Archive for giugno 4th, 2012

giugno 4, 2012

Votare a ottobre!

Vendola, voto a ottobre unica soluzione (ANSA) – ROMA, 4 GIU – ”Votare in autunno e’ l’unica soluzione in grado di salvare il Paese. Dopo la fallimentare esperienza del governo Monti, votare in autunno farebbe guadagnare al Paese sei mesi, anziche’ fargliene perdere altri sei”. E’ quanto sostiene il presidente di Sel Nichi Vendola, condividendo l’ipotesi avanzata da responsabile economico del Pd Stefano Fassina.
Vendola dovrebbe dirci con quale programma.
giugno 4, 2012

Truppe speciali Usa in Corea del Nord? Ammissioni e smentite.

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Truppe speciali degli USA e di Seul sono state paracadutate in Corea del Nord con l’obiettivo di raccogliere informazioni sulla rete di basi sotterranee, bunker e posizioni segrete dell’artiglieria che Pyongyang ha creato a ridosso della zona smilitarizzata che la separa dai vicini sotto tutela di Washington.

L’incauta ammissione era venuta pochi giorni fa dal generale statunitense Neil Tolley. Mica un militare qualunque: Tolley infatti è nientemeno che il capo delle truppe speciali degli Stati Uniti in Corea del Sud, e la rivelazione è stata spifferata durante un suo discorso alla base del comando della Operazioni Speciali di Tampa, in Florida. Una riunione che avrebbe dovuto essere a porte chiuse ma i cui contenuti sono stati pubblicati da una rivista di politica estera stampata in Giappone – “The Diplomat” – e il cui scoop è stato naturalmente ripreso con grande evidenza da tutti i mezzi di comunicazione in patria. La notizia invece non ha avuto, chi sa perché, grande eco in Italia.

 

Tolley – secondo quanto ha raccontato il giornalista David Axe, un giornalista presente alla conferenza stampa – non ha solo rivelato una violazione gravissima della sovranità nazionale e territoriale della Corea del Nord che potrebbe aumentare la già perenne tensione con Pyongyang, ma si è anche vantato dei presunti risultati della missione spionistica in terra nordcoreana. «Finora sapevamo solo dell’esistenza di quattro tunnel nordcoreani sotto la zona smilitarizzata» mentre grazie all’invio di commandos sarebbero stati identificati «centinaia di depositi di munizioni assieme a migliaia di postazioni sotterranee dell’artiglieria collegate da un complesso network di tunnel che arriva fino alla zona smilitarizzata» ha detto il generale.

giugno 4, 2012

Sentenza storica della Cassazione. Coltivare una pianta di marijuana non è reato.

 

Così come avvenuto per molti punti della legge 40 – quella “contro” la fecondazione assistita – anche la Fini-Giovanardi sulle droghe, inizia a scricchiolare sotto i colpi delle sentenze. In questo caso, la Corte di Cassazione ha stabilito che detenere una pianta di canapa, non costituisce di per sé attività penalmente rilevante. La sentenza apre una breccia importante in una norma che equipara la coltivazione allo spaccio.

Una buona notizia per il fronte antiproibizionista, senza dubbio, per quanto non vada sottovalutato un aspetto avvilente. In questo paese le sentenze non hanno forza giuridica e dunque, pur essendosi creato un precedente sempre rievocabile in procedimenti analoghi in futuro, resta necessario un intervento del legislatore affinché la normativa si adegui alla giurisprudenza. In un Parlamento dove prevale, nonostante tutto, la linea proibizionista – a eccezione dei Radicali e di poche menti libere tra destra e sinistra – lo spazio per sperare in una revisione della legge su basi scientifiche, sociali e giurisprudenziali, sembra ridursi drasticamente.

Il dato di cronaca che ha portato a una sentenza che resterà in ogni caso un caposaldo della battaglia antiproibizionista, merita di essere analizzato. La storia parte con il sequestro di una pianta e il relativo procedimento ai sensi della legge Fini-Giovanardi, secondo la quale il possesso di una singola pianta è equiparato allo spaccio e, come tale, punibile con la reclusione da sei a 20 anni. L’episodio si è verificato a Scalea, nel cosentino, interessando il Tribunale di Catanzaro, dove il 23enne imputato era stato precedentemente assolto in Appello. Il Procuratore Generale ha vivamente protestato per la sentenza assolutoria, ricorrendo alla Suprema Corte, che ha confermato la sentenza d’Appello con parole cariche di buon senso e di conoscenza reale della materia trattata. Secondo la Cassazione, infatti, la coltivazione di una pianta di marijuana “non è idonea a porre in pericolo il bene della salute pubblica o della sicurezza pubblica”.

giugno 4, 2012

Bandiera rossa.

Ridiventa straccio, e il più povero ti sventoli.

Alla bandiera rossa, Pier Paolo Pasolini.

giugno 4, 2012

18 anni senza Massimo.

18 anni senza Massimo, la “smorfia” che stenta a diventare sorriso.

Era il 4 Giugno del 1994 quando Massimo Troisi ci ha lasciato, spegnendosi nel sonno nella casa di Ostia di sua sorella Annamaria. E’ morto 12 ore dopo aver dato alla luce il film “Il Postino”, il suo “testamento morale” come lo hanno definito in molti. La decisione di girarlo in condizioni di salute decisamente poco favorevoli derivò dalla volontà di dare a questa pellicola i suoi ultimi battiti, di recitare con il suo cuore piuttosto che con quello di un altro. Il cuore, organo che ha caratterizzato tutta la sua vita, motore di tutta la sua carriera e fine inesorabile della sua breve esistenza.

giugno 4, 2012

Licenziamoli tutti.

Licenziamoli tutti.

Ci risiamo. L’inflessibile Elsa proprio non riesce a tenere basso il livello dello scontro e continua a gettare benzina sul fuoco. Questa volta però non si tratta di provvedimenti, proposte o di ipotesi di lavoro. No, questa volta si tratta di un “auspicio”. L’auspicio di uguaglianza fra pubblico e privato. Sul tema della qualità dei servizi? Nel campo delle tutele ai lavoratori? Nell’ambito del superamento delle disparità fra uomo e donna? No, non scherziamo. Uguali ma nella possibilità di licenziare. Licenziare, mandare a casa i dipendenti pubblici, un auspicio soltanto, per carità. Ma si badi bene, non solo i fannulloni. Per loro esiste già una normativa (e per favore risparmiateci ogni considerazione qualunquista e giustizialista…), che è giusto far rispettare in maniera rigorosa. Quello che invece “auspica” Fornero è un’equiparazione sostanziale con il settore privato, per i licenziamenti economici magari. E pazienza se la stessa Fornero sa che si tratta di “mondi” diversi e del tutto non paragonabili. E pazienza se la stessa Fornero non spiega in che modo intenda farlo. Lei è anche ministro delle Pari Opportunità e può auspicare quando e come vuole. In fondo, che sarà mai qualche disoccupato in più?

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giugno 4, 2012

“23 anni fa”4 giugno 1989

“23 anni fa”4 giugno 1989

La protesta di piazza Tienanmen (nota in Cina come incidente di piazza Tienanmen, in lingua cinese: 天安门事故, pinyin: Tiānānmén shìgù) fu una serie di dimostrazioni guidate da studenti, intellettuali ed operai nella Repubblica Popolare Cinese tra il 15 aprile ed il 4 giugno 1989. Simbolo della rivolta è considerato il Rivoltoso Sconosciuto, uno studente che, da solo e completamente disarmato, si parò davanti ad una colonna di carri armati per fermarli: le fotografie che lo ritraggono sono popolari nel mondo intero e sono per molti un simbolo di lotta contro la tirannia.
La protesta si è verificata proprio nell’anno in cui si sono rovesciati i regimi comunisti in Europa, avvenimento conosciuto anche come Autunno delle Nazioni.
L’evoluzione della protesta si può ripartire attraverso cinque episodi: il lutto, la sfida, la tregua, il confronto, il massacro. —

Photo: "23 anni fa"4 giugno 1989

 La protesta di piazza Tienanmen (nota in Cina come incidente di piazza Tienanmen, in lingua cinese: 天安门事故, pinyin: Tiānānmén shìgù) fu una serie di dimostrazioni guidate da studenti, intellettuali ed operai nella Repubblica Popolare Cinese tra il 15 aprile ed il 4 giugno 1989. Simbolo della rivolta è considerato il Rivoltoso Sconosciuto, uno studente che, da solo e completamente disarmato, si parò davanti ad una colonna di carri armati per fermarli: le fotografie che lo ritraggono sono popolari nel mondo intero e sono per molti un simbolo di lotta contro la tirannia.
La protesta si è verificata proprio nell'anno in cui si sono rovesciati i regimi comunisti in Europa, avvenimento conosciuto anche come Autunno delle Nazioni.
L'evoluzione della protesta si può ripartire attraverso cinque episodi: il lutto, la sfida, la tregua, il confronto, il massacro.
giugno 4, 2012

Bruno Buozzi un martire del sindacalismo italiano.

Bruno Buozzi (Pontelagoscuro, 31 gennaio 1881Roma, 4 giugno 1944) è stato un sindacalista e politico italiano. Fu tra i più autorevoli sindacalisti italiani della prima metà del ‘900 e fu deputato socialista dal 1920 al 1926.

Operaio metallurgico, socialista riformista, nel 1911 assunse la carica di segretario generale della FIOM. Nel settembre del 1920 fu l’ideatore e il principale promotore dell’occupazione delle fabbriche metallurgiche. Continuamente corteggiato da Mussolini sin dal 1919, al contrario di altri eminenti sindacalisti socialisti che cedettero al collaborazionismo, a partire dall’11 giugno 1924, ovvero dopo la crisi politica decretata dall’omicidio Matteotti, iniziò a sfidare apertamente il fascismo rappresentando, insieme a Filippo Turati, il Partito Socialista Unitario nel seno del “Comitato dei sedici”.

Bruno Buozzi a Roma nel 1924.

Nel marzo del 1925 guidò gli ultimi imponenti scioperi del periodo fascista. Nel dicembre del 1925, rimasto l’unico sindacalista di un certo calibro a non volersi piegare di fronte al fascismo, si vide costretto da un imperativo morale a succedere a Ludovico D’Aragona, nella guida della Confederazione Generale del Lavoro.

Perseguitato dal regime e minacciato più volte di morte, nell’ottobre del 1926 si trasferì in Francia ove ricostituì la sede della CGdL. In Francia si occupò della difesa dei diritti dei lavoratori italiani emigrati all’estero e fece attiva opera antifascista attraverso la direzione del giornale “L’Operaio Italiano” che, pubblicato in formato ridotto, venne anche fatto circolare clandestinamente in Italia. Fu catturato dai tedeschi nel 1942 e consegnato all’Italia, che lo confinò a Montefalco, ove prese alloggio in un piccolo stabile in prossimità delle mura urbiche. Sulla facciata è stata apposta una lapide commemorativa.

Liberato dopo il 25 luglio 1943, fu attivo nella Resistenza, lavorò con Giuseppe Di Vittorio e Achille Grandi per la rinascita del sindacato, ma non poté firmare il Patto di Roma (9 giugno 1944) che ha fatto nascere la CGIL, perché tra la notte e la mattina del 3 e il 4 giugno 1944, insieme ad altri tredici prigionieri, Buozzi fu arrestato e fucilato dai tedeschi in fuga da Roma, che lo tenevano in ostaggio, in località La Storta sulla via Cassia, a pochi chilometri da Roma (eccidio de La Storta).

giugno 4, 2012

Magari!

Sembra incredibile, ma basta andare su questa pagina della New York University, per avere conferma di qualcosa su cui tutti i media tacciono pur essendo di fatto una bomba: il premier italiano è membro del  Senior European Advisory Council of Moody’s. Vale a dire è tra coloro che contribuiscono a dare giudizi sulle aziende e sugli stati europei che poi l’agenzia di rating diffonde, causando a volte sfracelli. Siamo già molto oltre il conflitto di interessi, siamo al dramma e alla farsa di una democrazia.

Quanto alla possibilità di essere indagato deriva dall’inchiesta portata avanti dalla Procura di Trani fin dal 2010, su denuncia dell’Adusbef e della Federconsumatori: le due associazioni  si decisero a coinvolgere la magistratura dopo un report di Moody’s del 6 maggio 2010 che concludeva etichettando l’ Italia come “Paese a rischio”. L’inchiesta si è allargata poi alle altre agenzie di rating Fitch e Standars e Poor’s , anch’esse coinvolte in giudizi che hanno portato poi al degradarsi della situazione economica. Proprio in questi giorni l’inchiesta su S&B si è chiusa con l’ipotesi di reato di manipolazione di mercato continuata e pluriaggravata a carico di cinque persone: il presidente di Standard & Poor’s financial service Deven Sharma, il managing director del rating di Londra Yann Le Pallec, Eileen Zhang (di S&P Europe); Frankiln Crawford Gill e Moritz Kraemer della direzione europea del rating sui debiti sovrani. Secondo i magistrati queste persone, “attraverso descritti artifici, a carattere informativo – costituenti condotte solo in apparenza lecite, ma effettivamente illecite per come combinate fra loro, con modalità e tempi accuratamente pianificati – fornivano intenzionalmente ai mercati finanziari, quindi agli investitori, un’informazione tendenziosa e distorta (come tale anche “falsata”) in merito all’affidabilità creditizia italiana ed alle iniziative di risanamento e rilancio economico adottate dal governo italiano, per modo di disincentivare l’acquisto di titoli del debito pubblico italiano e deprezzarne, così, il valore”.

http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2012/06/04/monti-possibile-indagato-manipolazione-di-mercato-pluriaggravata-e-continuata/

giugno 4, 2012

Greece: Syriza’s anti-austerity programme – at a glance.

Radical left party Syriza, which is currently leading in the polls, announced its new programme Friday. Here’s the main points:

  • Cancel the ‘memorandum‘ between Greece and the EU-IMF and repudiate its ‘odious’ terms
  • Ask for the renegotiation of the loan agreement
  • Push for a new restructuring of the debt with the aim of reducing it
  • Or a moratorium and suspension of interest payments ‘until the economy stabilizes and shows sign of recovery’
  • Debt servicing must be linked to the Greek economy’s growth rate
  • Immediately repeal a 22 percent reduction the minimum wage
  • Extend unemployment benefit to two years from one year
  • Repeal recent labour market reforms allowing employers impose individual contracts when collective contracts expire.
  • Scrap all emergency taxes, starting with low income earners and those living close in poverty.
  • Set public spending  at between 43 and 46 percent of GDP, rather than under 36 percent as agreed in the memorandum.
  • Raise government revenues from 41 percent of GDP to the eurozone average of 45.
  • Extra revenues to be raised from taxing wealth and high incomes
  • Suspend cuts to social spending, pensions and public sector salaries
  • Creation of a register for assets for Greeks living in the country and abroad with anyone submitting false details having their assets seized
  • Change tax brackets to ease pressure on low incomes.
  • Value Added Tax to be reduced, particularly on basic goods such as milk and bread, which would boost consumption
  • Boost efforts to tackle tax evasion
  • Seek agreement shipowners to end the 58 tax exemptions that apply to their sector
  • Nationalization of all banks currently being recapitalized as part of the EU-IMF bailout.