Ci sono delle realtà a Roma, che pur essendo utili, sono discutibili da un punto di vista di etica sociale e del lavoro: i parcheggiatori abusivi ad esempio. Tuttavia ormai fanno così parte del nostro paesaggio urbano che pur irritandoci quando li avvistiamo, li utilizziamo senza fiatare, anzi, spesso, li trattiamo anche con particolare gentilezza: “dovessero rigarci la macchina”.
Spesso sono persone molto semplici, per non dire ignoranti e se ci va male hanno anche qualche rotella che non funziona o l’aria alquanto losca; in genere si tratta di senza tetto, disagiati, squilibrati e se siamo fortunati disoccupati, pensionati o disabili, che si danno da fare per arrotondare. Noi disperati ‘cercatori di parcheggio’ assomigliamo tutti a ‘cercatori d’oro’ e quando avvistiamo i tipi in questione che si sbracciano da lontano, quasi tiriamo un sospiro di sollievo. I parcheggi a Roma infatti sono come l’oro. Una mattina trascorsa in una Galleria del centro storico mi ha dato modo di osservarli da un finestrone per qualche ora e di scoprire il loro mondo: marcano strettamente il territorio e sono piuttosto invadenti! Almeno il tipo abbastanza ‘strano’ che da anni è addetto alla piazza di fronte ad una famosa chiesa che custodisce un prezioso Caravaggio. Gli scalini della chiesa sono il suo letto la notte, tra un ‘cliente’ e l’altro.
L’attesa e’ valsa lo spettacolo del gruppo hardcore rap – giovedi 23 giugno a ROCK CITY ROMA Parco degli acquedotti.
Ill primo a prendere posto nella sua postazione da beatmaker è Don Joe a seguire con intercambiabilita ‘del posto Gue’ e Jake, inevitabile patecipazione di un pubblico molto giovane al dila’ e sotto le transenne.
Il gruppo si e’ rivelato ancora quello di “CHE BELLO ESSERE NOI” confermando di rimanere nella “rosa dei migliori”nel panorama musicale.
I pezzi presentati confermano nuovamente la personalita’ dei tre artisti e il loro linguaggio musicale.
IL RAGAZZO D’ORO album pubblicato da Gue’ Pequeno (alla cui realizzazione hanno partecipato artisti Hip Hop, Rap e Underground Italiani) ricalca ancora gli argomenti e le tematiche da loro preferite:politica, droghe, rapporti interpersonali.
‘Roma e’ una citta’ sporca, fa schifo. Alemanno si rimbocchi le maniche e pensi a lavorare invece di perdere tempo a fare polemiche con noi”. Lo ha detto a KlausCondicio, il salotto tv di Klaus Davi in onda su YouTube, l’europarlamentare leghista Mario Borghezio. Alla domanda di Klaus Davi ‘A quale capitale mondiale paragonerebbe Roma?’, ha risposto: “Se proprio dobbiamo cercarne una dello stesso livello allora direi che ricorda piu’ Calcutta che una metropoli occidentale”.
Oltre i canoni del Paisley Underground che, a metà degli Eighties, dominava l’area californiana. Al di sopra delle mode, lontani dalle luci della ribalta. All’inseguimento di un folle mix di psichedelia, blues, country, punk e new wave.
Lo Stato di New York e’ da oggi il sesto Stato americano in cui una coppia omosessuale ha il diritto di sposarsi. Il Senato statale ha infatti approvato nella notte con maggioranza bipartisan il Marriage Equality Act,un provvedimento proposto dal governatore, Andrew Cuomo, che riconosce alle coppie omosessuali il diritto di contrarre matrimonio come ogni altra coppia nello Stato di New York. Il provvedimento e’ passato con 33 voti a favore (tra cui quelli di quattro repubblicani), e 29 voti contrari (tra cui quelli di un democratico). Il provvedimento, già approvato dalla Camera, è stato subito promulgato dal governatore Cuomo, che ha gia’ firmato la legge. Da oggi devono passare 30 giorni prima che la nuova legge entri in vigore. Cio’ significa che a New York le coppie gay potranno sposarsi a partire dalla fine di luglio.
I“provocatori” stanno per partire. Saremo con loro per vedere come andrà a finire questa volta. Un anno fa fu una strage: la Freedom Flotilla per Gaza venne assaltata in mare dalle truppe speciali israeliane e 9 persone vennero uccise. Era la fine di maggio. Quest’anno almeno una decina di imbarcazioni salperanno alla volta della Striscia per portare aiuti ai palestinesi e superare il blocco navale israeliano. Sull’imbarcazione italiana – che dovrebbe essere pronta a partire dal porto greco del Pireo nei primi giorni della prossima settimana – almeno una trentina di attivisti, tra cui Vauro (legato da tempo alle sorti di Gaza) e alcuni giornalisti