L’uomo più ricco d’Italia (23 milioni di euro il reddito del 2008, +8 milioni rispetto al 2007: ha ragione a dire che la crisi non esiste. Per lui non esiste) nei ritagli di tempo si occupa compulsivamente delle due o tre trasmissioni di informazione superstiti, in particolare si accanisce con un programma di intrattenimento e di satira, quello di Serena Dandini. Una persona normale non se lo spiega. Cosa gliene importa, a uno che fa esattamente tutto quel che gli conviene e che gli pare, che cambia le leggi e le regole del gioco in corso d’opera, che vive da nababbo, che usa il paese come il suo scendiletto, che stipendia migliaia di persone alle quali comanda il da farsi, si tratti di parlamentari, giornalisti, soci minori in affari o di avvocati anche inglesi, cosa gliene importa insomma a uno come il Caimano se di notte, per una mezz’oretta, Serena Dandini diverte quella quota di italiani che si divertono con lei e poi per fare due parole sul serio intervista anziché Emanuele Filiberto Eugenio Scalfari, per dire? Intendo: capisco che a Berlusconi dispiaccia sentire Scalfari ma potrebbe in questo caso, come chiunque di voi a cui dispiacesse, cambiare canale o spegnere la tv. Fare altro la notte: le risorse non gli mancano le idee sul da farsi, come sappiamo, neppure. L’accanimento su «Parla con me» non è un dettaglio: molto più dell’avversione ad Annozero dà la misura dell’ossessione, del delirio di onnipotenza, della confusione fra gestione del bene pubblico e del proprio capriccio. Berlusconi fa così, se il programma notturno non gli piace: chiama uno di quelli che ha messo in un posto di potere con uno stipendio conseguente e lo insulta, lo minaccia, gli comanda di cancellare all’istante quella macchiolina dalla tovaglia candida di peana servili che gli viene apparecchiata ogni giorno. Come la Regina isterica di Alice: come se tutte le strade, in questo Paese, fossero sue. Diceva ieri Serena Dandini che quando decide la scaletta del programma deve fare uno sforzo di concentrazione per pensare «cosa avrei fatto dieci anni fa» e poi fare lo stesso. Come se non fosse successo niente: è una forma di resistenza all’omeopatico gorgo, un esercizio. Stasera, per esempio, manda in onda di nuovo l’intervista a Scalfari: quella. Così, in replica. Sono «trasmissioni di basso livello», dice Bossi. Decidete voi, no?, il basso livello di chi sia. Vedete, decidete. (fonte:L’unità) Ha detto bene Bersani perchè invece di usare il telefono non usa il telecomando quando c’è una trasmissione che non gli graba?