La polizia di Seattle ha arrestato Phoenix Jones, nome d’arte di Ben Fodor, di professione eroe mascherato che difende la città dai malvagi. Qualche giorno fa, armato di spray al peperoncino, ha sedato una rissa notturna, ma è stato denunciato per aggressione. Davanti al giudice ha dichiarato: “Sono un supereroe”. Rilasciato.
Adriano Celentano è tornato, in radio il nuovo singolo “Non ti accorgevi di me”
E’ tornato Adriano Celentano, dal suo ultimo lavoro sono passati quattro anni, si chiamava “Dormi amore, la situazione non è buona” e si era avvalso della collaborazione di nomi eccellenti, Mogol, Gianni Bella, Carmen Consoli, Jovanotti, Neffa e Francesco Tricarico, così come è per il nuovo singolo, da ieri in rotazione radiofonica ed acquistabile su iTunes, “Non ti accorgevi di me” ed è il brano apripista del nuovo album che sarà in tutti i negozi di dischi e presso tutti gli store digitali dal prossimo 29 novembre.
Ritorna il maggiorascato
Quando ho letto che il governo voleva riformare il sistema delle successioni lì per lì non ho capito perchè, ma poi, riflettendo e leggendo un pò ho capito che si trattava della ennesima legge ad personam di Silvio Berlusconi. Praticamente il nostro premier fottendosene di tutto quello che sta succedendo pensa ancora una volta ai fatti suoi e cerca di favorire(secondo le indiscrezioni dei media) i figli di primo letto rispetto a quelli dell’ormai invisa Veronica. Silvio -anche se probabilmente non ci pensa- per risolvere problemi suoi privati, vorrebbe reintrodurre una versione aggiornata di quel maggiorascato sul quale dall’antica Roma e fino all’ età moderna si risolsero sempre a favore dei maschi primogeniti i problemi testamentari, terre, ricchezze, titoli nobiliari, permettendo quell’ accumulazione primaria di ricchezze agrarie alla base del sistema economico vigente e più ancora del classismo persistente della nostra società. Fu Gioacchino Murat a Napoli nel 1809 il primo a proclamare l’ uguaglianza ereditaria tra i figli. Anche con la Restaurazione, nel 1815 il maggiorascato era un’istituzione così decrepita che fu reintrodotto ma accompagnato dall’istituto della legittima che almeno garantiva una parte di patrimonio ai figli minori. Dall’Unità in avanti è -per fortuna- impossibile favorire ereditariamente i figli maggiori che non sono più privilegiati rispetto ai minori. E’ quindi una volta di più una cultura profondamente arcaica, reazionaria, totalmente antimoderna quella che esprime Silvio Berlusconi e che si accanisce perfino sulle più consolidate conquiste della nostra modernità, l’ uguaglianza davanti alla legge, l’uguaglianza dei figli e tra i figli. A lui piace rappresentarsi come l’incarnazione stessa della modernità, ma… ridateci Giocchino Murat.
I colpi di coda sono i peggiori e ora che il capo del governo sta per passare la mano ne vedremo delle belle. Prepariamoci al peggio.
Wikileaks, è a rischio chiusura.
«Se Wikileaks non trova modo di aggirare il blocco che finanziamenti non saremo più in grado di continuare oltre la fine dell’anno». Il sito internet fondato da Julian Assange rischia di chiudere a causa del blocco delle carte di credito effettuato da Visa e Mastercard. Arrivato dopo la pubblicazione dei segreti delle guerre in Iraq e in Afghanistan. Oltre a notizie riservate sul Dipartimento di Stato americano. Assange, nelle scorse settimane, ha cercato ulteriori finanziamenti. Nulla da fare. Così ha messo in vendita una serie di memorabilia, compreso il suo personal computer. Ma non è bastato. E ora il sito «è costretto a sospendere temporaneamente le sue attività di pubblicazione» e a lanciarsi in una «raccolta fondi».
L’incontro fra Elvis e Nixon al cinema.

A dirigere Elvis & Nixon Carey Elwes, attore protagionista di Saw di The Princess Bride per la prima volta sulla sedia da regista. Elwes è stato spinto a girare il film dopo aver letto dell’incontro fra il cantante e il presidente, dopo che Nixon ricevette un’accorata lettera di incontro di sei pagine scritta di suo pugno dal Re. Elvis chiese a Nixon di essere promosso Federal Agent-at-Large nell’ufficio narcotici e droghe pericolose. Quando i due si incontrarono a Washington DC nel dicembre del 1970, Elvis portò in dono al presidente una foto di famiglia e una Colt 45.
“Ero gay, ma sono guarito”. Torna l’omofobia in rete.

Inizia così la “confessione” di Adamo Creato (pseudonimo usato per nascondere la sua vera identità), pubblicata sul sito degli Uccr, l’Unione Cristiani Cattolici Razionali. Il nostro Adamo spiega che “oggi, grazie ad un cammino di fede mi sento liberato dai lacci dell’omosessualità”. Una storia di “guarigione”, insomma, che ricorda quella di Luca Di Tolve, protagonista della canzone “Luca era gay” di Povia, ex Mister Gay e autore di “Ero gay. A Medjugorie ho ritrovato me stesso”.
Qualcuno può informare questi signori che, nel 2011, essere gay non è considerato un disvalore in nessuno stato occidentale, meno che in Italia?
Un velo pietoso dopo il sarcasmo di Sarkozy e la Merkel
“Lievemente” populista, ma l’assassinio, sia chiaro, è in realtà un suicidio (di massa).
E i tragici buffoni continuano.
Berlusconi li vuole tutti così!
Sembra incredibile ma è possibile arrivare a cospargersi di benzina e a darsi fuoco per il solo fatto di non essere stati inseriti nel cast del Grande Fratello 12.
È quanto è accaduto a Cinecittà, dove Emilio Perrella -noto al pubblico televisivo anche come “Lo Stallone di Cercola” della trasmissione Tamarreide- è ricorso all’estremo gesto dopo aver avuto conferma della sua non-partecipazione al reality show di Canale 5. Grazie al tempestivo intervento dei presenti si è evitato il peggio e Perrella se lìè cavata con qualche bruciatura giudicata “non grave” dai medici.
Stando al suo racconto, il tutto ha avuto inizio quando un dirigente di Mediaset gli avrebbe assicurato la sua partecipazione al GF12. Lui eta talmente convinto di entrare nella casa da arrivare anche a farsi tatuare il biscione di Mediaset sul braccio.
Ritorna Santoro con “Servizio Pubblico”

Ormai è ufficiale: la nuova trasmissione di Michele Santoro, la cui prima puntata andrà in onda giovedì 3 novembre, si chiamerà “Servizio Pubblico“. A dichiararlo è stato lo stesso giornalista che lo ha ribadito questa mattina intervenendo nel programma “24 Mattino” su Radio 24.
“La decisione – ha spiegato Santoro – deriva anche dal grande successo ottenuto dal sito di Servizio Pubblico, attivato per raccogliere fondi tra i cittadini. Resta ferma, però, anche la volontà di fare un omaggio a Pasolini, in onore del quale si era inizialmente pensato di intitolare il programma Comizi d’Amore“. L’ex conduttore Rai ha infatti annunciato: “Qualcosa faremo”. Poi è tornato a parlare della tv in Italia, a cominciare dalla Rai. Ha definito “una maledizione” l’ipotesi di non tornare più in Viale Mazzini e ha spiegato: “Ciò che stiamo facendo è anche un atto d’amore nei confronti del servizio pubblico. L’ho detto e lo confermo, io sono della Rai ma non potevo continuare a lavorare contro la volontà del mio editore”. Il giornalista ha ricordato che nella televisione pubblica si trovava “non solo a dover lavorare e fare profitti” ma anche a difendersi “con i miei soldi dalle aggressioni che l’azienda mi faceva, usando i soldi che noi stessi avevamo portato nelle loro casse”. Una situazione che Santoro ha considerato “un paradosso insopportabile” oltre che “uno stress psicologico enorme”.