
A Palazzo Marino è scoccata l’ora dell’austerity e del ritorno al patrocinio del Gay Pride. Nella prima riunione della nuova Giunta guidata da Giuliano Pisapia è stata adottata la linea del dimagrimento per i compensi dei manager. Un taglio dal 10 al 15% rispetto agli stipendi corrisposti durante l’amministrazione Moratti. Ne sanno già qualcosa Davide Corritore e Maurizio Baruffi, rispettivamente city manager e capo di gabinetto del sindaco. Il primo percepirà 210mila euro annui lordi (contro i 230 del predecessore Antonio Acerbo), il secondo di 140mila euro (20mila meno di Alberto Bonetti Baroggi). «In un momento di crisi – ha spiegato il vicesindaco Maria Grazia Guida – abbiamo scelto di lavorare in sobrietà anche per lanciare un segnale a Milano».
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