grillo e dei grillini siano diventate appetibili per i politici di lungo corso.

Il primo è stato proprio il Cavaliere, con l’idea di stampare in proprio l’euro per svincolarsi dagli interessi delle banche. Così nel dibattito politico è entrato un termine, “signoraggio“, che finora era stato usato solo da nicchie di estrema destra e sinistra e, appunto, da Grillo. Non che la moneta locale sia copyright dei grillini – in Sardegna esiste da anni il Sardex, e in Svizzera esiste dal 1934 il Wir, che ha una sua banca – ma non può essere una coincidenza che tanti politici si siano improvvisamente convertiti sulla via di Grillo.

Dalla moneta locale contro il signoraggio, all’uscita vera e propria dall’euro, alle liste di giovani, magari scelti tramite concorsi tipo Grande Fratello: da Berlusconi in giù i tentativi di scimmiottare il M5S sono all’ordine del giorno, e ogni giorno più penosi quando poi i partiti si scoprono per quello che sono. Come per le nomine all’AgCom: una massiccia raccolta di curricula dalla società civile, per poi spartirsi le poltrone come da manuale Cencelli, con i nomi che erano già stati annunciati con largo anticipo.

giugno 7, 2012

Il vero scopo delle politiche di austerità: smantellare lo stato sociale.

Si fa sempre più duro il giudizio di Paul Krugman su come i governi occidentali stanno gestendo la crisi.

Si può ripetere fino all’ossessione che le politiche di contenimento della spesa pubblica dovrebbero trovar spazio in periodi di espansione – e non di recessione, come già ricordato da Keynes – ma il messaggio sembra non arrivare. Sembra di parlare al vento quando si ripete che il bilancio di uno Stato, e dunque il debito,  non è la stessa cosa che il bilancio di una famiglia;  che quello del sistema economico nel suo complesso è un “circuito” i cui si corrispondono flussi di produzione, reddito e spesa; che ogni sottrazione di risorse dal circuito  (vale a dire, ogni risparmio) deprime la “portata” del sistema e ne segna il processo di impoverimento.

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giugno 7, 2012

Tana! Libera per tutti.

Chi ha salvato de Gregorio? 169 senatori in tutto, di partiti diversi e con la stessa coscienza, che nel segreto dell’urna in Aula hanno davvero ‘salvato’ il soldato pidiellino Sergio De Gregorio dagli arresti domiciliari richiesti dai magistrati di Napoli che indagano sugli scandali dell’Avanti! e di Walter Lavitola, faccendiere e “compare di cresima”, oltre che socio, del fondatore del Movimento Italiani nel Mondo. Sergio De Gregorio, un senatore “libero” ma che, nonostante questo, dice di “non aver niente da festeggiare”, un “professionista” che si definisce “apprezzato in molte parti del globo”, luoghi in cui “non importa nulla di questi scandali giudiziari”, un uomo “guardingo fino al processo” che lascerà la politica alla termine della legislatura “per l’esigenza di rinnovamento avanzata dal Pdl”, di cui si dice cofondatore.

Sergio De Gregorio, libero perchè 169 colleghi hanno detto che nell’inchiesta a suo carico c’è stato ‘fumus persecutonis’. In 109 hanno detto che non è vero, ma non sono bastati. In 16 hanno preferito astenersi. Numeri strani, che ricalcano, ma non alla perfezione, vecchi schemi di maggioranza al Senato. Numeri che sembrano smentire il vicecapogruppo del Pd Luigi Zanda e molti dei suoi, che nel pomeriggio si sono affannati a spiegare che il voto segreto ha concesso alla Lega l’opportunità di rinsaldare l’asse con il Pdl e tornare alla vecchia alleanza, mai rinnegata. Ma alla Camera Alta rimbomba la parola che ormai ogni politico teme, ‘inciucio’.

‘Roba da casta o addirittura ‘scandalo’ sono invece i sostantivi che si potrebbero usare (e che verranno usati sicuramente almeno da Beppe Grillo) in una piazza. In Parlamento, nei capannelli di funzionari e senatori, si preferisce sostituirli con “patto”, “accordo”, “voto di coscienza”. Prima di tutto, però, occorre fare due conti: i senatori del Pdl sono in tutto 127, 22 i leghisti e 13 quelli di Coesione Nazionale; totale 162 e ci siamo, ad arrivare a 169 il passo è breve. Eppure, i leghisti dicono compatti e ‘ufficiosamente’ di non aver detto ‘no’ all’arresto, come del resto apertamente affermato nelle dichiarazioni di voto.

giugno 7, 2012

Dal bikini della Hunziker alla scuola di sesso orale: il trash del giornalismo nostrano.

Da Belpietro a Sallusti andata e ritorno: ecco il marciume e il degrado fin dove può arrivare.


giugno 7, 2012

Siamo tutti più tranquilli: se l’è scopata!

Michelle Conceicao, una delle ragazze di hARdCORE, dice di avere paura per la sua incolumità e decide di vuotare il sacco, inguaiando di brutto Berlusconi: “ha fatto sesso con Ruby e le ha dato una busta con 5000 euro. Io c’ero e ho visto tutto”. 
Purtroppo per il Cavaliere, sembra proprio che si sia dimenticato, o non ci sia riuscito, a comprare tutte le ragazze. Manca proprio lei all’appello
La notte del 25 aprile 2010 vissuta ad Arcore è il cardine del processo contro Silvio Berlusconi. Lui all’epoca aveva 73 anni e tra le sue ospiti c’era la diciassettenne Karima El Mahroug, detta Ruby Rubacuori.
“Quella notte Berlusconi ha voluto solo Barbara Guerra. La porta della camera era socchiusa. Io ero nella stanza vicina, con altre ragazze: c’era anche ruby. Sbirciavamo di nascosto. E ridevamo tra di noi: guarda lei come finge…A un certo punto non si sente più niente. La Barbara esce: “si è addormentato”. Io scoppio a ridere. E intanto Ruby si infila dentro e chiude la porta”.

E descrive infine anche il tentativo di comprare il suo silenzio: “mentre ero in Brasile mi ha chiamato Berlusconi. Non vuole che dica la verità. Mi ha detto chiaramente di “fare la brava” in tribunale, mi ha ripetuto una frase che usa spesso: quando il mare è in tempesta, non si butta nessuno giù dalla nave”.
giugno 7, 2012

Che dubbio c’era.

Dalle prime pagine di Libero e Giornale di oggi.