La musica questa sera la suona Jimi hendrix con l’album Axis: Bold as Love, un album del dicembre 1967. E il secondo album della The Jimi Hendrix Experience. Nel 2003 Viene incluso l’Nella album Lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone alla posizione numero 87. Pensate che jimi Hendrix perse il lato “A” dell’album. La leggenda narra che sia stato Jimi ad averlo lasciato, volutamente, sul sedile posteriore di un taxi. Non verrà mai ritrovato. Buona notte compagni. Pensate seriamente come rendere utile e fecondo il prossimo week end.
Il Papa, la Tv e Aldo Busi.
John Boswell in una relazione presentata alla quarta Biennial Dignity International Convention di San Diego affermava“L’omosessualità”, così scrisse Platone, “è considerata tanto vergognosa dai barbari e da coloro che vivono sotto governi dispotici quanto la filosofia è considerata altrettanto vergognosa dalle stesse persone, perché , a quanto pare, interesse di quei governanti che grandi idee vengano inculcate nei loro sudditi, oppure amicizie solide o amore appassionato – tutte cose che l’omosessualità è in grado di generare”.
Nella sua relazione che tratta dell’atteggiamento della comunità cristiana nei confronti dell’omosessualità nel corso dei secoli, l’illustre storico afferma che “Fino all’undicesimo, dodicesimo secolo, sembra non vi fosse conflitto tra vita cristiana e l’omosessualità. Esempi di vita gay si trova in ogni luogo nell’XI e nel XII secolo: nell’arte, nella poesia, nella musica, nella storia, ecc. La forma più popolare di letterature di quel tempo, anche di letteratura eterosessuale, riguarda amanti dello stesso sesso di un tipo e dell’altro.
Dopo il XII secolo, l’accettazione e la tolleranza per l’amore gay sembra scomparire con sorprendente rapidità. Ad iniziare dall’anno 1150 circa, ci fu un’improvvisa fiammata di intolleranza nei confronti dei gay. San Tommaso tentò di dimostrare che l’omosessualità era in qualche modo contraria alla natura, l’obiezione più familiare era che la natura aveva creato la sessualità per la riproduzione e usarla per altri scopi sarebbe stato violare la natura stessa. San Tmmaso in buona sostanza non fece altro che adeguarsi ai pregiudizi popolari del tempo. Anche se l’omosessualità non prendeva la propria autorevolezza dalla Bibbia e da altre preziose tradizioni della morale cristiana, alla fine divenne comunque parte del pensiero teologico cattolico. Platone, riguardo alla società di circa 2400 anni fa, osservava che “dovunque viene stabilito che è cosa vergognosa essere coinvolti in relazioni omosessuali, ciò è dovuto alla malizia del legislatore, al dispotismo dei governanti e alla codardia da parte dei governati”. Concludendo la sua relazione Boswel afferma “Abbiamo precedenti ecclesiastici in abbondanza per incoraggiare la chiesa ad adottare un atteggiamento più positivo. Dobbiamo usarli. Come un arcivescovo gay ha scritto nel XII secolo, “non siamo stati noi ad insegnare a Dio come amare, ma è stato Lui ad insegnarlo a noi. Ha reso la nostra natura piena di amore”.
Un suo contemporaneo scrisse, “Amare non è mai un crimine. Se fosse sbagliato amare, Dio non avrebbe costretto anche il divino ad amare”. Queste affermazioni sono nate all’interno della comunità cristiana, frutto della fede cristiana. La nostra comunità cristiana può e deve poter ricordare il suo credo originale, la sua precedente capacità di accoglienza. Nostro compito è fare in modo che ce se ne ricordi.” Se è vero quello che Busi ha detto in televisione circa la presunta omofobia del Papa nei confronti degli omosessuali, e se è vero che la Chiesa, sta rinnegando se stessa, perché Aldo Busi è stato cacciato dalla televisione? Perché è un uomo di cultura o perché è un omosessuale che non si vuole ridurre ad essere la Platinette di turno?
Una morte per cui nessuno pagherà.
Stefano Cucchi è morto per disidratazione. Si, ma prima lo avevano ammazzato di botte.
Per questo come per molti altri delitti di stato non ci sarà mai un responsabile.
Alla faccia dei giudici Talebani.
Ve ne ricordo qualcuno. Pinelli è volato da una finestra della questura di Milano.
Omicidio di Federico Aldrovandi da parte di 4 agenti della polizia di Ferrara (condanna? no problem, c’è l’indulto): http://it.wikipedia.org/wiki/Omicidio_di_Federico_Aldrovandi
Marcello Lonzi, ucciso in carcere http://iltirreno.gelocal.it/dettaglio/articolo/1766847
Resistenza a pubblico ufficiale? No, probelm, ti torturiamo, ti uccidiamo e poi facciamo finta che ti sei suicidato (Manuel Eliantonio)http://piemonte.indymedia.org/article/2752?region=piemonte&type=reimbucatodaaltrimedia&media_type=TEXT&comment_limit=0&condense_comments=false
Negli anni ’70 Francesco Mastrogiovanni era contro i fascisti. Nel 2009 la polizia lo prende, lo porta in carcere e lo uccide. I media ignorano la notizia:http://www.jacopofo.com/mastrogiovanni_morto_ospedale_psichiatrico_salerno_legato_letto_contenzione
La colpa di Riccardo Rasman? Era schizofrenico: ucciso di botte da 4 agenti della polizia. La giustizia italiana: 6 mesi di carcere per gli agenti (zero con l’indulto): http://www.youtube.com/watch?v=1B8bSwgZCA0
Sinistra e libertà manifesta per l’acqua libera
Sabato 20 marzo, Sinistra Ecologia Libertà sarà in piazza e parteciperà alla manifestazione nazionale a Roma per la tutela del bene comune acqua.
Una manifestazione che di fatto apre la campagna referendaria che dal 15 aprile ci vedra tutti impegnati nella raccolta di almeno 700mila firme su tre quesiti abrogativi.
Dobbiamo essere in tanti a Roma, anche perche’ lo stesso giorno manifesterà quel centrodestra che in Parlamento ha approvato il decreto di privatizzazione.
Portiamo in piazza le nostre bandiere per renderci visibili e dare il nostro contributo alla piena riuscita della manifestazione. Avremo uno striscione e un camioncino, dove distribuiremo le bandiere di SEL e avremo uno striscione.
Bonelli dei Verdi: “Svelati dai Vert francesi i siti italiani per le centrali nucelari”
Angelo Bonelli, dopo lo sciopero della fame contro una Tv che non informa sui problemi ambientali, riparte all’attacco e conferma che i Verdi hanno diffuso la lista corretta dei siti individuati da Enel per la costruzione delle centrali nucleari: Monfalcone (Friuli Venezia Giulia), Chioggia (Venezia), Caorso (Emilia Romagna), Fossano e Trino (Piemonte), Scarlino (Toscana), San Benedetto del Tronto (Marche ), Montalto di Castro e Latina (Lazio), Termoli (Molise), Mola di Bari (Puglia) o tra Nardò e Manduria, Scanzano Ionico (Basilicata), Oristano (Sardegna), Palma (Sicilia).In una intervista a San Benedetto Oggi, conferma che anche il piccolo centro della Marche sarà preso in considerazione come sede per una centrale nucleare e spiega come sia venuto in possesso della lista: Noi siamo in contatto coi Verdi europei e in particolare con i Verdi francesi, perché come si sa la progettazione di nuove centrali nucleari avviene con un accordo tra Enel e Edf (Électricité de France). Lo scorso 19 novembre a Roma i vertici delle due aziende hanno tenuto un incontro e chiuso un accordo sull’elenco dei siti per il nucleare in Italia. Naturalmente non esistono documenti pubblici al riguardo, perché tutto è secretato. Ma grazie ai Vert francesi abbiamo avuto un elenco di possibili città, e tra queste risultava anche San Benedetto.
Spiega Bonelli che il tutto è stato deciso da tempo e che il Governo renderà pubblici i siti individuati solo dopo le regionali:Innanzitutto continuo a ripetere che nessuno del governo ha smentito le mie dichiarazioni. Che non sono state rilasciate per caso. Lo scorso 5 dicembre l’amministratore delegato dell’Enel Fulvio Conti alla trasmissione televisiva “Effetto Domino di La7 ha detto che i siti potenziali per installare le centrali nucleari sono stati individuati, ma non li avrebbe rivelati neanche sotto tortura. Il governo e il ministro Scajola tengono questi siti ben chiusi nella cassaforte: prima delle elezioni regionali non ne sapremo nulla. (ecoblog)
L’ommo è ommo.
Berlusconi: “I giudici mi impediscono di parlare dei miei successi”. Ancora a vantarti di esserti scopato la D’Addario?!
APPELLO MANIFESTO “SAVE THE SCHOOL”
(La mia duplice coscienza di giornalista e Dirigente Scolastico mi induce a prendere questa iniziativa)
SI INVITANO tutti i cittadini italiani che hanno a cuore le sorti della scuola pubblica e laica a contribuire con un loro pensiero alla compilazione di un manifesto per la salvezza del sistema formazione nel nostro Paese.
SI SOLLECITANO tutte le “anime belle” che circolano in silenzio a farsi sentire, a manifestare il proprio pensiero.
SI INVOCA il sussulto di tutte le coscienze degli operatori, passati, presenti e futuri del mondo della scuola ad esprimere un pensiero di condivisione dello scopo.
SI STIMOLANO i nostri politici, di qualsiasi schieramento, a far chiarezza sulle finalità che perseguono, circa il progetto politico di medio e lungo termine che informa il loro agire.
SI CHIAMANO IN CAUSA i sindacati per un’iniziativa congiunta di “assunzione di responsabilità” per il pregresso, ma soprattutto per il presente e futuro.
SI FA APPELLO alle Associazioni dei genitori, che tanto possono ai fini della divulgazione del “messaggio di salvezza”, perché non siano vittime di strumentalizzazioni e facciano valere le proprie legittime aspettative.
SI COINVOLGE il mondo dell’informazione, i colleghi giornalisti, perché mostrino una particolare attenzione agli appelli provenienti dagli operatori, dai dirigenti, dai docenti, dall’utenza dal mondo della scuola.
SI CHIEDE a tutta l’”intellighentia nazionale”, ma anche a tutti i professionisti che hanno dedicato la loro vita a questa nobile professione , dal premio nobel all’ultimo docente inserito nell’ultima graduatoria dell’ultima fascia, a lasciare un segno della propria presenza, un pensiero, un monito.
Maria Grazia Cianciulli, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “ Paolo Borsellino” di Santa Maria del Cedro (CS) Giornalista.
UN CAZZOTTO NELLO STOMACO
Riceviamo e volentieri pubblichiamo un estratto dell’intervento di M.G. Cianciulli
Chi come me vive il mondo della scuola con spirito di dedizione e credendo in quello che fa, immagino abbia provato lo stesso dolore lancinante domenica sera (14 febbraio 2010) nell’assistere alla trasmissione televisiva “ Presa Diretta” su Rai 3 dal titolo “ La Scuola Fallita”.
Consapevole del profondo disagio , non solo economico, patito quotidianamente sul fronte dell’impegno per la salvezza della scuola pubblica, era comunque difficile immaginare una situazione di degrado così diffusa e generalizzata. Tutti dovremmo essere pervasi da un senso di scrupolo, di colpa, di pudore per il non fatto e per il non detto.
Grandissime sono le responsabilità dei sindacati, che ormai da anni “guardano al dito e non alla luna”. Forti le responsabilità del mondo della cultura. Miopi le associazioni dei genitori che non rivendicano il loro diritto sacrosanto ad un’istruzione di qualità , laica, garantita e gratuita per i loro figli. Deboli le associazioni di categoria dei docenti, che per preservare piccoli interessi di parte hanno smarrito l’interesse comune di rilancio della categoria docente, di rivalutazione di un profilo professionale svilito e umiliato . Grave e colpevole il disinteresse dei nostri parlamentari europei . Grave e colpevole il disinteresse dei nostri parlamentari che non prendono in considerazione il pericolo imminente di disseto finanziario delle scuole italiane che vantano crediti “ingenti” nei confronti del Ministero.
Il finanziamento alla scuola paritaria, l’aumento in busta paga per i soli docenti di religione cattolica, la soppressione della seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado, la soppressione di fatto del tempo prolungato; la diminuzione drastica degli insegnanti di sostegno, dei collaboratori scolastici, degli assistenti amministrativi, di intere realtà scolastiche di periferia baluardi di legalità e contrasto al degrado in molti paesi, tutto ciò è scivolato sulla coscienza di tutti.
Anche la mia categoria dei dirigenti scolastici è rimasta inerme. Abbiamo fatto i salti mortali, finché è stato possibile, per far quadrare i bilanci, per garantire la vigilanza, per limitare i danni.Occorre con urgenza unire le energie e convogliarle verso un’azione propositiva forte, un intervento unitario di contrasto alla deriva, di protezione del patrimonio intellettuale e culturale, di salvaguardia dell’istruzione pubblica e laica . Tutti noi lo dobbiamo alla nostra coscienza, lo dobbiamo ai nostri figli, lo dobbiamo a quanti ci hanno lasciato un’eredità di valori,di dignità, di conoscenza, di rispetto e considerazione per la grande tradizione pedagogica italiana che assiste, oggi,inerme, alla drammatica cronaca di una morte, purtroppo, da troppo tempo, tristemente annunciata.
Maria Grazia Cianciulli
Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “ Paolo Borsellino”
Santa Maria del Cedro (CS)
Ancora episodi di violenza contro i disabili.
Un bambino disabile di Solofra, la capitale conciaria del sud, è stao oggetto di violenza da parte di un compagno di scuola. All’uscita di scuola il bambino, che ha difficolta’ motorie, e’ stato deriso da un compagno di classe di un anno piu’ grande, che gli ha sfilato il berretto e poi lo ha sgambettato. Il bambino si e’ fratturato tibia e perone.
Certo i disabili la violenza la possono solo subire perchè non hanno i mezzi per difendersi un po’ a causa delle loro limitazioni fisiche, ma anche mentali. Perché queste violenze? Perché è più facile? Perché, forse, sono più deboli? Perché hanno meno armi di difesa a disposizione? Forse tutte queste domande potrebbero avere una risposta positiva, ma ciò comunque non giustificherebbe assolutamente gli atti violenti esercitati nei loro confronti. Del resto è più facile sfogarsi con le persone più fragili; addirittura, il tutto diventa ancora più facile quando questa violenza non viene neanche compresa, quando non viene identificata come tale.
Che fare? Si può fare poco perché se non si cambia l’atteggiamento e la mentalità della nostra società e finché le persone disabili verranno viste come diversi, sarà difficile imporre un serio rispetto nei loro confronti. Viviamo in una società violenta che tende ad escludere e in cui si è smarrito il senso della solidarietà. Rimanere in silenzio e accettare passivamente i comportamenti violenti nei confronti dei portatori di handicap è segno di colpevolezza e complicità.