«Se Wikileaks non trova modo di aggirare il blocco che finanziamenti non saremo più in grado di continuare oltre la fine dell’anno». Il sito internet fondato da Julian Assange rischia di chiudere a causa del blocco delle carte di credito effettuato da Visa e Mastercard. Arrivato dopo la pubblicazione dei segreti delle guerre in Iraq e in Afghanistan. Oltre a notizie riservate sul Dipartimento di Stato americano. Assange, nelle scorse settimane, ha cercato ulteriori finanziamenti. Nulla da fare. Così ha messo in vendita una serie di memorabilia, compreso il suo personal computer. Ma non è bastato. E ora il sito «è costretto a sospendere temporaneamente le sue attività di pubblicazione» e a lanciarsi in una «raccolta fondi».
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