E’ chiaro che un convegno è un convegno, com’è chiaro che, se un personaggio politico viene invitato, sarebbe scortese che questo non andasse. Ci sono però convegni e convegni, in alcuni le presenze potrebbero rappresentare un progetto per il futuro, come una possibile collocazione comune (tra le fila dei socialisti) in Europa.
Ed è così che Nichi Vendola, Presidente nazionale di SEL e attuale Presidente della Regione Puglia, il prossimo venerdì 29 giugno parteciperà alla tavola rotonda “Un’Alternativa per l’Europa“ promossa dal gruppo di S&D al Parlamento Europeo, da Sergio Cofferati, Leonardo Domenici e Gianni Pittella. L’iniziativa che è prevista alle ore 18 a Firenze, Sala Verde del Palazzo dei Congressi, sarà l’occasione per la presentazione del Manifesto “for a European Socialist Alternative” assieme allo stesso promotore Harlem Desir, eurodeputato Partito Socialista francese, e con (udite, udite) Anni Podimata, eurodeputata PASOK e relatrice di una proposta di legge al parlamento europeo per la tassazione delle attività finanziarie. Una tassa questa, annunciata tante di quelle volte dai governanti europei e mai approvata che è diventata una barzelletta al pari degli Eurobond. Il punto dirimente però è che mentre tutta la sinistra italiana guarda al modello Syriza, Niki discute con membri del PASOK di alternativa in Europa, sembra uno scherzo, ma è tutto vero.
Forse abbiamo sopravvalutato Vendola.
Keynes e la crescita felice.
Se è vero che quella che i maggiori paesi industriali stanno attraversando è una “crisi dello sviluppo” e che per uscirne si debba guardare con sempre maggiore attenzione ai “fallimenti” del sistema capitalistico, l’analisi keynesiana offre preziosi elementi di riflessione. E’ felice in tal senso l’ultimo intervento di Robert Skidelsky su Project Syndicate di ieri nel quale si fa riferimento ad un noto scritto di Keynes del 1930, ma mai abbastanza considerato per l’importanza delle sue implicazioni. Si tratta delle “Prospettive economiche per i nostri nipoti” Continua a leggere »
Lunedi 25 giugno alle 18 a Roma in piazza del Pantheon.
Cari amici,
l’Europa è di fronte ad un momento decisivo. La nascita di un nuovo governo in Grecia permette di tirare un sospiro ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Per salvare l’Europa bisogna salvare la Grecia e rinegoziare il Memorandum tra la troika e Atene.
L’appello sarà presentato in una manifestazione pubblica lunedi 25 giugno alle 18 a Roma in piazza del Pantheon.
Di fronte alla criticità del momento, ci auguriamo di poter contare su una tua adesione all’appello e su una tua presenza alla
manifestazione.
L’umanità di Israele.

Ha spiegato che l’amministrazione penitenziaria persiste nella tortura e umiliazione dei prigionieri bambini anche dopo la firma dell’accordo fra il Comitato Supremo del direttivo dello sciopero e il servizio carcerario per terminare la Battaglia delle pance vuote, aggiungendo che l’amministrazione penitenziaria mette in isolamento qualsiasi prigioniero che cerchi di rivendicare i propri diritt. Ha anche detto che le celle sono nei sotterranei, i bagni senza porte e vi è mancanza di cibo con una sola ciotola di riso per otto giovani. Inoltre, i prigionieri sono sottoposti a ispezioni e provocazioni effettuate dalla intelligence israeliana.
Il Dipartimento delle Prigioni ha anche usato orribili metodi di tortura per estorcere confessioni da questi giovani, violando brutalmente tutte le convenzioni internazionali che proteggono i diritti dei bambini.
Le autorità di occupazione israeliane hanno ancora in mano circa 190 bambini sotto i 18 anni di età nelle loro carceri e campi di detenzione, in circostanze analoghe a quelle in cui sono tenuti prigionieri adulti, in termini di trattamento dello spazio, crudeltà, malnutrizione e mancanza di assistenza sanitaria, tale che non vi è distinzione tra il maltrattamento e la crudeltà sui minori e adulti.
Le sale da gioco della finanza: perché i mercati finanziari non ci indicano la salute dell’economia.-
Gli speculatori possono essere innocui se sono delle bolle sopra un flusso regolare di intraprese economiche; ma la situazione è seria se le imprese diventano una bolla sospesa sopra un vortice di speculazioni. Quando l’accumulazione di capitale di un paese diventa il sottoprodotto delle attività di un Casinò, è probabile che le cose vadano male. Se alla Borsa si guarda come a una istituzione la cui funzione sociale appropriata è orientare i nuovi investimenti verso i canali più profittevoli in termini di rendimenti futuri, il successo conquistato da Wall Street non può proprio essere vantato tra gli straordinari trionfi di un capitalismo del laissez faire. Il che non dovrebbe meravigliare, se ho ragione quando sostengo che i migliori cervelli di Wall Street sono in verità orientati a tutt’altri obiettivi.
– John Maynard Keynes, Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta, 1936
Per reagire alla speculazione, serve una garanzia integrale di ultima istanza per le banche e per i debiti statali nell’eurozona, insieme a un bilancio federale, anche in deficit.
di Sergio Bruno, da Sbilanciamoci.info
Ci sono alcune cose esasperanti quando radio, tv e giornali danno informazioni sui problemi economici e politici europei o, ancor di più, tentano di commentarle. La peggiore è il tentativo di “dare un senso” ai comportamenti dei mercati finanziari. Esempio: perché i mercati, dopo un primo apprezzamento per le garanzie europee alle banche spagnole, hanno fatto ribassare le borse e aumentare gli spread speculando contro Italia e Spagna. Chi parla dei dati sulla recessione, chi attribuisce un ruolo alla disoccupazione dei due paesi, chi si preoccupa dei possibili aggravamenti dei deficit contabili degli Stati, chi vi aggiunge le apprensioni per gli equilibri politici, e così via. Il punto è che le “ragioni” dei comportamenti dei mercati e delle ondate di vendite e acquisti non riflettono, di solito, particolari congetture razionali.
Renzi premier, parola di Silvio.

Grande bluff oggi al Senato: approvata riduzione deputati da 630 a 508. Ma è una presa in giro! Ecco perchè.
