Archive for giugno 1st, 2012

giugno 1, 2012

Agenzie di rating sotto processo: in una Mario Monti è consigliere…

E ci voleva, ci voleva davvero: l’indagine avviata mesi fa dalla Procura di Trani arriva finalmente a smascherare il disegno criminale che le agenzie di rating hanno realizzato a danno dell’Italia (e non solo) per infilare al governo del nostro paese (e non solo) uno dei loro membri. Esatto, avete letto bene. Chi è questa persona? Ovviamente Mario Monti, che fa parte del “Senior European Advisory Council” di Moody’s.

Non è imbarazzato, “presidente”?

La strategia delle agenzie di rating è sempre stata chiara: quando i mercati mondiali sono entrati in una fase in cui le banche (e le speculazioni nei mercati) stavano iniziando a non fruttare più come prima, per constringere gli Stati ad attuare politiche nocive per i cittadini ma utili agli interessi delle banche (e delle multinazionali che le posseggono), le agenzie di rating hanno iniziato a diffamare gli Stati, quindi anche l’Italia, declassandoci pesantemente, e quindi hanno fatto scappare gli investitori, alzare lo spread (lo specchio per le allodole che tanta paura fa alla gente comune) e gettare il nostro paese (e non solo) nel caos. Da noi c’era il governo delinquenziale di Berlusconi, che tanto ha fatto per se e la sua schiera di cortigiani e niente ha fatto per il paese, e questo è il motivo per cui il disinteresse verso la Res Publica di Berlusconi unito all’inettitudine di Tremonti questo attacco premeditato al nostro Stato è arrivato a buon fine.

http://skywalkerboh.blogspot.it/2012/06/agenzie-di-rating-sotto-processo-in-una.html

giugno 1, 2012

Ma non ce lo eravamo tolto dai coglioni?

giugno 1, 2012

Sciacalli veri!

E’ la nuova frontiera della shock economy. Arriva il disastro e subito dopo quello che prima sembrava impossibile diventa di colpo giustificabile, a cominciare dalle delocalizzazioni all’estero. Succede nell’Emilia-Romagna messa in ginocchio dal terremoto. Succede a San Matteo della Decima, nel bolognese. A San Matteo, piccola frazione di San Giovanni in Persiceto, c’è la sede di una piccola azienda, la Curved Plywoods, impresa specializzata nella lavorazione del legno curvato multistrato.

“Dopo il terremoto hanno detto a tutti gli operai di stare a casa perché avrebbero dovuto verificare i danni, invece hanno chiamato un tir per trasferire tutti i macchinari in Romania”. A parlare è Cristina Raghitta,  segretario generale della Cisl-Filca di Bologna. Lei assieme ai sette dipendenti è di fronte ai cancelli della Plywoods per impedire al tir di lasciare la fabbrica. “Con la scusa del terremoto tentano di fare quello che vogliono. L’imprenditore prima del sisma aveva già ventilato l’ipotesi di un trasferimento in Romania ed ora non vuole nemmeno avviare una trattativa con noi per poter avviare gli ammortizzatori sociali”. Insomma un blitz in piena regola, tentando di mettere tutti di fronte al fatto compiuto. Un blitz che per il momento sembra essersi arrestato. Dentro i cancelli il tir pronto a portare tutto in Romania, fuori gli operai che fisicamente impediscono al mezzo di uscire.

Quello della Plywoods non è però l’unico caso. Ieri a tentare il trasferimento lampo è stata la Magneti Marelli di Crevalcore, azienda del gruppo Fiat che dà lavoro a più di 500 persone nel bolognese. “Ci hanno spiegato che non potevano fermare l’attività, che l’attività sismica non dava sufficienti garanzie di continuità produttiva, e che il 30% delle linee doveva essere spostato a Bari”, raccontata Francesco Di Napoli della Fiom. Ovvio l’allarme. Molti degli operai di Crevalcore hanno perso la casa e ora dormono nei campi di accoglienza. “Non vogliamo perdere anche il lavoro. Qui non si parla più di Bari, ma di delocalizzazione in Slovacchia”, raccontava ieri al telefono un operaio dello stabilimento.

“Ho visto con i miei occhi- spiega sempre Di Napoli- le linee impacchettate e pronte ad essere caricate sui tir. E questo mentre l’azienda si vantava di aver smontato una linea in soli 45 minuti”. Poi un presidio di centinaia di lavoratori, l’arrivo di Maurizio Landini e la mobilitazione dei colleghi degli stabilimenti Magneti Marelli di Bari ha fatto il resto, costringendo così la Fiat a rimangiarsi una decisione che sembrava già presa. “Ci hanno detto che per questa volta non sarebbe cambiato nulla, ma che in caso di un altro forte sisma la produzione sarà spostata. Ovviamente non glielo faremo fare”. “Un comportamento vergognoso”, aggiunge il segretario della Fiom di Bologna Giordano Fiorani. “Dalla più grande azienda italiana ci si aspetterebbe un minimo di responsabilità, invece nulla”.

giugno 1, 2012

Berlusconi truffa 2012.

E’ un Silvio Berlusconi show l’intervento dell’ex premier all’assemblea dei gruppi del partito. “Vi dico la mia pazza idea. Se non viene stampata altra moneta dalla Bce, stamperemo noi la nostra moneta con la nostra Zecca”, ha detto Berlusconi. “Monti deve chiedere che l’Europa stampi moneta. Se così non fosse, sarebbe meglio uscire dall’euro, pur restando nell’Unione europea… La Banca centrale o diventa di ultima istanza o si deve porre il problema dell’Europa o meglio della Germania in Europa”, ha spiegato l’ex premier.

giugno 1, 2012

FORNERO FRA GLI ABBRACCI, SENATO APPROVA RIFORMA LAVORO.

Se credete che finisca qui, vi sbagliate!

giugno 1, 2012

Si sono messi fuorilegge da soli. Per fortuna.

UDINE. “Maledetto, inquinare così il nostro sacro fiume…” E ancora: “Vorrei vedere io se andassimo a defecare o sgozzare mucche e maiali sul Gange, cosa direbbero…”. E per concludere: “Ah già, già lo fanno…Ah beh, allora…..:o)” (testuale). Il tutto scritto e firmato sulla sua pagina Facebook (il link è qui sotto) dal consigliere comunale di Udine della Lega Luca Dordolo.

L’esponente del Carroccio (che nella stessa pagina se la prende in maniera violentissima con l’Islam, invitando a “massacrare gli islamici con mestolate sul grugno”) “giustifica” questa sua ultima uscita con la notizia che proviene da Piacenza: una donna indiana incinta è stata strangolata dal marito perchè vestiva all’occidentale, poi è stata gettata nel Po.

Secondo Dordolo il marito indiano non sarebbe tanto colpevole dell’omicidio, ma di una cosa – a suo dire – ben più grave: aver gettato il corpo della donna “nel sacro fiume” del Carroccio. Così facendo ha – secondo le tesi del consigliere leghista – “inquinato il nostro sacro fiume”.

giugno 1, 2012

Nencini vaffanculo.

Riccardo Nencini vuole confluire nel Partito Democratico. Noi vogliamo fare il Partito Socialista Europeo in Italia. Serve un congresso nazionale subito perchè i compagni del partito si esprimano su quale futuro vogliono mettere in campo.

giugno 1, 2012

Un Tribunale inutile: quello di Lamezia Terme, tanto per fare un favore alla ndrangheta.

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Se doveste tagliare un Tribunale (un fatto insensato in un Paese che ha bisogno di velocizzare la macchina della Giustizia), da dove iniziereste? Da un comune il cui consiglio comunale è stato sciolto due volte per mafia? Da un tribunale situato nell’epicentro della ‘ndrangheta? Concentratevi! La risposta non è il tribunale di Montepulciano, né quello di Sulmona e tanto meno quello di Ivrea. Verrà chiuso infatti il tribunale di Lamezia Terme. Non siamo su “Scherzi a parte“, siamo in Italia!
Le strategie della “spending review” sembrano non conoscere limiti. Nel mirino dei tagliatori di teste sono finiti i Tribunali, tra questi, il Tribunale di Lamezia Terme. In una legge dell’era Berlusconi, la 148/2011, che ha convertito la cosidetta “Manovra di Ferragosto”, il Governo ha delegato sé stesso (in modo vietato dalla Costituzione) attraverso un emendamento, su cui ha posto la fiducia, dal contenuto completamente diverso dal testo-base, perché venisse operata a mezzo decreto delegato la revisione delle circoscrizioni giudiziarie e la cancellazione di alcune sedi giudiziarie.
Stabiliti i criteri con i quali operare i tagli e subentrato il Governo Monti, il Tribunale di Lamezia Terme, il cui consiglio comunale è stato sciolto due volte per mafia, finiva nella lista nera, per il motivo di non essere in una sede capoluogo di provincia (nonostante Lamezia Terme sia, per numero di abitanti, la terza città della Calabria). Partivano le proteste di cittadini, avvocati, magistrati, cancellieri e personale tutto, ma il 30 maggio scorso vedeva la luce una bozza di decreto in cui si confermava la cancellazione mentre si salvavano altri tribunali più piccoli e con minor carico di lavoro ma, evidentemente, più “protetti” politicamente (a dispetto del governo tecnico).
Alla faccia della tutela dei diritti dei cittadini, delle parolone sulla vicinanza della pubblica amministrazione, della lotta alla criminalità. Il provvedimento, se sarà sciaguratamente realizzato, non porterà alcun risparmio di denaro pubblico perché il Tribunale di Lamezia Terme (che da anni è ospitato in una recente ed efficiente costruzione e vanta ottime performance di lavoro) finirà accorpato ad altre sedi giudiziarie che dovranno ampliare le proprie strutture e perché i costi di trasferimento saranno assai ingenti.

giugno 1, 2012

Il gioco sporco del governo sulle accise.

accise benzina anteprima 600x399 536212 e1338513013178 Il gioco sporco del governo sulle acciseLa tassa di scopo che diventa fiscalità ordinaria è ormai un classico nel nostro Paese. E la via più sbrigativa per applicarla è inserire nuove accise sui carburanti che però – terminata l’emergenza – non vengono eliminate.

Basti pensare che paghiamo ancora un sovrapprezzo sulle benzine per sovvenzionare la guerra di Abissinia (1935), le missioni delle truppe italiane in Bosnia e in Libano (1996), la crisi del canale di Suez del 1956, il disastro del Vajont (1963), l’alluvione di Firenze (1966), gli aiuti legati ai terremoti del Belice (1968), del Friuli (1976) e dell’Irpinia (1980). E in molti casi si tratta di eventi storici archiviati e risolti. La domanda sorge spontanea: dove finiscono i soldi ricavati dalle accise per la crisi petrolifera del 1956 o per la guerra in Abissinia? Perché lo Stato continua a imporle?

La risposta del governo alle proteste per questo ulteriore aumento dei carburanti è stata quantomeno curiosa: il ministro Passera si è rivolto ai petrolieri chiedendo di mitigare i prezzi per contenere l’aumento, quasi fosse stata loro l’iniziativa di alzare il balzello.

Un piano, quello della maggiorazione delle accise, che il governo aveva nel cassetto dall’aprile scorso, quando già si parlava di un aumento di cinque centesimi sul prezzo dei carburanti, per sovvenzionare la Protezione Civile. Provvedimento subito tirato fuori e riproposto a pochi giorni dal sisma in Emilia. Solidarietà, si dirà. Eppure è quantomeno curiosa la circostanza secondo cui il Governo torna a chiedere soldi ai cittadini per le spese relative al terremoto in Emilia ma poi spende 3,5 miliardi di euro (in tre tranche) per l’acquisizione di parte di Snam da parte della Cassa depositi e prestiti. Il sospetto è che i soldi ci siano, ma che le tragedie siano sempre utili per “far cassa”. Con buona pace della solidarietà.

giugno 1, 2012

Catastrofe nucleare planetaria.

Andrea Bertaglio Maurizio Pallante Catastrofe nucleare Scorie radioattive Plutonio Dora Baltea Saluggia
Un decimo di milligrammo di plutonio, se inalato, uccide. A Saluggia ce ne sono cinque chili, sufficienti a far fuori 50 milioni di persone: tutta l’Italia. Ogni volta che la Dora Baltea è in piena, a 1500 metri di distanza, chi sa trema.
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