Giuliano Ferrara è fatto così: male. Per questo lancia oggi sul Foglio un Flash Mob di grandissima autorevolezza contro niente popò di meno che il presidente della Francia Nicholas Sarkozy. Colpevole di aver riso insieme alla Merkel (ingiustificatamente assolta) quando un giornalista gli ha chiesto degli impegni dell’Italia. Ecco l’annuncio:
Domani martedì alle ore 17 in piazza Farnese, davanti all’Ambasciata di Francia, si terrà un “laugh-in”, cioè un sit-in scanzonato di allegra e serissima protesta contro la ridanciana pretesa di scaricare sull’Italia i guai di un governo direttoriale disastroso dell’area euro. Delle prodezze di Nicolas Sarkozy, alias Louis De Funès, parleranno con garbo e fermezza Antonio Martino e Giuliano Ferrara. La manifestazione è promossa dal quotidiano Il Foglio.
Comincia tutto con un semplice caffè. In una domenica mattina come tante. Dino è in pensione, passeggiava per “passare il tempo” quando ha incrociato il clochard che avrebbe rivoluzionato l’ordine delle priorità nella sua vita e quella di altri cento disperati. «Mi dai qualcosa per la colazione?», si è sentito chiedere dallo sconosciuto. Gli ha messo tra le mani un euro. Portafoglio meno pesante, cuore più leggero, ha pensato. Dino Impagliazzo, 82enne, pensionato Inps, la domenica successiva si è presentato alla stazione Tuscolana con venti panini formaggio e prosciutto: «Non so bene spiegare il perché, ma quel caffè mi ha fatto scoccare la scintilla». Sua moglie Fernanda, che lo conosce bene, quando l’ha visto bussare alle porte dei vicini di casa per chiedere se in frigo fosse rimasto qualcosa per “quei ragazzi della stazione”, sapeva che quello sarebbe stato solo l’inizio: ha indossato il grembiule e cucinato del ragù. Oggi, trascorsi ben sei anni da quella “benedetta domenica”, non andrebbe più bene, perché “molti della compagnia”, come la chiamano loro, la carne non possono mangiarla. La “compagnia” sono un esercito di trecento “invisibili”, che ormai per mangiare contano su Dino e sui suoi amici. Miracolo nel IX Municipio? «Nessun miracolo – sorride a se stesso Dino – Ha presente il gioco del domino? Ho iniziato a far del bene, con me mia moglie, i vicini di casa e gli amici, ed abbiamo così scoperto di essere in tanti».
Guardate il video dei sorrisi fra la Merkel e Sarkozy e la versione totalmente deformata del tg1. Riproporle insieme dà la misura dello scandalo informativo in questo Paese. E tuttavia al potere convengono i falsi clamorosi, perché non soltanto nascondono la realtà, ma catturano l’attenzione e distolgono dai temi sul tavolo. Che oggi è la pensione a 67 anni sulla quale pare che l’opposizione non abbia nulla da dire. E nemmeno la sinistra, salvo un intervento di Ferrero.
Massimo D’Alema, all’epoca numero uno della Farnesina ha detto che la Libia del colonnello Gheddafi è “fortemente impegnata” nella battaglia contro il fondamentalismo islamico. “Abbiamo parlato della necessità di una forte cooperazione tra Europa, Italia, Stati Uniti e di tutta la comunità internazionale e il mondo arabo per fermare il pericolo fondamentalista dove si manifesta compresi i paesi africani dove in questo momento l’islamismo sta guadagnando proseliti”. Era solo il 23 novembre 2006.
“Assolutamente Funky”, eseguita da Jimmy Smith, pubblicato su”Bluesmith” (, Verve 1972). Questo album è stato prodotto da Smith sull’etichetta Verve ed è visto come uno dei suoi migliori.
L’effetto placebo agisce con le stesse dinamiche chimiche dei farmaci, tanto che “i farmaci e gli stimoli psicosociali (per esempio le suggestioni verbali del medico verso il paziente) agiscono con gli stessi meccanismi”.
Lo ha appurato un ricercatore italiano, Fabrizio Benedetti, professore di Neuroscienze all’Universita’ di Torino e membro dell’Istituto Nazionale di Neuroscienze (INN), in uno studio pubblicato ‘Nature Medicine’ che fara’ parte della lettura che terra’ al congresso internazionale di psico-neuro-endocrino-immunologia ‘Stress e Vita’, in programma a Orvieto dal 27 ottobre. “I farmaci agiscono tramite il legame a recettorispecifici – spiega Benedetti – la cui attivazione produce sia effetti terapeutici che effetti collaterali negativi. Gli stimoli psicosociali, attraverso meccanismi di condizionamento e di anticipazione, sono in grado di attivare specifiche sostanze (ad esempio le endorfine nel caso del dolore, la dopamina nel caso della malattia di Parkinson), che si vanno a legare agli stessi recettori ai quali si vanno a legare i farmaci, producendo effetti simili a quelli prodotti da questi ultimi, sia terapeutici che collaterali.
La possibilità di utilizzare batteri e filamenti di DNA come componenti modulari di un circuito apre le porte all’elaborazione digitale biologica dell’informazione
Componenti modulari per la costruzione di nuovi dispositivi digitali batterici e a DNA sono stati ottenuti da un gruppo di ricercatori dell’Imperial College di Londra, che ne danno notizia in un articolo pubblicato suNature Communications. In particolare, lo studio ha mostrato l’effettiva possibilità di creare e assemblare porte logiche – gli elementi di base di qualsiasi circuito destinato all’elaborazione digitale dell’informazione – sfruttando batteri (E. coli) e filamenti di DNA.
Precedenti ricerche avevano già mostrato che è possibile creare porte logiche biologiche, ma l’attuale ricerca ha dimostrato che è possibile costruirle in modo che si comportino in modo del tutto simile a quello dei corrispettivi circuiti elettronici e, soprattutto, che è possibile farlo in modo perfettamente modulare: le nuove porte biologiche possono essere agevolmente collegate permettendo l’assemblaggio di processori biologici complessi.
Di verde ce n’è tanto nel progetto presentato dallo studio di architettura WATG per le Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016. Un pieno di verde e di tutti gli altri colori che rappresentano la flora e la fauna della Mata Atlântica, un patrimonio di biodiversità da sfoggiare in occasione dei Giochi.
The Cloud Bridge, questo il nome del progetto, si presenta come un ponte sinuoso che scorre sulla Carioca Plaza, potenziale prescelta per le cerimonie di premiazione e le celebrazioni. Sostenuto da strutture a forma di albero, è come un fiume che serpeggia nel vuoto, a rappresentare un Rio delle Amazzoni sospeso tra la terra e il cielo.
Una sorta di nuvola fissa che garantirà ombra durante le manifestazioni olimpiche. La struttura è inoltre dotata di collettori per la raccolta delle acque piovane per conseguire un grande risparmio idrico. Ad arricchire il ponte gli habitat, tante piccole colline straripanti di piante indigene.