Alle 19,30 è convocato il Consiglio dei Ministri che, con il varo di un decreto interpretativo, dovrebbe risolvere l’impasse della mancata presentazione delle liste in Lombardia e Lazio. Il provvedimento – frutto di un lunghissimo lavoro di mediazione che si è articolato nel corso di tutta la giornata dopo il ‘no’ del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al decreto proposto dal premier Silvio Berlusconi per la modifica dei termini di accettazione delle liste – dovrebbe prevedere nell’art.1 che il diritto all’elettorato attivo e passivo sia preminente rispetto alle formalità. Nell’art.2 si stabilisce che ci sono 24 ore di tempo, a partire dall’accettazione delle liste, per sanare le eventuali questioni di irregolarità formale. Una norma transitoria stabilirebbe che – solo ed unicamente per quanto riguarda le elezioni regionali che si terranno in Lazio e Lombardia – lo start delle 24 ore sia da intendersi non dal momento di accettazione delle liste, ma da quello di attuazione del decreto. Infine, nell’art.3 si stabilisce che con ogni mezzo di prova si potrà dimostrare di essere stati presenti nell’ufficio competente al momento della chiusura della presentazione delle liste. Se questo non è un colpo di Stato ditemi cos’è? La democrazia muore ogni giorno lentamente.Cosa farebbero se vincessimo in tutte le regioni? Annullerebbero le elezioni?
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