Archive for marzo 6th, 2010

marzo 6, 2010

Buonanotte compagni.Freak out.

Ve lo ricordate Frank zappa? Pensate il padre era di Partinico. Poliedrico e geniale chitarrista, divenne noto in tutto il mondo con il suo gruppo (The Mothers of Invention) nel 1966, grazie all’incisione del concept album Freak Out!: il disco fece scalpore non solo perché era uno dei primi doppi album della storia del rock (dopo Blonde on Blonde di Bob Dylan), ma anche per i testi e la parodia dissacrante del rock degli anni sessanta. L’importanza epocale di Freak Out! è testimoniata anche dal fatto che Paul Mc Cartney ha spesso dichiarato che l’opera delle Mothers of Invention è stata una fondamentale influenza nel concepimento e nella stesura dell’album dei Beatles Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. In seguito Zappa intraprese la carriera solista sfornando più di 60 produzioni eterogenee, sempre pregne di un forte senso dello humour (con testi dichiaratamente misogini e volgari), scagliato contro l’ordine costituito, l’industria della musica ed i politici (“Scrivo brutta musica perché l’America è brutta”, dichiarò). La sua verve ironica e dissacrante fu sempre apprezzata, ma inizialmente in maniera superficiale; non mancarono anche apparizioni televisive, tra le quali anche alcune al Saturday Night Live. Nella sua intensa carriera ha collaborato con diversi musicisti (di cui alcuni apprezzati solisti) appartenenti ai generi più diversi, spesso contribuendo al loro successo: i rocker Captain Beefheart e Alice Cooper, il tastierista jazz George Duke, i chitarristi Steve Vai, Warren Cuccurullo e Adrian Belew, il violinista Jean-Luc Ponty, il compositore new age Patrick O’Hearn, i batteristi Terry Bozzio e Vinnie Colaiuta.

Zappa morì a causa di un cancro alla prostata il 4 dicembre 1993. Negli ultimi tempi della sua vita, già gravemente malato, dimostrò di non aver perso la sua vena polemica, annunciando, come già fatto qualche decennio addietro, di volersi candidare alla Presidenza degli Stati Uniti, in aperto dissenso con la politica dell’ex Presidente Reagan e con quella di George H. W. Bush con questo slogan: “Potrei mai far peggio di Ronald Reagan?”.

marzo 6, 2010

Colpo di stato.

Beppe Grillo nel suo blog parla di un colpo di stato compiuto dalla destra eversiva al potere. Come dargli torto.

Provate a vedere se vi trovate d’accordo con le sue parole.

Io penso che quella di ieri sia stata la giornata puiù nera della Repubblica nata dalla Resistenza. Purtroppo ne vedremo delle altre, ma noi siamo partigiani e i partigiani non vanno mai in pensione. Alla fine vinceremo noi.

“Da questa notte l’Italia non è più, ufficialmente, una democrazia. Napolitano ha firmato il decreto della legge interpretativa del Governo che rende alcuni italiani più uguali degli altri. Le leggi d’ora in poi saranno interpretate, ogni volta che converrà a loro, da questi golpisti da barzelletta e, alla bisogna, interverrà un presidente della Repubblica che dovrebbe essere messo sotto impeachment per alto tradimento.
Napolitano ha firmato di notte, di fretta, mentre gli italiani dormivano (forse per una volta si vergognava anche lui). Le liste elettorali senza firme, con firme non autenticate, liste neppure presentate, le liste porcata sono state interpretate, riverginate. Formigoni e Polverini sono stati riammessi. Una qualunque lista dell’opposizione con il più piccolo vizio di forma sarebbe stata respinta. Siamo in dittatura. Sembra strana questa parola detta all’inizio di una nuova primavera: “dittatura“.
La magistratura è fuori gioco. Il Parlamento è fuori gioco. Le leggi, anzi i decreti legge del Governo, sottratti alla discussione parlamentare, sono la norma. La firma di Morfeo Napolitano è sempre scontata. E ora, persino l’interpretazione delle leggi è soggetta a Berlusconi, è compito del Governo. Io Berlusconi, io La Russa, io Cicchitto, io Maroni, io Gasparri, io Napolitano… io sono io e voi, cari italiani, miei sudditi, non siete un cazzo. Io emano le leggi, le interpreto e regno.
I ragazzi del MoVimento 5 Stelle hanno raccolto firme per la strada, valide, autenticate per mesi durante questo gelido inverno. Senza un soldo di finanziamento, tutto di tasca loro. E sono stati ammessi in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Campania. Formigoni e la Polverini se venissero eletti, non avrebbero nessuna legittimità e i primi a saperlo sono proprio loro. Nessuna legge regionale in Lombardia e nel Lazio potrebbe essere ritenuta valida dai cittadini. Il lombardo e il laziale a questo punto avranno il diritto sacrosanto di interpretare le leggi come cazzo gli pare.
Da oggi inizia una nuova Resistenza, l’Italia non è proprietà privata di questi scalzacani. Questa legge porcata in un certo senso è un bene. Ora è chiaro che il Paese si divide in golpisti e democratici. Noi e loro. La Grecia è vicina e forse ci darà una mano. Tloc, tloc, tloc. Girano le pale. Tloc, tloc, tloc. Si scaldano gli elicotteri.”

marzo 6, 2010

Il mio corpo i miei diritti: giornata internazionale della donna.

 

 

 Mon Corps, Mes Droits :
Toutes ensemble pour une santé maternelle universelle

 En vue de la Journée internationale de la Femme en 2010, le PSE Femmes lance une campagne sous le slogan « Mon corps, mes droits ». Le PSE Femmes entend ainsi centrer sa campagne sur le thème plus général de la santé et des droits génésiques et sexuels des femmes. « Mon corps, mes droits » est une campagne qui s’étend sur un an et qui est axée sur trois piliers : la défense du droit universel à la santé maternelle, la lutte contre la violence envers les femmes et la Journée mondiale contre le SIDA.

 La Journée internationale de la Femme se déroule cette année alors que se réunit la Commission de l’ONU pour la condition de la Femme, qui commémorera le 15ème anniversaire du programme d’action de Beijing. L’objectif du programme d’action était de créer une plateforme pour la promotion des droits des femmes avec des objectifs spécifiques dans les différents domaines politiques. Pourtant, quinze après son lancement, le programme d’action est loin d’avoir atteint ses objectifs, tant en Europe que dans le reste du monde, en particulier en ce qui concerne les droits génésiques et sexuels des femmes. Nous constatons même une régression en la matière. Malgré les efforts supplémentaires consentis dans le cadre des objectifs du millénaire pour le développement (OMD), qui contribuent directement à améliorer les droits des femmes et à renforcer l’égalité des sexes, y compris la santé maternelle, il semble que nos objectifs ne seront pas atteints à l’horizon 2015. Par conséquent, le PSE Femmes a décidé d’ouvrir sa campagne « Mon corps, mes droits » en lançant un appel particulier afin de garantir l’universalité de la santé maternelle. Pour renforcer notre position en Europe et dans le monde, le PSE Femmes, ECOSY, le Forum progressiste mondial – GPF et le Forum progressiste mondial de la jeunesse, ont organisé des réunions avec les ministres socialistes et sociaux-démocrates en marge de la Commission pour la condition de la femme et ont adopté une déclaration appelant les gouvernements à réitérer leur engagement envers la santé maternelle afin de garantir un renforcement des capacités des femmes dans le domaine de la santé, de leurs droits sexuels, socioéconomiques et financiers.

marzo 6, 2010

Nostalgie.

Guardiamo avanti compagni, che questi giorni neri presto saranno solo un brutto ricordo.

Ricordatevi del sol dell’avvenire, una canzone che mi ha insegnato mia nonna, Giorgia Boscarolli compagna di Monfalcone, antifascista e comunista per ttutta la vita. Berlusconi è niente e noi lo sconfiggeremo.

marzo 6, 2010

Di Pietro accusa Napolitano.

Napolitano e’ anche l’obiettivo di un durissimo attacco del leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.  “C’é la necessità di capire bene il ruolo di Napolitano in questa sporca faccenda onde valutare se non ci siano gli estremi per promuovere l’impeachment nei suoi confronti per aver violato il suo ruolo e le sue funzioni. Lo dico con tutto il rispetto per la sua funzione ma anche con il dovere che spetta ad una forza politica presente in Parlamento che deve salvaguardare la democrazia”: afferma, in una nota, il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro.

marzo 6, 2010

Milleproroghe, la casa ecologica può aspettare

Rinviato al 2011 l’obbligo di installare impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per gli edifici di nuova costruzione. Rimandate anche le norme sul riciclo dei rifiuti e sull’inquinamento dell’aria

Mentre in tutto il mondo si incentiva l’utilizzo delle energie alternative, nel maxi emendamento al Milleproroghe (Dl 194/2009) l’esecutivo ha introdotto una nuova proroga (fino al gennaio 2011) all’obbligo per gli edifici di nuova costruzione di installare impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
La norma era stata approvata con la Finanziaria 2008 (art. 1 comma289) del governo Prodi e prevedeva che tutte le nuove costruzioni, a partire dal primo gennaio 2009, avrebbero dovuto essere alimentate, sulla base di appositi regolamenti comunali, da fonti alternative come sole e vento, in modo tale da garantire una produzione energetica non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa. Questo per adempiere e rispettare normative europee sottoscritte anche dal nostro Paese.
Riciclo dei rifiuti ed ecopiazzole
Rinviato al 30 giugno 2010 il termine per trasformare le ex “ecopiazzole” per lo stoccaggio dei rifiuti urbani in centri destinati ad incrementare la raccolta differenziata in base al Dm Ambiente dell’8 aprile 2008.
Tariffa integrata ambientale (Tia)
Proroga di sei mesi per la tariffa rifiuti. I Comuni non potranno passare prima del 30 giugno 2010 dalla Tarsu (Tassa sui rifiuti solidi urbani) alla Tia (Tariffa integrata ambientale).  La principale differenza fra la Tarsu e la Tia riguarda il metodo di calcolo, che prevede l’uso, oltre a dati fissi come la superficie della casa (Tarsu), di parametri più  variabili e personali, come il numero degli occupanti l’immobile e l’effettiva produzione di rifiuti in termini sia quantitativi che qualitativi.
Inquinamento dell’aria
Rinviato al 29 aprile 2013 il termine per la riduzione delle emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti da parte di varie attività industriali e artigianali (autocarrozzerie, falegnamerie, panifici, rosticcerie e ristoranti) che rientrano nel campo di applicazione del dlgs 152/2006.
Composti organici volatili
Sono stati differiti a maggio 2010 i termini sulla limitazione delle emissioni di composti organici volatili (i cosiddetti Cov), derivanti dall’uso di solventi in alcune pitture e vernici e in prodotti per la carrozzeria.
Bacini idrografici
Differito dal 22 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010 il termine finale entro il quale i comitati delle Autorità di bacino nazionali dovevano adottare i piani di gestione dei bacini idrografici previsti dalla direttiva europea 2000/60/Ce. Tali piani garantiscono la difesa dei centri abitati dal rischio di alluvioni, la conservazione del suolo e la riduzione del dissesto idrogeologico.

marzo 6, 2010

Toscana elezioni regionali 2010, previsioni di voto.

Voto di Lista
 
(var. rispetto al 23 febbraio 2010)
CENTRO DESTRA: 36,5% (-0,5%)
– POPOLO DELLA LIBERTA’: 30,0% (+3,0%)
– LEGA NORD: 6,5% (-0,5%)

CENTRO SINISTRA: 58,5% (+2,5%)
– PARTITO DEMOCRATICO (incl.Soc): 43,0% (+2,0%)
– ITALIA DEI VALORI: 5,5% (INV)

– FEDERAZIONE DELLA SINISTRA E VERDI: 6,0% (INV)
– SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’: 4,0% (+0,5%)
UNIONE DI CENTRO: 5,0% (+0,5%)

Commento Partiti: PD vola al 43%. Lega in leggero calo ma ruba 2 punti al PDL rispetto alle Europee, che comunque si riprende, CDX tuttosommato tiene bene. In ripresa l’UDC. interessante sarà vedere dove arriverà il PD e quanto crescerà la Lega.

Candidati Presidente: 
Rossi (CSX): 58,0% (+2,0%)
Faenzi (CDX) 36,5% (INV)
Bosi (UDC): 5,5% (+0,5%)

Commento Candidati: La sinistra unificata sul nome di Rossi ed il vantaggio supera i 20 punti. Il CDX con la Faenzi lontanissima dal 40%.

marzo 6, 2010

….e lui firma.

marzo 6, 2010

La classe dimenticata.

“Le immagini degli operai che salgono su ciminiere alte 170 metri per restarci intere giornate, o su una gru, oppure occupano una fabbrica che ha annunciato il loro licenziamento, sono scorci di una realtà ignota ai più, frammenti che si intravvedono per un istante attraverso una finestra che viene subito richiusa. Sono immagini d’una condizione di vita e di lavoro che sebbene coinvolga ancor oggi milioni di persone è virtualmente ignota a tutto il resto della società. Scatti fotografici d’una classe sociale che resta altrimenti invisibile. Aver reso socialmente invisibile il lavoro degli operai come insieme, come classe sociale, è uno dei tristi successi della società italiana degli ultimi decenni. Al presente, per gli uomini politici, compresi molti di sinistra, parlare degli operai come classe sembra un frusto ritornello, un indugiare su un passato irrecuperabile. Da parte loro le scienze economiche e sociali si sono impegnate soprattutto a scrutare l’avvento del post-industriale, o meglio della società della conoscenza, quel luogo radioso dove più nessuno si sporca le mani nè si rompe la schiena dalla fatica perché tutte le merci sono prodotte dalle macchine.   Di operai parla abbastanza spesso la TV. Quasi ogni giorno ci informa che qualcuno è morto cadendo dal tetto o calandosi in una cisterna o venendo travolto da un carrello mentre lavorava sui binari. Un po’ più di rado ci informa che tot persone sono decedute perché hanno respirato amianto o altre sostanze nocive per decenni. Eppure gli operai sono ancora tanti. Più o meno sette milioni, circa la metà nel settore manifatturiero e gli altri sparsi tra trasporti, costruzioni, industrie della conservazione, agricoltura e servizi vari. Nemmeno in un supermercato, quintessenza del terziario, i prodotti si collocano da sé negli scaffali, né le camere si rifanno da sole in un hotel. Quel che accomuna questa massa di persone, legandole materialmente a un destino collettivo, sono una serie di situazioni che basterebbero a riempire l’agenda politica di qualsiasi forza riuscisse ancora a vederle. In termini reali, le loro retribuzioni sono quasi ferme da oltre dieci anni, ovvero sono aumentate in misura minima rispetto agli altri paesi della Ue a 15. In rapporto al Pil, hanno perso in vent’anni tra 8 e 10 punti percentuali rispetto alle rendite e altri redditi da capitale. Si tratta di decine di miliardi di euro l’anno che sono andati ad altre classi sociali.

Molti disoccupati non troveranno lavoro per anni. Una quota rilevante di essi non lo troverà mai più. Le immagini degli operai che protestano, in forme nuove o tradizionali che siano, se uno guarda bene, hanno nello sfondo queste situazioni. Comuni a tutti loro. Se un politico vi dice che le classi sociali non esistono più, suggeritegli cortesemente di cambiare mestiere”.

Benedetta Guerriero

marzo 6, 2010

Emilia previsioni di voto per le regionali 2010

Voto di Lista
(var. rispetto al 23 febbraio 2010)
CENTRO DESTRA: 39,0% (-0,5%)
– POPOLO DELLA LIBERTA’: 25,0% (+2,0%)
– LEGA NORD: 14,0% (INV)

CENTRO SINISTRA: 54,0% (+2,0%)
– PARTITO DEMOCRATICO: 41,5% (+2,5%)
– ITALIA DEI VALORI: 6,0% (+0,5%)
– COMUNISTI (RC, PDCI): 3,5% (+0,5%)
– Lista SINISTRA ECOLOGIA e LIBERTA’- VERDI: 3,0% (INV)

UNIONE DI CENTRO: 5,0% (+0,5%)
MOV. 5 STELLE: 2,0% (+0,5%)

Commento Partiti: Viste le molteplici esclusioni di liste, quelle che rimangono attengono un beneficio; Il PD vola oltre il 40%; la Lega riprende a salire. Le liste di CDX restano sotto quota 40, in linea con le Europee. UDC in ripresa al 5%. In ripresa anche il MOV. 5 STELLE. Sarà interessante vedere la performance leghista e del PD.

Candidati Presidente:

Errani (CSX): 54,5% (+1,0%)
Bernini (CDX) 38,0% (-0,5%)
Galletti (UDC): 5,5% (+0,5%)
Favia (M5S): 2,0% (+0,5%)

Commento Candidati: Facile conferma per Errani che si porta a 16-17 punti sopra la Bernini, praticamente sconosciuta e che prende qualche voto in meno rispetto alla coalizione.