Posts tagged ‘Campania’

aprile 8, 2020

‘A PIZZA CHIENA, LA RICETTA DEL RUSTICO PIÙ AMATO D’IRPINIA

 Selene Fioretti

Pizza chiena

‘A pizza chiena, cioè ripiena, è il rustico più apprezzato in Campania durante il periodo pasquale. Le sue origini risalgono all’entroterra della regione e in particolare alle realtà rurali; così come ci suggeriscono i succulenti ingredienti di cui è composta. La ricetta, che molti conosceranno, viene qui riproposta in maniera molto particolare

Dorata e croccante all’esterno, nasconde un ripieno morbido e gustoso al suo interno;  consistenze e profumi diversi si amalgamano per dare vita alla “pizza chiena”, il rustico più amato d’Irpinia.  Come si evince dai suoi ingredienti, questo immancabile piatto pasquale, ha origini contadine. La cucina povera, infatti, era in realtà quella che poteva disporre più facilmente di questi elementi: formaggi, uova, farina, salumi. Inoltre ” ‘a  pizza chiena” si presta molto bene ad essere conservata per più giorni; infatti è ancora oggi tradizione sfornarla nel Giovedì o Venerdì Santo, per poi gustarla il Sabato, alla vigilia di Pasqua. Una volta fatta raffreddare e riposare si rivela ancora più buona al palato.  Moltissime sono le varianti che vengono applicate alla ricetta, che si trasforma di paese in paese; tuttavia, seppur diversa, nessuno può rinunciavi. Ecco la particolare ricetta che Avellino.ZON propone ai suoi cari lettori.

‘A pizza chiena” (8/10 persone)

Ingredienti p’a làena (sfoglia):

  • ‘No chilo ‘e farina ianca
  • 4 ova
  • 15 gr. ‘e lievito ‘e birra frisco
  • 50gr. ‘e nzogna ( sostituibile con burro)
  • ‘no poco ‘e latte
  • ‘Na vranchetella ‘e sale

Ingredienti p’o ripieno:

  • 10 ova
  • ‘No chilo ‘e ricotta ‘e pecora
  • caso rattato
  • caso frisco
  • salame
  • sasicchi seccati
  • pepe

Preparazione

N’goppa a no tompagno ‘mpastati ‘a farina ianca co’ l’acqua. Quanno a pasta è ancora no poco moscia, mittitici ‘o sale e ‘a nzogna sciogliuta. Po’ pigliati no recipiente co’  no poco e acqua tiepida e rinto facitici scioglie ‘o lievito. Auniti ‘o lievito e ammassate buono tutto cose. Se ‘a pasta vene troppo gnommosa, mettiti n’ato poco ‘e latte, se è troppo muolla aviti mette n’ato poco ‘e farina; po’ ve n’accurgiti stesso ‘mpastanno. Quann’aviti finito,  mettiti ‘a pasta a fa cresce pe’ minimo 4 ore; si ci mittiti no panno cavoro n’goppa è ancora meglio. Mo che l’impasto è crisciuto, l’ aviti fa a metà: ‘na parte serve sott’ ‘o ruoto, pe’ fa ‘a base; l’ata parte serve n’goppa, pe’ l’accummiglià. No’ vi scordati che quell’ ‘e sotta adda esci no’ poco fore ra ‘o ruoto, pecchè roppo s’adda aunì co quell’ ‘e coppa, rint’i lati.

Pe’ fa ‘o ripieno, pigliati ‘na bella zuppiera e iniziati a ‘miscà l’ove co’ ‘a ricotta, ‘o caso rattato, sale e pepe, secondo come vi piace a vui. Attiento ‘a mette ‘o sale pecchè l’ingredienti so’ già belli sapuriti app’è loro. Mo pigliati ‘no ruoto, ongitilo co’ ‘a ‘nzogna e facitici attacca tuorno tuorno ‘a farina; accussì ‘a pizza non si ‘mbizzica. Co ‘no  lainaturo ( matterello) stinniti ‘a pasta e mittitila sott’o ruoto. ‘Ntramente faciti a pezzarielli ‘o salame, ‘o caso frisco e i sasicchi. Rint’o ruoto co’ ‘a làena faciti ‘no strato ‘e caso, ‘no strato ‘e salame e robba varia; cioè adda esse’ uno pe’ ogni ingrediente, come si stissivi facenno ‘na parmigiana ‘e mulignane, fino a regne a metà ‘o ruoto. Rint’o spazio superchio facitici colà quillo bello ‘mpasto ‘e prima, quillo co l’ova. Mo tutti ‘i pirtusi venino rignuti e tutto sta in parti uguali; accussì quanno  a tavola tagliano  ‘a fetta trovino tutti quanti ‘e stesse cose, e ‘no solamente ova o salame. Invece sta pure chi ‘misca tutto cose direttamente; so’ gusti!

Accummigliati tutto cose co’ n’ata làena e aunitile rint’i lati. M’o facitici i buchilli n’goppa, pe’ la fa respira, e mittitila rint’o furno a 200° pe’ n’ora. Prima re a ‘nfornà, ci putiti puro fa na bella passata n’goppa co’ o’ianco ‘e l’ova, pe’ ‘a fa ascì bella rossa e lucente.

ottobre 9, 2013

Terra dei Fuochi, la Campania annuncia la richiesta risarcimento danni

La Regione Campania reagisce alla campagna mediatica denigratoria e annuncia la richiesta di risarcimento danni contro aziende che hanno rifiutato i prodotti agricoli campani senza motivazione Continua…

 

luglio 18, 2013

Terra dei fuochi.

Rifiuti pericolosi in Campania, Orlando dispone lo stop temporaneo

 

Il ministro Andrea Orlando ha presentato un emendamento al Disegno di legge per la conversione del Decreto legge 21 giugno 2013 n. 69, ossia per le disposizioni urgenti per rilancio dell’economia, in cui si introduce:

il divieto temporaneo di importazione nella Regione Campania dei rifiuti speciali e di quelli urbani pericolosi

Commenta così su twitter Rosaria Capacchione senatrice del Pd:

Gli impianti di smaltimento previsti nel piano regionale non sono stati ancora completati e dunque il blocco si è reso necessario per alleggerire il carico sulla Regione anche dei rifiuti importati. Per definire meglio il provvedimento il ministro Orlando incontrerà nei prossimi giorni sia Mario De Biase commissario per le bonifiche, sia Donato Carfagna commissario contro i roghi tossici. Sul piatto 50 milioni di euro che saranno stanziati proprio per combattere il fenomeno noto come terra dei fuochi, ossia gli versamenti abusivi di rifiuti dati poi alle fiamme.

Scrive Daniela De Crescenzo su Il Mattino di oggi (pag. 43):

In Campania ogni anno si producono 4 milioni di tonnellate di rifiuti speciali di cui, secondo i dati forniti dal Piano regionale, 807 mila sono smaltiti fuori regione mentre 259 mila arrivano dal resto del Paese. Gli impianti regolarmente autorizzati soo 636. I rifiuti speciali viaggiano in Europa senza il preventivo assenso delle amministrazioni regionali, al contrario di quanto avviene per i rifiuti solidi urbani. E una consistente fetta di rifiuti speciali proveniente dagli Stir campani, viene infatti spedita nelle altre regioni o in Olanda.

gennaio 25, 2013

Nicola Cosentino a ruota libera.

 Nicola Cosentino Casalesi Italo Bocchino Antonio Bassolino Angelino Alfano

Alcuni spezzoni della conferenza stampa di Nicola Cosentino, dopo la sua esclusione dalle liste. Ne ha per Alfano, il “perdente di successo”, per Italo Bocchino, definito “l’unico riferimento casalese vero in Parlamento”, e bordate arrivano anche ad Antonio Bassolino, eletto con preferenze bulgare, come l’83% a Scampia, a Barra o Ponticelli, senza che nessuno si domandasse mai da dove arrivava tutto quel consenso.

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gennaio 23, 2013

l ministro Balduzzi in incognito visita la Terra dei Fuochi in Campania.

Il ministro alla Sanità Renato Balduzzi ha visitato ieri in incognito la Terra dei Fuochi, ossia quell’ampia area  sottoposta a inquinamento doloso tra le province di Napoli e Caserta. Ci torna dopo che l’8 gennaio fece il pieno di proteste e insulti allorché presentò la relazione epidemiologica per Caserta e Napoli che conferma il trend in crescita di patologie tumorali attribuendo le cause però agli stili di vita (obesità e fumo) piuttosto che all’inquinamento.

A quelle parole si levò tutta la rabbia dei cittadini giunti da ogni comune della Campania e che potevano invece testimoniare come l’incessante inquinamento che si realizza ogni giorno nella loro terra sia probabilmente il principale responsabile della vertiginosa impennata di malattie tumorali nell’area. Intanto Balduzzi dopo la visita ha già chiesto lo screening sanitario per i Vigili del fuoco che lavorano senza sosta in quella maledetta area inquinata.

Continua a leggere: Il ministro Balduzzi in incognito visita la Terra dei Fuochi in Campania

gennaio 17, 2013

le liste del PDL confermano buna parte degli uscenti.

Silvio definisce le liste e sono piene di amici d’antan: Martino, Possa, Galan, Cicchitto, gli avvocati Longo e Ghedini e…I fedelissimi vincono sugli oscillanti nuovisti (FOTO) (di Alessandro De Angelis)
ottobre 9, 2012

Stop biocidio.

Lanciata a Napoli sabato mattina, la campagna Stop Biocidio è un’iniziativa volta a difendere il diritto alla salute dei cittadini campani che sempre più (e sempre più giovani) muoiono a causa di patologie correlate al degrado ambientale.

Stop Biocidio, lanciata nel corso di un dibattito pubblico al Consiglio Comunale di Napoli organizzato da Medicina Democratica, Isde Medici per l’ambiente, Rete Commons! e Comitato Zero Rifiuti industriali, nasce dall’evidenza scientifica (sostanzialmente ignorata dalle istituzioni secondo i promotori dell’iniziativa) che il legame tra patologie tumorali e rischio ambientale, in Campania, è sempre più evidente.

Come spiegato da Antonio Giordano, genetista di fama internazionale ed autore del libro bianco “Campania, terra di veleni” si è verificato

un aumento di oltre 40mila casi di cancro alla mammella rispetto a quelli registrati dall’archivio tumori, +13% di casi in crescita tra le donne sotto i 40 anni, oltre all’incremento delle fasce d’età 20-25 e 40-45 anni, cioè in fase di pre-screening.

Continua a leggere: Campania, rifiuti e tumori: parte la campagna #StopBiocidio

agosto 18, 2012

Goletta Verde 2012: i mari più inquinati in Liguria, Campania e Calabria.

Le analisi microbiologiche effettuate da Goletta Verde non lasciano campo a dubbi: su 205 prelievi in 100 si sono riscontrate forti contaminazioni da Escherichia coli e Enterococchi intestinali, almeno del doppio rispetto ai limiti di legge. I mari più inquinati sono in Calabria, Campania e Liguria per il triste record di un punto inquinato ogni 62Km di costa. Ma non brilla neanche la Sicilia che rivela la grande fragilità delle sue reti fognarie. In Calabria i punti inquinati sono 19, in Campania sono 14 e in Liguria sono 15. I mari più puliti sono in Sardegna e Toscana con un campione inquinato rispettivamente ogno 433 Km e ogni 200Km.

In totale i comuni che secondo il richiamo giunto dall’Europa non depurano gli scarichi sono 109 fatto per cui dobbiamo attenderci multe salate. Sciorina il comunicato di Legambiente i risultati impressionanti:

L’86% dei punti inquinati sono stati prelevati alle foci di fiumi, torrenti e canali, risultati i nemici numero uno del mare italiano, ma anche nei pressi di scarichi di depuratori malfunzionanti e sono 24 milioni gli abitanti senza un sistema di trattamento dei reflui fognari. Sicilia, Lazio e Lombardia le regioni peggiori.

Continua a leggere: Goletta Verde 2012: i mari più inquinati in Liguria, Campania e Calabria ma replicano le Regioni

luglio 24, 2012

Biocidio di massa.

Tra Napoli e Caserta +47% di mortalità dovuta a malattie tumorali. Lo rivela l’Istituto oncologico Pascale, lo confermano gli studi del luminare Antonio Giordano e il senatore Ignazio Marino presenta un’interrogazione parlamentare. È un biocidio, ecco i nomi dei responsabili.

Chiamatelo Biocidio: come si muore nella Campania dei veleni.

Il luogo comune italico impone come si dovrebbe morire in Campania. Napoli e Caserta ci hanno abituati ai morti ammazzati dalle faide di camorra e dai mitra dei killer al soldo dei boss. Tutti sanno chi è il cattivo e le istituzioni possono anche gridare “vergogna”. Invece nella ex Campania felix si muore in silenzio e lentamente. Sono le malattie tumorali a uccidere: il 47% in più delle volte del resto del Paese. A rivelarlo è l’Istituto oncologico Pascale di Napoli in uno studio pubblicato dal quotidiano Avvenire. Ecco nello specifico cosa dicono alcuni dati: «Per quanto riguarda, ad esempio, il tumore del colon retto, in provincia di Napoli – si legge nello studio del Pascale – nel triennio 1988/1990 si riscontra negli uomini un tasso del 17,1 su 100mila abitanti, negli uomini, che nel periodo 2003/2008 sale al 31,3», mentre nelle donne gli stessi tassi per gli stessi periodi sono «16,3 e poi 23». E a Caserta: «19,3 (sempre per 100mila) per i maschi dal 1988 al 1990 e 30,9 dal 2003 al 2008», con «16,4 e poi 23,8 nelle donne». Al contrario i tassi italiani, per lo stesso tipo di tumore e gli stessi periodi, «sono stabili, passando dal 33 al 35 negli uomini e dal 30,5 al 29,3 nelle donne».Ma non finisce qui, sono interessati anche polmoni, mammelle e fegato: «l’incremento del tasso di mortalità femminile per tumore del polmone è stato superiore al 100% nella provincia di Napoli ed al 68% in quella di Caserta. Il tasso di mortalità per tumore alla mammella, che era21,4 inprovincia di Napoli nel 1988/1990, è aumentato fino a 31,3 nel 2003/2008, mentre in Italia passava da37,6 a37,7.

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Maggio 14, 2012

sondaggi elettorali in campania.

 

 

COMMENTO di AND

Intenzioni di voto: PDL primo partito ma in contrazione. PD in crescita. I due partiti sono vicini tra loro. L’UDC è l’unica altra forza sopra il 10%.
Scenario 1: In ballo molti senatori. Il CSX prende il premio di maggioranza senza problemi. Il CDX divide col TPI.
Scenario 2: Coalizione Monti al 61%, ben 4 extraseggi. Il rimanente alla Sinistra. Il M5S si difende ma resta sotto l’8%.
Scenario 3: Testa a testa tra CDX+TPI e CSX. In ballo 4 senatori.

Scenario 4: CDX in lieve vantasggio sul PD+TPI, prendendo 5 seggi la coalizione di Sinistra, tra vincere ed arrivare secondo ballano ben 9 seggi in un pugno di voti.