Posts tagged ‘inquinamento ambientale’

gennaio 31, 2015

Viviamo in un mondo di plastica

Nel 2014 la produzione mondiale di plastica ha forse superato le 300 milioni di tonnellate e per Gaelle Gourmelon del centro di ricerca ambientale fondato nel 1974, “il recupero e il riciclaggio restano insufficienti” e così la plastica finisce nelle discariche e negli oceani. Oggi il consumo di plastica in Europa occidentale e in Nord America è in media di 100 kg Altro…

dicembre 29, 2014

Amantea, pescati nel Tirreno 14 tonnetti malformati.

Scritto da Marina Perotta – lunedì 29 dicembre 2014

l’inquinamento nel mar Tirreno presenta il conto e si iniziano a pescate tonnetti malformati Continua…

ottobre 9, 2013

Terra dei Fuochi, la Campania annuncia la richiesta risarcimento danni

La Regione Campania reagisce alla campagna mediatica denigratoria e annuncia la richiesta di risarcimento danni contro aziende che hanno rifiutato i prodotti agricoli campani senza motivazione Continua…

 

settembre 29, 2013

Ecco l’elenco dei 47 comuni devastati dalle Ecomafie.


25 settembre 2013 | Emanuela Mastrocinque

Il sito Vocenuovatv.it ha pubblicato, nella giornata di ieri, il drammatico elenco dei 47 comuni pericolosamente inquinati dalle ecomafie. La paura cresce insieme al numero di morti per cancro.Visualizza altro

luglio 16, 2013

Il fumo fa male, sparare cazzate di più.

Sparare cazzate sembra diventato 
lo sport nazionale del mondo politico.
Una volta tanto qualcosa in cui siamo primi al mondo.
Una delle panzane più eclatanti 
è quella secondo cui 
i tumori che decimano la popolazione di Taranto 
sarebbero conseguenza del fumo di sigaretta.
Meglio non parlare di quale tipo di fumo 
abbia ispirato una simile boiata.
giugno 24, 2013

L’ESTINZIONE DELLE API MELLIFERE: UNA LEZIONE DI ECOLOGIA

 

REX WEYLER – Sappiamo esattamente cosa uccide le api. L’estinzione delle colonie di api in tutto il mondo non è un grande mistero come vorrebbero farci credere le aziende chimiche. La natura sistemica del problema lo rende un affare complesso, ma non impenetrabile. Gli scienziati sanno che le api stanno morendo a causa di una serie di fattVisualizza altro

febbraio 21, 2013

Strage delfini, 45 morti da gennaio nel Tirreno.

ROMA – La ‘malattia dei delfini’ continua a uccidere e salgono cosi’ a 45 – contando la piccola morta ieri nel porto di Civitavecchia – i casi di ‘stenella coeruleoalba’ trovati morti sulle spiagge del Tirreno dai primi di gennaio, contro una media di quattro casi l’anno. Lo spiega il ministero dell’Ambiente ricordando che altre due carcasse di ‘stenella striata’ sono state scoperte ieri sulle spiagge del Lazio, a Terracina e Sperlonga.

La giovanissima delfina morta ieri mentre nuotava nella darsena da pescherecci del porto di Civitavecchia e’ stata al centro di ”una coinvolgente operazione di soccorso cui hanno assistito decine di persone e, al largo, anche il branco di stenelle cui apparteneva”.

Secondo il ministero dell’Ambiente le prime indicazioni fanno pensare che gli animali siano vittime di infezioni batteriche, ma solamente analisi accurate potranno stabilire con certezza il motivo della strage dei delfini. La causa piu’ probabile potrebbe essere di natura infettiva (in numerose carcasse e’ stata rinvenuta traccia di un batterio, photobacterium damselae, che puo’ portare a sindrome emolitica e lesioni ulcerative). Per questo motivo nelle prossime settimane i ricercatori approfondiranno l’eventuale presenza di virus e l’eventuale fioritura di alghe anomale.

gennaio 23, 2013

l ministro Balduzzi in incognito visita la Terra dei Fuochi in Campania.

Il ministro alla Sanità Renato Balduzzi ha visitato ieri in incognito la Terra dei Fuochi, ossia quell’ampia area  sottoposta a inquinamento doloso tra le province di Napoli e Caserta. Ci torna dopo che l’8 gennaio fece il pieno di proteste e insulti allorché presentò la relazione epidemiologica per Caserta e Napoli che conferma il trend in crescita di patologie tumorali attribuendo le cause però agli stili di vita (obesità e fumo) piuttosto che all’inquinamento.

A quelle parole si levò tutta la rabbia dei cittadini giunti da ogni comune della Campania e che potevano invece testimoniare come l’incessante inquinamento che si realizza ogni giorno nella loro terra sia probabilmente il principale responsabile della vertiginosa impennata di malattie tumorali nell’area. Intanto Balduzzi dopo la visita ha già chiesto lo screening sanitario per i Vigili del fuoco che lavorano senza sosta in quella maledetta area inquinata.

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gennaio 22, 2013

Lo smog rende infelici.

SMOG: ITALIA A RISCHIO SMOG: ITALIA A RISCHIO

L’inquinamento atmosferico ”incupisce” non solo il cielo ma anche gli individui: infatti i paesi piu’ inquinati risultano essere anche quelli i cui abitanti si dichiarano meno felici e soddisfatti. E’ quanto emerso da un maxistudio condotto su 14 paesi tra cui l’Italia da Byron Lew e Mak Arvin della Trent University di Ontario, in Canada e pubblicato sull’International Journal of Green Economics.

Gli esperti hanno analizzato i dati dell’inquinamento atmosferico (emissioni di CO2 procapite) di 14 paesi: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Romania, Russia, Spagna e Gran Bretagna. Ed hanno confrontato questi dati con quelli sul livello di benessere e soddisfazione dei cittadini di ciascuna nazione. E’ emerso che i paesi piu’ inquinati sono anche quelli piu’ ‘infelici’.

ottobre 8, 2012

Taranto fra cinque giorni si spegne.

Stop all’Ilva: il provvedimento notificato ieri sera ai custodi ed al Presidente del Cda Bruno Ferrante dello stabilimento ex Italsider di Taranto sembra lasciare ben pochi margini di trattativa, decretando lo spegnimento degli altiforni 1 e 5, la dismissione e la bonifica dell’altoforno 3, il fermo di 7 batterie della cockeria ed altri interventi nel reparto acciaieria.

La risposta della Procura di Taranto alle segnalazioni dei custodi tecnici è piuttosto definitiva e lascia poco spazio alle interpretazioni, ma molto alle dietrologie: l’azienda, nel braccio di ferro con i magistrati, dovrà ora fare veramente sul serio anche perchè il costo dello spegnimento degli altiforni e della loro riattivazione è altissimo, così come quello delle bonifiche e delle perdite in termini di produzione e fatturato.

Il senso dell’ultimatum è: o i forni li spegne l’Ilva o questi verranno spenti da una ditta esterna, con la differenza che nel secondo caso i vertici dell’azienda dovranno rendere ulteriormente conto in tribunale.

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