Posts tagged ‘molecola’

dicembre 12, 2012

Mutazione genetica determina dolore neuropatico: la scoperta.

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 Dolore neuropatico, c’è una nuova scoperta. Arriva dall’Irccs Fondazione Istituto Neurologico “Carlo Besta”, infatti, l’individuazione di un’anomalia che potrebbe essere all’origine di una parte del 5% dei casi…

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agosto 20, 2012

Resveratrolo: molecola miracolosa che migliora la mobilità nelle persone anziane.

luglio 16, 2012

Scoperta molecola che contrasta i batteri che causano la carie.

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Scoperta una molecola in grado di uccidere batteri che causano le cavita’ dentali e le carie. I ricercatori della Yale University negli Usa in collaborazione con l’Universita’ di…

15 luglio 2012 / Leggi tutto

luglio 6, 2012

La “Molecola Trofeo” potrebbe rivoluzionare l’industria nucleare.

Alcuni ricercatori hanno creato una versione stabile di una “ ” che per decenni ha eluso gli scienziati e potrebbe portare alla produzione di energia pulita.

Scrivendo sulla rivista Science, il team, composto da scienziati delle università di Nottingham e Manchester nel Regno Unito, dimostra che si può preparare un composto terminale di uranio nitruro che è stabile a temperatura ambiente. Inoltre, dimostrano che il composto può essere immagazzinato in vasi in forma di polvere o cristalli.

Lo studio è stato supportato in parte dal progetto (“ in non-conventional ligand environments”), finanziato dall’UE, che ha ricevuto una sovvenzione Starting Grant di 999.996 euro dal Consiglio europeo della ricerca ().

I ricercatori riferiscono che la scoperta potrebbe avere implicazioni future per l’industria dell’energia , in quanto i materiali di nitruro di uranio possono potenzialmente essere una valida alternativa agli attuali combustibili di ossidi misti utilizzati nei reattori nucleari, dal momento che i nitruri presentano alte densità, e punti di fusione e conducibilità termica superiori. Inoltre, il processo che gli scienziati hanno utilizzato per creare il composto potrebbe offrire un percorso più pulito a temperatura inferiore rispetto ai metodi attualmente utilizzati.

aprile 8, 2012

Cartilagini riparate con l’uso di cellule staminali.

E’ possibile rigenerare la direttamente li’ dove serve, con una semplice iniezione nell’articolazione danneggiata dall’artrosi: questo grazie alla , una nuova che risveglia le staminali della spingendole a riparare i danni creati dalla malattia.

 

L’hanno sperimentata con successo nei topi i ricercatori dello Scripps Research Institute in California, che presentano i primi risultati su Science.
Questa piccola, ma potente, ’ agisce sulle staminali adulte presenti nelle articolazioni e chiamate staminali mesenchimali: queste ultime sono capaci di differenziarsi in diversi tipi di e da tempo si sospetta che possano essere coinvolte nella riparazione della articolare.

marzo 14, 2012

Mal di schiena: team di ricercatori italiani scopre una molecola responsabile.

Scoperta una che ha un ruolo chiave nel classico “colpo della strega”, la lombalgia e anche in altri dolori acuti (come la cervicalgia) tutti dovuti al fisiologico invecchiamento della colonna vertebrale.

 

Infatti, ricercatori dell’Universita’ Cattolica-Policlinico universitario “Agostino Gemelli” di Roma hanno scovato una , “”, responsabile della degenerazione dei , che inizia gia’ a 30 anni, soprattutto se si adotta uno stile di vita sedentario. E’ emerso che quando diventa iperattiva all’interno delle cellule dei , innesca una serie di reazioni deleterie che finiscono per alterare la struttura fisiologica della colonna.
Ma non e’ tutto, i ricercatori hanno visto che “spegnendo” con un “farmaco sperimentale”, e’ possibile rallentare la degenerazione dei . Il risultato, che sara’ pubblicato sulla rivista Spine, e’ merito del professore aggregato Enrico Pola, e del dottor Luigi Aurelio Nasto, specializzando in Ortopedia e Traumatologia presso il Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia dell’Universita’ Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma, diretto dal professor Carlo Fabbriciani. Lo studio e’ stato realizzato in collaborazione con il gruppo di ricerca dell’Universita’ di Pittsburgh diretto dal professor Paul Robbins e dal professor James Kang. I risultati del lavoro saranno presentati e premiati con l’ISSLS Award il 31 maggio ad Amsterdam presso l’Auditorium dell’Amsterdam Rai Congress and Exhibition Venue.

febbraio 21, 2012

Allergie scatenate da acari: presto dei trattamenti sulla base di nuovi studi.

Se gli della domestica vi provocano l’, potreste presto tirare un respiro di sollievo. Ricercatori nel Regno Unito hanno identificato una che potrebbe condurre allo sviluppo di nuovi trattamenti contro le a queste fastidiose creature. I risultati dello studio sono stati presentati sul Journal of Biological Chemistry.

Immunologi dell’Università di Nottingham, guidati dal dott. Amir Ghaem-Maghami e dal professor Farouk Shakib, hanno scoperto come la potrebbe potenzialmente essere un antagonista dell’ della domestica. Il team fa sapere che la si trova alla superficie delle cellule immunitarie che contribuiscono a individuare un importante allergene dell’ della domestica, che gli esperti chiamano Der p 1. Gli asmatici dell’Europa settentrionale potrebbero incolpare Der p 1 dello scatenarsi dei loro attacchi asmatici.

I ricercatori ritengono che il riconoscimento dell’allergene da parte del potrebbe causare una sensibilizzazione in atto e lo sviluppo di sintomi allergici. Grazie a questi risultati di ricerca, gli scienziati potrebbero contribuire a gettare luce su come il nostro identifica e reagisce agli . Questo condurrà quindi a terapie o trattamenti migliori per combattere le .

Indubbiamente, milioni di asmatici accoglieranno con favore la notizia. L’ della domestica, insieme ad altri ambientali, contribuise ad aggravare le altre . I detriti dell’ della domestica sono ricchi di che provocano reazioni quando sono trasmessi nell’aria e vengono inalati, dicono i ricercatori.

luglio 3, 2011

Cardiopatie: nuove cure potrebbero puzzare di uovo marcio.

L’, noto per il odore che ricorda le uova marce, insieme all’ossido nitrico potrebbe essere usato come nella cura dei problemi cardiaci.

 

Un team di scienziati internazionali avrebbe trovato un rimedio per i problemi cardiaci in due sostanze, tra l’altro, già presenti nel corpo umano. Si tratta dell’, riconoscibile per il suo tipico odore di uova marce, e l’ossido nitrico.

 

Questi due gas, sono stati oggetto di uno studio condotto dai ricercatori della Peninsula Medical School presso l’Università di Exeter e la National University of Singapore. Gli scienziati hanno scoperto che l’interazione tra questi due elementi può rivelarsi utile nel trattamento dei problemi cardiaci, attraverso anche l’equilibrio nella presenza di questi gas con altri composti chimici, che possono così interagire nel promuovere la salute.

aprile 6, 2011

Una molecola comanda intervento staminali per iniziare la cicatrizzazione delle ferite

Una ‘richiama’ le dal alle ferite per iniziare il processo di . Lo ha scoperto uno studio pubblicato dalla rivista Pnas, che potrebbe essere utilizzato per sviluppare nuove terapie per ustioni e ferite profonde.

 

I ricercatori americani e giapponesi hanno inserito nel di alcune cavie un ‘tracciante’ verde per poter monitorare il cammino delle nel corpo. Alle cavie sono state poi provocate delle ferite, e solo ad alcune di queste sono state applicati degli innesti di pelle. Nei topi senza le ‘toppe’ e’ stato notato uno scarso movimento delle verso la ferita, al contrario delle altre dove invece le ‘guaritrici’ sono accorse.

aprile 2, 2011

Tumori: nuova terapia anti-neuroblastoma in eta’ pediatrica.

Il trucco e’ unire la alla sin dall’inizio del trattamento: lo , traghettato nelle malate da una , le uccide scovandole anche se ci sono gia’ metastasi.

I ricercatori dell’Universita’ Cattolica-Policlinico A.Gemelli di Roma hanno messo a punto una nuova strategia terapeutica contro il neuroblastoma, uno tra i tumori pediatrici piu’ aggressivi.
La terapia innovativa consiste nell’associare, sin dall’inizio del trattamento del tumore, la alla classica gia’ in uso contro il neuroblastoma, utilizzando il composto 131-I-metaiodobenzilguanidina. La terapia e’ stata testata con successo in uno studio pilota i cui risultati sono stati pubblicati online su Pediatric Blood and Cancer, rivista scientifica organo ufficiale della Siop (Societa’ internazionale ). La ricerca e’ stata condotta da Stefano Mastrangelo, ricercatore dell’Unita’ operativa di del Gemelli diretta da Riccardo Riccardi, in collaborazione con l’Istituto di medicina nucleare della Cattolica di Roma.