Il salvataggio della Spagna.
Que viva la FIOM.
Ecco i nomi dei 13 senatori che hanno votato contro l’arresto di Lusi: sono tutti pluripregiudicati.
Infine Valerio Carrara (PDL), è solo un imbroglione . Eletto al Senato con l’Italia dei Valori, il primo giorno di legislatura annuncia di aderire a Forza Italia nel 1996. Da quel giorno non si è più mosso da lì. Per lui nessun rilievo penale, perchè ha saputo fregare e imbrogliare gli elettori e i cittadini italiani. “Onestamente”.
Marchionne è un truffatore.
Costo del carburante a un euro per tre anni. Lo spot di Fiat spopola in TV e sulla stampa, incuriosendo i consumatori, flagellati dai continui rincari dei prezzi di benzina e gasolio. Ma nell’offerta della casa torinese qualcosa non torna. Secondo un’indagine di Altroconsumo, il trucco c’è e lo sconto sul carburante in realtà non comporta grossi sgravi.
Come funziona l’offerta? Acquistando un’auto col marchio Fiat è possibile, ma non obbligatorio aderire all’iniziativa. Insieme al veicolo verrà assegnata una tessera da presentare alla cassa ogni volta che si fa rifornimento. Ma attenzione, la card è valida solo per i distributori IP e solo quando il distributore è aperto, non quando è in funzione il self service. La card è precaricata con un numero di litri di carburante che di volta involta vengono scalati e la sua validità è fino al 31 dicembre 2015.
E qui viene il bello. Una volta finiti i litri a disposizione automaticamente anche lo sconto finisce e viceversa: se si arriva al 2015 senza aver consumato i litri a disposizione quelli restanti andrano perduti. Secondo Altroconsumo, come compare in caratteri microscopici anche nello spot, questa offerta non è cumulabile con altri possibili sconti sull’auto di cui si può usufruire in concessionaria.
E gli esperti di Altroconsumo hanno anche visitato qualche punto vendita Fiat, scoprendo in molti casi che tutti erano disposti a fare degli sconti sull’acquisto dell’auto piuttosto consistenti a patto di rinunciare alla promozione: “Qualcuno dei venditori si è anche lasciato sfuggire che per un guidatore medio si tratta di un’offerta davvero poco conveniente: di fatto si acquista un’auto a pressappoco il prezzo di listino e si beneficia (si fa per dire) dello sconto ogni volta che si fa benzina. Ma quanto ammonta questo “sconto” dilazionato in tre anni? Meglio lo sconto del concessionario“.
La promozione non ha convinto l’associazione che ha deciso di ricorrere all’Antitrust: “Reputiamo questa promozione di Fiat tutt’altro che conveniente e soprattutto a nostro parere la sua pubblicità presenta gli estremi dell’ingannevolezza. Per questo motivo abbiamo deciso di fare ricorso all’Agcm per chiedere che venga bloccata la messa in onda degli spot e che fiat venga sanzionata“.
Francesca Mancuso
Condannato il normalizzatore Marchionne.
ROMA – Il Tribunale di Roma ha condannato la Fiat per discriminazioni contro la Fiom a Pomigliano: 145 lavoratori con la tessera del sindacato di Maurizio Landini dovranno essere assunti nella fabbrica. Lo rende noto la stessa Fiom precisando che 19 iscritti al sindacato avranno anche diritto a 3.000 euro per i danni ricevuti.
La Fiom – spiega l’avvocato Elena Poli – ha fatto causa alla Fiat sulla base di una normativa specifica del 2003 che recepisce direttive europee sulle discriminazioni. Alla data della costituzione in giudizio, circa un mese fa, su 2.093 assunti da Fabbrica Italia Pomigliano nessuno risultava iscritto alla Fiom. In base a una simulazione statistica affidata a un professore di Birmingham le possibilità che ciò accadesse casualmente risultavano meno di una su dieci milioni.
Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha agito per conto di tutti i 382 iscritti alla sua organizzazione (nel frattempo il numero è sceso a 207) e a questa cifra fa riferimento il giudice ordinando all’azienda di assumere 145 lavoratori con la tessera dei metalmeccanici Cgil. L’azione antidiscriminatoria – spiega ancora il legale della Fiom – può essere promossa dai diretti discriminati e se la discriminazione è collettiva dall’ente che li rappresenta. Per questo 19 lavoratori hanno deciso di sottoscrivere individualmente la causa e hanno ottenuto i 3.000 euro di risarcimento del danno.
Il debito pubblico non causa l’aumento dello spread.
Maurizio Donato* – da Economiaepolitica.it
La domanda che questo articolo si pone è se la correlazione tra rendimenti sui titoli del debito e stabilità dei conti pubblici di un paese sia sufficientemente robusta da reggere da sola il peso della spiegazione della tempesta che si è abbattuta dalla primavera del 2011 sui titoli pubblici di alcuni paesi europei.
Prevista neve a Taormina.
- una “commissione per lo sci nordico“
- una “commissione per l’abilitazione di maestri di snowboard“
Lui vuole uscire dall’euro.
- da Poliziotta
- da Infermiera
- da Suora
- da Ronaldinho
- da Babbo Natalina
- da danzatrice del ventre
- da Gheddafina (“container di vestiti spediti da Gheddafi”)
- da Ilda Boccassini
- da Barack Obama
- “come Dita Von Teese”, la regina del Burlesque
- da Jessica Rabbit
- da Whitney Houston
- da Antonio Di Pietro
- da Massimo D’Alema
- (in aggiornamento continuo)
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