Archive for marzo 17th, 2010

marzo 17, 2010

Buonanotte compagni.

Poco più di una settimana alle elezioni regionali è il Tiranno è sempre più incazzato. Domani viene ad Avellino.Noi consoliamoci con un buon rock d’annata. Questa sera tocca a Disraeli Gears che è il secondo album del gruppo britannico Cream. Il gruppo era composto dal mitico Eric Clapton, Ginger Baker alla batteria e Jack Bruce al basso. Questi ultimi due si odiavano a morte. L’album è stato originariamente realizzato nel novembre del 1967 ed arrivò 5° nelle classifiche britanniche. Fu anche l’album che li fece sfondare negli USA, diventando l’album più venduto nel 1968, raggiungendo il 4° posto nelle classifiche statunitensi. L’album contiene i due singoli Strange Brew e la celeberrima Sunshine of Your Love inserita nel videogioco Guitar Hero III: Legends of Rock e nel film School of Rock.

marzo 17, 2010

L’effetto ‘gelo’ per distruggere le masse tumorali – Studi clinici ufficializzati in Florida

 

Il tumore al seno, e anche le metastasi di vari tipi di cancro, possono essere ‘uccisi per congelamento’ e guariti, quindi, senza chirurgia: e’ quanto si riesce a fare con la crioterapia, una terapia minimamente invasiva in cui l”effetto gelo’ viene guidato attraverso tecniche di imaging nella sede del tumore.
Gli studi clinici sono stati presentati al Meeting Annuale della Society of Interventional Radiology in corso a Tampa, Florida. La sperimentazione contro il tumore al seno ha coinvolto 13 donne che avevano rifiutato di sottoporsi a chirurgia ed e’ stato coordinato da Peter Littrup della Wayne State University di Detroit che ha guidato anche un’altra sperimentazione su 97 pazienti con metastasi in varie sedi del corpo.  La crioterapia consiste nell’applicazione di aghi che portano il ‘gelo’ localmente nella massa tumorale e congelano e uccidono le cellule malate. Gli aghi disponibili oggi sono sufficientemente piccoli e indolore da non richiedere l’intervento chirurgico; il trattamento viene fatto in anestesia locale dai radiologi interventisti i piu’ sedute.(liquidarea) 

marzo 17, 2010

Elezioni regionali 2010, per i bookmaker in Campania vincerà Caldoro

Opposizione in testa in Lazio, Piemonte e Puglia, maggioranza avanti in Veneto e Campania: è la previsione del bookmaker maltese Bet1128 che ha deciso di aprire le quotazioni sull’esito del voto regionale per cinque delle sfide elettorali più incerte in programma a fine mese. In Italia le scommesse sulla politica nazionale non sono consentite, ma il bookie, che già aveva aperto le giocate sul ricorso della lista Pdl al Consiglio di Stato, continua ad avere un occhio di riguardo per le vicende politiche italiane. Emma Bonino – rende noto l’agenzia specializzata Agipronews – è leggermente in vantaggio su Renata Polverini: per la corsa a presidente della regione Lazio vale 1,75, a distanza ravvicinata la sindacalista proposta a 1,90. Stessa valutazione per le elezioni in Piemonte: quota 1,75 per Mercedes Bresso del Pd, il leghista Roberto Cota è a 1,90. Ancora meglio per Nicky Vendola: dopo aver vinto le primarie è in vantaggio a 1,70 per la riconferma alla regione pugliese, lo sfidante Rocco Palese (Pdl) è a 1,95. La quota più bassa in assoluto, però, è per Luca Zaia come prossimo governatore del Veneto: 1,50 sull’attuale ministro padano, Giuseppe Bortolussi del Pd è dietro a 2,30. Centrodestra avanti nei “sondaggi” del bookie estero anche in Campania: Stefano Caldoro (Pdl) è a 1,60, Vincenzo De Luca del Pd è a quota 2,10.

Sarà un piacere smentire i bookmaker e mandare a casa Caldoro.

marzo 17, 2010

Avellino fallimento Alvi, gli addetti: “Siamo disperati”

 

Fallimento Alvi, stamane in piazza il dramma dei lavoratori dei cinque punti vendita irpini: di questi quattro sono ad Avellino città. Già provati per il fallimento dell’azienda, ora si è aggiunta la notizia del suicidio di un loro collega a Nocera. “Siamo disperati, chiediamo aiuto alle istituzioni” – hanno detto stamane in piazza Del Popolo dove si sono radunati per il vertice con l’amministrazione comunale di Avellino. Sono un centinaio gli addetti che rischiano il posto di lavoro. “Il comune – ha spiegato Mario Dello Russo della Uil commercio – deve dare garanzie sulla questione delle licenze, in maniera tale da favorire l’arrivo di nuovi imprenditori”. Mentre la politica consuma stancamente il rito della campagna elettorale, si svolge, nell’indifferenza generale, un dramma che avrà ripercussioni su almeno cento famiglie, destinate a rimanere senza stipendio e senza mezzi di sostentamento.

marzo 17, 2010

Fare l’amore fa bene all’amore…..a volte!

Palmiro di Sauro Ciantini

www.palmiro.it

marzo 17, 2010

Banche sotto processo. Era ora!

Il Deuteronomio dice : «Tu presterai a molte genti, e tu non prenderai nulla in prestito; e signoreggerai sopra grandi nazioni, ed esse non signoreggeranno sopra te» (15,6).

Però a volta la giustizia fa il suo corso e succede che per la prima volta a livello internazionale le banche saranno processate per i derivati. Il Gup di Milano, Simone Luerti, ha rinviato a giudizio con l’accusa di truffa aggravata 13 persone (11 banchieri e 2 ex dipendenti del Comune di Milano) in relazione a presunte irregolarita’ nell’emissione di un bond da 1 miliardo e 785 milioni sottoscritto dal Comune di Milano nel biennio 2005-2007. Il processo comincera’ davanti ai giudici della IV sezione penale il 6 maggio prossimo. Le quattro banche imputate sono: Ubs, Jp Morgan, Deutsche Bank e Depfa. (A.G.I.)

Sarebbe il caso di prendersi una vacanza e andare a seguire il processo.

marzo 17, 2010

Un Consiglio da amico per Silvio.

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marzo 17, 2010

Italia: 2000 scienziati contro il nucleare.

Pubblichiamo qui di seguito un appello contro il nucleare da parte del Comitato Energia futuro.

Perché l’Italia non deve tornare al nucleare e deve invece sviluppare le energie rinnovabili

Lettera Aperta
ai candidati alla carica di Governatore nelle Elezioni Regionali

Siamo un gruppo di docenti e ricercatori di Università e Centri di ricerca. In virtù della conoscenza acquisita con i nostri studi e la quotidiana consultazione della letteratura scientifica internazionale, abbiamo già da tempo sentito il dovere di esprimere la nostra opinione sul problema energetico con l’appello riportato sul sito: http://www.energiaperilfuturo.it. Poiché le Regioni sono direttamente coinvolte nelle scelte di politica energetica, in occasione delle ormai prossime elezioni vogliamo illustrare anche a voi, candidati Governatori, i motivi per i quali riteniamo che il ritorno dell’Italia al nucleare sia una scelta strategicamente sbagliata e ogni sforzo debba invece essere concentrato sullo sviluppo delle energie rinnovabili.
Una corretta politica energetica deve basarsi anzitutto sulla riduzione dei consumi mediante l’eliminazione degli sprechi e l’aumento dell’efficienza energetica, poi sullo sviluppo dell’energia solare e delle altre energie rinnovabili. Le Regioni italiane possono e devono giocare un ruolo importante, anche perché la direttiva europea 28/2009 obbliga l’Italia, entro il 2020, a ridurre i consumi, ridurre le emissioni di CO2 e a coprire il 17% dei consumi finali con energie rinnovabili. E’ un percorso virtuoso, nel quale non c’è spazio per il nucleare.
Mentre i costi delle energie rinnovabili scenderanno certamente nei prossimi 10 anni, i costi del nucleare sono per loro natura non ben definiti e destinati ad aumentare, tanto che probabilmente la costruzione delle centrali, se mai inizierà, dovrà essere molto probabilmente sospesa perché fra dieci anni il nucleare non sarà più economicamente conveniente.
In molti paesi d’Europa, Germania in testa, è in atto una silenziosa rivoluzione basata su una filiera che parte dalle attività di ricerca nelle Università, negli enti pubblici e nelle aziende e si estende alla produzione di materiali, alla sperimentazione di impianti su larga scala e all’installazione diffusa di impianti domestici. L’idea di un abbattimento sostanziale delle emissioni di CO2 e di una forte indipendenza energetica sta, in quei paesi, uscendo dalla dimensione del sogno utopico e entrando in quella di un concreto fattore di sviluppo che traina l’economia e produce posti di lavoro. L’enorme ulteriore vantaggio di una scelta in favore delle energie rinnovabili sta nel fatto che un euro di investimento oggi può cominciare a produrre energia e a contribuire all’indipendenza energetica in pochi mesi. Nel caso del nucleare, invece gli enormi investimenti di oggi porteranno a produrre nuova energia nel migliore dei casi tra dieci o quindici anni.
Una politica rivolta allo sfruttamento delle potenzialità del solare e delle altre fonti rinnovabili e alla riduzione razionale dei consumi sarà un motore importante per una nuova fase di sviluppo nel nostro paese.
Nel documento allegato vengono esaminati in dettaglio i motivi per un no al nucleare. Nel chiedervi di aderire all’appello sulle scelte energetiche pubblicato sul sito http://www.energiaperilfuturo.it che è già stato firmato da più di 2000 docenti e ricercatori e da oltre 8000 cittadini, siamo a vostra disposizione per discutere il problema energetico in modo più approfondito nelle sedi opportune.

Il Comitato energiaperilfuturo.it

Vincenzo Balzani (Presidente), Università di Bologna,Vincenzo Aquilanti, Università di Perugia,Nicola Armaroli, Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna,Ugo Bardi, Università di Firenze,Salvatore Califano, Università di Firenze,Sebastiano Campagna, Università di Messina,Marco Cervino, Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna,Luigi Fabbrizzi, Università di Pavia,Michele Floriano, Università di Palermo,Giovanni Giacometti, Università di Padova,Elio Giamello, Università di Torino,Nazareno Gottardi, già ricercatore dell’EURATOM (Commissione Europea),Giuseppe Grazzini, Università di Firenze,Francesco Lelj Garolla, Università della Basilicata
Luigi Mandolini, Università “La Sapienza”, Roma,Giovanni Natile, Università di Bari,Giorgio Nebbia, Università di Bari,Gianfranco Pacchioni, Università Milano-Bicocca,Giorgio Parisi, Università “La Sapienza”, Roma,Paolo Rognini, Università di Pisa,Renzo Rosei, Università di Trieste,Leonardo Setti, Università di Bologna,Franco Scandola, Università di Ferrara,Rocco Ungaro, Università di Parma.

Non credo che il ministro Scajola si lascerà scalfire dalle richieste del comitato “energiaperil futuro”. Magari fra qualche anno si scoprirà un grosso scandalo e miliardi rubati alla collettiovità. Ma, si sa, i magistrati sono come i Talebani.(Magari!)

marzo 17, 2010

Mettiamoci tutti a dieta.

Il 2010 è stato indicato come l’anno di lotta all’obesità. Protagonisti i medici di base chiamati a svolgere un ruolo primario per divulgare e promuovere i princìpi di una sana e corretta alimentazione, così come della necessità di svolgere una appropriata attività fisica per affrontare in modo diretto un problema troppo a lungo ignorato e sottovalutato, ma oggi sempre più diffuso.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità le statistiche sull’obesità condotte in tutta Europa (non solo all’interno dei paesi dell’Unione) indicano che il tasso di obesità è triplicato negli ultimi vent’anni e, senza adeguate misure per frenarlo, si prevede che il fenomeno interesserà 150 milioni di adulti e 15 milioni di bambini (rispettivamente il 20% e il 10% della popolazione mondiale) entro l’anno in corso.

Secondo quanto rileva l’ultimo rapporto Osservasalute (sui dati 2009) oggi il 35,6% degli italiani (ovvero 1 su 3) è in sovrappeso con una prevalenza nelle regioni del Sud. La quota di popolazione in condizione di eccesso ponderale (obesa o in sovrappeso) aumenta al crescere dell’età: dal 16,5% tra i 18 e i 24 anni al 60% ed oltre tra i 55 e i 74 anni, per diminuire nelle età più anziane con il 55,8% tra le persone di 75 anni ed oltre.

Condizioni di sovrappeso e obesità più diffuse tra gli uomini, rispettivamente il 44,3% e il 10,6% rispetto al 27,6% e al 9,2% delle donne e che ha raggiunto il 36% dei bambini.
Nell’età compresa tra gli otto e i nove anni il 23,1% dei bambini è in sovrappeso e l’ 11,5% è già obeso con una distribuzione più variabile che negli adulti a livello regionale: dal 17,5% in Valle d’Aosta al 27,8% in Campania.

L’obesità, fenomeno tipicamente caratteristico dei paesi occidentali, è al centro dell’attenzione delle politiche sanitarie perché rappresenta un importante fattore di rischio per la salute di un individuo.
Le più frequenti riguardano le complicazioni cardiovascolari, il diabete, le malattie del fegato, l’ipertensione sino al cancro del colon retto. E di obesità si muore ad un tasso di 390 persone ogni 100mila abitanti ogni anno.

Quindi è un problema che ha anche un rilevante costo sociale che in Italia vale quasi 8,3 miliardi di euro all’anno, pari a circa il 6,7% della spesa sanitaria pubblica, secondo uno studio congiunto condotto dalla Scuola superiore Sant`Anna e dall`Università Bocconi.
Questo spiega perché medici, strutture ospedaliere, nutrizionisti e centri di attività fisica si stanno muovendo, per quest’anno dedicato alla lotta all’extra large per promuovere le basi per una corretta alimentazione e per sane abitudini di vita.(greenreport)