Uno che di rock ne capiva.
Come eravamo!
Giuliano Ferrara: negli anni ’60 e ’70, da comunista sfegatato, è uno specialista del piccone. Già Ministro ed Europarlamentare, oggi è il Direttore del Foglio, ha un programma su Rai 1 e scrive i discorsi del Presidente del Consiglio.Era presente a Valle Giulia.
Roberto Maroni, Lega Nord, nel 1996 si oppone all’irruzione della Digos nella sede di via Bellerio. Si sospetta che i leghisti abbiano messo in piedi un’organizzazione “paramilitare tesa ad attentare all’unità dello Stato”. Maroni morde il polpaccio ad un poliziotto. Verrà condannato definitivamente per resistenza a pubblico ufficiale. Oggi è Ministro dell’Interno.
Gianni Alemanno, Pdl, nel 1982 viene accusato di aver lanciato una bomba molotov di fronte all’ambasciata dell’Unione Sovietica. Negli anni ’80 finisce in carcere un paio di volte. Partecipa a molte manifestazioni violente. Oggi è Sindaco di Roma.
Maurizio Gasparri e Gianni Alemanno occupano l’Università “La Sapienza”, in Roma. Già Ministro delle Comunicazioni nel secondo Governo Berlusconi, oggi Gasparri è Senatore Pdl (capogruppo).
Ignazio La Russa, Pdl, nel 1973 è in prima linea. Giovedì nero. Manifestazione non autorizzata dell’Msi, tra molotov, pistole e mazze ferrate, ci lascia la pelle un poliziotto. Oggi La Russa è Ministro della Difesa, e picchia i giornalisti.
Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri, anni ’70, ai tempi del boss mafioso Vittorio Mangano, assunto come “stalliere”. Oggi uno fa il Presidente del Consiglio, l’altro il Senatore della Repubblica. Pdl. Sono solo delinquenti comuni.
Marcello De Angelis, negli anni ’80 milita in “Terza posizione”, estrema destra, neofascismo, e viene condannato per banda armata ed associazione sovversiva. Oggi è Parlamentare Pdl.
e poi pretendete pure che la gente non s’incazzi!
Raggio di sole di Francesco De Gregori.
Un raggio di sole è proprio quello che ci vorrebbe!
Le imprese scaricano Berlusconi: “Tempo scaduto”. Lui svicola: “Non ci sono soldi”
“La fiducia nel nostro Paese sta velocemente diminuendo, ma nessuna reazione concreta è seguita da parte del Governo”: gli imprenditori continuano a chiedere aiuto all’esecutivo, ma il presidente del Consiglio parla d’altro e prende tempo: “Non ‘è fretta per il decreto Sviluppo”

“Il tempo è scaduto”. Le imprese italiane, in blocco, hanno scritto al premier. “La situazione è sempre più difficile, la fiducia nel nostro Paese sta velocemente diminuendo malgrado gli innegabili punti di forza dell’Italia”, scrivono gli imprenditori ad appena due settimane dalla bocciatura dell’esecutivo da parte di Confindustria e Confindustria giovani. Oggi tutte le associazioni italiane delle imprese: Abi, Ania, Alleanza delle cooperative italiane, Confindustria e Rete imprese italia: ”Il Paese ha mezzi e risorse per risalire la china ma il tempo è scaduto”. Da una parte dunque i cattolici, con il cardinal Bagnasco, che ieri è tornato a criticare il Cavaliere (in modo ben più chiaro e diretto di quanto fatto poche settimane fa), dall’altra le imprese: Berlusconi appare letteralmente assediato, eppure minimizza, nega, finge di non essere l’oggetto delle critiche. Insomma, il ‘suo’ consenso perde pezzi, ma lui parla d’altro.
Vietato
“Le varie forme di violenza sono funzionali l’una all’altra. La violenza di strada serve contro il potere, ma in quanto violenza ha dei tratti in comune col potere, e la gente comune percepisce più le somiglianze che le differenze” (Gubi). Da leggere anche questo pezzo sempre del Gubi e quest’altro di P. Pugliese del Movimento Nonviolento.
Intanto: via con le proposte Maronee di “leggi speciali“. E le banche? Ecco qua. Amen.
Urologi: allarme fumo, prima causa cancro reni e vescica.
Il fumo non aumenta solo il rischio di tumore ai polmoni: e’ anche la prima causa di insorgenza per il cancro alla vescica e per quello al rene.
E’ l’allarme che giunge dall’AURO (Associazione Urologi Italiani), a congresso a Sorrento fino a domani. L’allarme contro il fumo e’ comprovato da dati schiaccianti che ne avvalorano l’incidenza sulla comparsa del carcinoma vescicale in circa il 50% dei casi (la stessa percentuale e’ riscontrabile per il carcinoma renale).