“Il prossimo anno le nostre decisioni politiche più impegnative ruoteranno attorno all’Europa e alle scadenze elettorali e istituzionali che investiranno Bruxelles”.
E’ quanto si legge nella lettera che oggi il segretario nazionale del Psi Riccardo Nencini ha inviato al segretario del Pd Guglielmo Epifani e al leader di Sel Nichi Vendola.
“In giugno – prosegue Nencini – avrà inizio il semestre di presidenza italiano dell’Unione Europea. Il mese precedente si terranno le elezioni europee.
Per la prima volta, e si tratta di una significativa novità, il vertice della Commissione verrà deciso con un meccanismo più diretto, aperto e corale.
Nell’ incontro tenuto recentemente dal Pse a Lipsia è stata positivamente valutata la candidatura del Presidente del Parlamento Europeo, che anche noi sosteniamo, alla presidenza della Commissione medesima”.
Concludendo la sua lettera il leader socialista osserva come: “Vi sono insomma sufficienti argomenti per riallacciare il filo del dialogo cogliendo l’occasione “Europa”.
Non nego che la costruzione di una posizione comune gioverebbe alla sinistra italiana e al Paese.”
Io ieri c’ero.
La cosa giusta è stata non accettare l’andreottismo come virtù nazionale.
La cosa giusta è non assuefarci ad un governo che gode della benedizione di Marcello Dell’Utri.
La cosa giusta oggi è essere qui e dire che la sinistra non può morire di berlusconismo.
Vogliamo vincere.
«Innanzitutto: altro che “quarto polo”. Ambisco a costruire il “primo polo”, per vincere le elezioni e portare il paese a sinistra». Nichi Vendola risponde così alla domanda se vuole costruire un polo alternativo Sel-Idv, se se i rapporti con il Pd dovessero precipitare.
Vendola: la gente stanca di una destra che ha usato la volgarità.
Si, pronto, eccomi qui…sono il partigiano Vendola. Abbiamo liberato Milano». Un fiume in piena, sul palco in piazza Duomo, in tv, e adesso al telefono. Poi, silenzio. All’improvviso.
Nichi Vendola, è ancora al telefono?
«Sì, sì è che… mi sono commosso e sa da dove arriva questa emozione?».
Dalla vittoria?
«Da un fatto personale. Era troppo tempo che la passione politica si nutriva di dolore per ragioni metapolitiche: era il dolore di dover ascoltare le parole grevi, squallide e volgari della peggior classe dirigente che l’Italia ha avuto nella storia repubblicana».
E lei ritiene che con questi ballottaggi questa stagione sia definitivamente archiviata?
«La gente glielo ha detto chiaro e tondo, da ogni latitudine del Paese. Gli ha detto: “Basta, siete intollerabili, insopportabili”»….
Tutti i comuni al voto in Provincia di Napoli.
Dove ci porta nencini?
Era l’aprile del 2009, poco più di un anno fa e Nencini attuale segretario del PSI presentando il programma di sinistra e libertà affermava solennemente che «La forza di Sinistra e Libertà sta anzitutto nel suo nome. Riportare a Sinistra la parola libertà, usata e soprattutto abusata negli ultimi anni, è la cifra distintiva di questa nuova aggregazione: una forza plurale ma omogenea, con una grande carica riformatrice, una visione chiara dell’Italia». Nencini allora affermava che Sinistra e Libertà era «qualcosa di più di un cartello elettorale» in quanto «raccoglie forze che guardano al Manifesto del Partito Socialista Europeo, che sono omogenee in alcuni caratteri fondanti come la laicità e la rivendicazione di una nuova stagione per i diritti civili, la lotta al precariato per un nuovo Welfare”
Dopo pochi mesi Nencini accusato di essersi venduto al PD per uno scranno di assessore alla Regione Toscana dichiarò “”Già nell’anno scorso arrivarono offerte del genere e furono da me cortesemente declinate. Altrettanto è avvenuto quest’anno e la notizia resta destituita di ogni fondamento. Sono indignato che ci sia chi mette in giro queste voci perché queste notizie vengono evidentemente diffuse da chi ha intenzione di far saltare del tutto il progetto di Sinistra e Libertà, facendola diventare un appendice di Rifondazione comunista e se così fosse, tanti auguri”.Sappiamo tutti come è andata a finire.
Nencini poi al congresso del Partito fa una apertura a Casini lanciando il progetto per l’Italia “con una vera e propria carta che si fonda su cinque punti: merito, inclusione, rigore, autorità, identità. Il Psi e’ favorevole ad una alleanza del centrosinistra con il Partito della Nazione di Casini e Rutelli. No invece ad una alleanza con i populisti Di Pietro e Grillo.”
Infine l’illuminazione: il 26 agosto 2010 Nencini dichiara ““La svolta di Bersani e’ il segnale che aspettavamo. Il Nuovo Ulivo e’ la strada da intraprendere, la sola per costruire un’alternativa di governo credibile, che consenta a tutti i riformisti di stare assieme e di gettare le basi per un centrosinistra vincente. E’ un progetto cui guardiamo con interesse perche’ presenta agli italiani un volto riformista competitivo”.
Nencini ha rinnegato il progetto di “sinistra e libertà” per un posto di assessore. vende l’anima a Bersani senza alcuna riserva per far eleggere quattro o cinque deputati e dire che il Partito Socialista è ancora vivo. Questo è il segretario Nazionale del Partito Socialista Italiano.