Verso la fine degli anni Sessanta, i Pink Floyd pensavano di concepire un disco intitolato “The Man”: doveva descrivere la giornata tipica d’un hippie, dal momento in cui questo si svegliava al momento in cui si coricava. Il gruppo riuscì però a concretizzare un solo brano, Alan’s Psychedelic Breakfast, che finì come appendice allo straordinario “Atom Heart Mother“. Un altro progetto floydiano del periodo prevedeva la realizzazione d’un disco con strumentazione interamente non convenzionale (per esempio, picchiare delle pentole invece che colpire la batteria): pare che i nostri abbiano inciso un paio di brani ma che, alla fine, abbiano abbandonato il progetto perché non abbastanza interessante musicalmente. Insomma, il suono complessivo dell’opera non sarebbe stato un granché.
Anche il componente più misterioso dei Pink Floyd, Syd Barrett, rientra nel discorso: nel ’74 qualcuno riuscì a convincerlo a tornare in studio (ma ci provò – inutilmente – pure David Bowie), dopo che Syd aveva faticosamente realizzato due album nel corso del 1970, “The Madcap Laughs” e “Barrett”. Tuttavia non si riuscì a cavare nulla di buono da quegli spezzoni incompleti, perlopiù strumentali, che Syd registrò a intermittenza durante la sua ultima (e breve) permanenza in studio.
Ciao Nicola.
Nicola Arigliano lo ascoltavo da ragazzo da una radio di bakelite nera. Mi piaceva era simpatico. Poi l’ho visto per televisione sul primo canale, cioè l’unico e in bianco e nero. Con lui se ne va un’altra parte della mia infanzia. Mi piace ricordarlo con le parole di Renzo Arbore”Per noi ragazzi del jazz degli anni Cinquanta era un idolo non solo perché cantava lo swing ma anche perché lo faceva con molta ironia: era il re dello swing e dell’ironia”: così Renzo Arbore ricorda Nicola Arigliano, morto stanotte a 87 anni. “Arigliano era il più giovane di un drappello di cantanti swing come Natalino Otto, Alberto Rabagliati, Flo Sandos e ne aveva continuato la tradizione – aggiunge Arbore -. Da una parte rimangono le sue canzoni come I sing Ammore, 20 km al giorno “10 all’andata e dieci al ritorno”, ma anche la sua interpretazione di canzoni americane come Sixteen tons, con la voce bassa. Quelli del jazz hanno sempre ritenuto Arigliano uno di loro ed è stato spesso ospite ad Umbria Jazz con una sua formazione”. “Tra le cose che lo rendevano originale – ricorda ancora Arbore – c’era il fatto che in pieno successo aveva abbandonato Milano per vivere in collina con animali e prodotti della terra, aveva fatto una scelta bucolica. Era allo stesso tempo naive e innamorato della musica moderna. Lo rimpiangeremo – conclude Arbore – rimarrà in quel portfolio di cantanti che vanno ricordati perché hanno seguito un discorso di musica popolare italiana“.
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Questo è il nuovo.
Il sol dell’avvenire.
La sinistra troppo spesso sconfitta ha perso il coraggio di compiere azioni audaci, ha perso il coraggio necessario per gettare il cuore oltre l’ostacolo. Dopo le elezioni regionali si abbatte su di noi il peso della responsabilità di questa sconfitta annunciata cui nessuno voleva credere. In Campania, come ha detto De Luca, abbiamo pagato il prezzo di aver governato male. Adesso serve un nuovo inizio, un nuovo modo di concepire la politica: serve una nuova sinistra. La possono far nascere i Il PSI, Sinistra e Libertà o il PD? È una domanda secca, non retorica, che colpisce alla pancia. Eppure è una domanda cui bisogna dare una risposta. Basta attaccarsi al passato, basta per i socialisti fare appello all’orgoglio socialista. E’ inutile affermare la ragioni di un passato contro un altro passato. Chi non accetta di fare i conti con il passato vive fuori dalla realtà. Dobbiamo avere l’orgoglio e il coraggio di essere la fine di una storia, ma anche l’inizio di un’altra. Per poter iniziare bisogna cambiare. È ora di rinnovamento. Abbiamo bisogno di più spazio, di più respiro, di idee ed energie. Con buonsenso e coraggio e molta umiltà intraprendiamo una nuova strada mettendo da parte particolarismi e personalismi, guardiamo lontano, all’orizzonte perchè dopo le scarpe rotte c’è un sole che sorge, è l’avvenire.
Maradona in ospedale.
Maradona ricoverato in ospedale dopo essere stato aggredito a morsi dal suo cane, stanco di non riuscire mai a toccare la palla.
Tom Waits da Crodino
Il compagno “Crodino” da Torino si è lasciato coinvolgere in questa personale storia del rock e ci indica un pezzo di Tom Waits del 1977 con dedica.
Se qualcuno si sente di aggregarsi a queta bella gara è invitato a farlo. Però io sono più bravo. Provare per credere.
Questa la dedica:
leggo le favole altrui e penso alle mie
cercando un nesso o fregandomene del tutto
se mi rassereno potrò intransigere di meno
con me o con gli altri non importa
un regalo per pasqua però ce lo facciamo
ha la forma, il profumo, il corpo di queste onde che abbracciano la spiaggia
e assomiglia ai passi dei gabbiani che si sfiorano e si abbracciano
abbracci de corazon amici
Roberto Conte è stato eletto.La Camorra ringrazia.
I l codice etico per la destra del “compagno” Caldoro è stata una suggestione elettorale. Gli inquisiti, gli indagati e i rinviati a giudizio hanno scavalcato qualunque filtro e aggirato tutte le barriere. Roberto Conte, l’ex consigliere regionale dei Verdi e della Margherita— condannato in primo grado a due anni e otto mesi per associazione camorristica e coinvolto in altri due procedimenti, di cui uno per corruzione, è stato eletto consigliere regionale nella lista Alleanza di popolo collegata a Stefano Caldoro.
Questo è solo l’inizio del mandato di Caldoro, ma basta aspettare, ne vedremo delle belle.