Posts tagged ‘Caldoro’

dicembre 3, 2013

Terra dei fuochi, il Cdm approva al decreto: reato di combustione abusiva di rifiuti e mappatura delle aree interessate

Terra dei fuochi, il Cdm approva al decreto: reato di combustione abusiva di rifiuti e mappatura delle aree interessateCon il decreto Terra dei fuochi viene introdotto il reato di “combustione abusiva di rifiuti” e stabilita, come annunciato nei giorni scorsi, la perimetrazione delle aree agricole interessate e della campagna: entro 150 giorni tutti i terreni verranno controllati nel dettaglio e classificati sulla base di parametri precisi (che verranno probabilmente approvati tramite decreti attuativi). Nel decreto è previsto inoltre che sia l’autorità giudiziaria ad informare direttamente gli amministratori locali sugli sversamenti illegali.

Parafrasando quanto scritto sui social network da Nunzia De Girolamo il decreto è figlio di un serrato lavoro frutto proprio delle larghe intese di governo:

“Non è un punto di arrivo ma un nuovo inizio per la Campania, con Orlando abbiamo fatto un lavoro straordinario per questo decreto.”

ottobre 14, 2013

Dopo il “Lombardellum” anche il “Campanellum”

La fine della Seconda Repubblica non sarà decisa dalla giustizia penale, ma da quella ordinaria e amministrativa. La Prima Sezione della Cassazione con Ordinanza n. 12060 del 21 marzo-17 maggio 2013 ha madato in Corte Costituzionale il porcellum. Il Tar Lombardia Sez. III Milano con ordinanza del 8 ottobre ha mandato in Corte il Lombardellum, che come si è appreso dalla difesa regionale è statoi ricalcato sul Campanellum/ la legge elettorale regionale della Campania, quella di Bassolino del 2009 e modificata nel 2010. Peccato che in Campania nessuno abbia impugnato la maggioranza di Caldoro. Certamente chi fa la legge fatica a riconoscere che è incostituzionale eppure è sotto gli occhi: si tratta dell’art. 48 della Costituzione, per cui il voto deve essere libero,eguale, personale e segreto. Con il voto disgiunto chi vota solo per il presidente o addirittura per il Presidente e una lista non collegata non sa, perché non viene spiegato che non si limita a scegliere il Presidente ma anche contribuisce a dare il 60% dei seggi alle liste collegate al presidente, ma non in base ai loro voti, ma a quelli del Presidente. Una truffa per cui il voto non solo non è personale e uguale ma neppure libero: un voto,libero deve essere cosciente per essere cosciente vi deve essere informazione esaustiva. Se potete rivedere l’informazione istituzionale, troverete che si dice con chiarezza che si può dare il voto disgiunto ma nulla sugli effetti del voto disgiunto. Per il Swndaco è diverso perché per avere il premio di maggioranza al primo turno deve avere la maggioranza assoluta e le sue liste almeno il 40% dei voti( art. 72 TU EE.LL), mentre il Presidente di Regione è eletto a turno unico e gli basta la maggioranza relativa, che è una minoranza assoluta e le liste a lui collegate non devono rispettare alcun quorum, cioè hanno il 60% che abbiano il 20%, il 30 0 il 40%,, circostanza che ha motivato il rinvio per incostituzionalità del Porcellum. Le Seconda Repubbliuca è basata su premi di maggioranza abnormi ed elezione diretta. Lo sfacelo della democrazia è sotto i nostri occhi, ma non del Parlamento che vuole cambiare la Costituzione, un parlamento frutto di nominati e non di eletti, perciò agli ordini di chi li ha collocati in buona posizione nelle liste bloccate. Rappresentano gli interessi della Nazione come chiede l’art. 67 Cost. o prendono ordini da chi li ha nominati? La sentenza non e ardua e non c’è bisogno di aspettare i posteri.

Felice C. Besostri.

giugno 29, 2013

Quel brav’uomo del compagno Caldoro.

50 CONSIGLIERI REGIONALI INDAGATI. CALDORO ADDIO?

Tutto il Consiglio Regionale della Campania è indagato. Secondo quanto risulta a Retenews24, tutti o quasi i 60 componenti dell’assemblea legislativa – oltre ad alcuni parlamentari ex consiglieri – sono finiti nel mirino della magistratura napoletana per spese “pazze”. La Procura ipotizza diversi reati, in primis il peculato, che sarebbe stato commesso utilizzando denaro pubblico per fini decisamente inopportuni e incongrui rispetto alle attività istituzionali dei gruppi consiliari. Tremano tutti i consiglieri in queste ore, perché sono coinvolti tutti i partiti in maniera trasversale. Nessuno sembra escluso dalla slavina che sta abbattendo in questi minuti. Siamo ancora gli avvisi di garanzia con conseguenti interrogatori che si susseguiranno dalla prossima settimana, ma il tam tam che si era propagato nelle ultime settimane nei palazzi del potere regionale è diventata amara realtà.

 

Maggio 13, 2012

Regione Campania in default come la Grecia.

Caldoro, operazione Monti "Il Pd nella maggioranza"

CAMPANIA, operazione Monti. “La crisi è talmente grave che bisogna allargare la maggioranza e partecipare tutti insieme, in forme diverse, all’azione di governo, superando i tradizionali steccati tra destra e sinistra e maggioranza e opposizione”. Stefano Caldoro, presidente della giunta regionale, rivolge l’appello a tutti i partiti, ma in particolare al Pd. Sa bene che, nei Democratici, convivono almeno due anime, una più propensa al dialogo e alla suddivisione di responsabilità e incarichi, impersonata dal capogruppo Giuseppe Russo, e l’altra più intransigente nel ruolo di opposizione, guidata dagli ex bassoliniani Antonio Marciano e Corrado Gabriele. “Ci sono battaglie da combattere insieme, temi di vitale importanza come lavoro, trasporti, sanità e ambiente”, obietta Caldoro.

“Sbaglia sia chi, nel centrodestra, pensa di poter essere autoreferenziale, sia chi, all’opposizione, pensa di potersi tirare fuori. A molti sfugge ancora la gravità dello scenario. Lancio un appello alla responsabilità. La stessa maggioranza che è stata eletta deve cedere spazi di sovranità, senza chiudersi. Lo richiede la situazione del paese”.

caro Caldoro, non sei capce di gestire la macchina regionale  ora chiedi aiuto. Dimettiti e dai agli elettori la possibilità di esprimersi sul tuo operato. La regione è dei cittadini che la compongono non dei partiti che ci mangiano sopra. Abbi l’onestà di dire che non sei all’altezza del compito, non disonorare il nome di tuo padre che è stao un buon compagno socialista.

Maggio 12, 2012

La regione Campania vicina al fallimento.

556223 390772727641935 121696874549523 1191566 122808114 n La Regione Campania tra vele e fallimento

Più che una notizia è una conferma…lo si sapeva da tempo che la Regione Campania fosse alla frutta…ma per i nostri amministratori regionali e per qualche quotidiano locale sembra una sorpresa.

Caldoro, il governatore, annuncia al popolo napoletano : “La Regione Campania è vicina (vicina ???) al default…”

L’ammontare?…500 milioni di debiti l’anno…una bella cifretta…non c’è che dire!

Sono a rischio non certo gli emolumenti dei consiglieri né quello del governatore, ma quelli, guarda un po’, dei lavoratori dei trasporti, dell’ambiente e della forestazione…circa 10.000 persone.

Dopo aver praticamente azzerato la Sanità e costretto i cittadini campani ad esborsi indecenti per una semplice visita o per un semplice controllo…dopo aver cancellato le linee di collegamento tra centro e periferia (la Circumvesuviana è al tracollo) ora si pensa ad un uguale “intervento” anche per gli altri servizi di un welfare che tale non è più.

aprile 2, 2012

Due amici al bar.

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luglio 11, 2011

Rifiuti di Napoli, un’ordinanza li porta fuori provincia.

Il documento firmato dal governatore Caldoro sarà impugnato oggi davanti al Tar dagli enti provinciali. A Benevento, ad esempio, la discarica è quasi esaurita. E nel capoluogo campano ancora ieri si contavano quasi 2mila tonnellate di monnezza

Per evitare il disastro, il governatore campano Stefano Caldoro ha firmato un’ordinanza che consente di superare, nel breve periodo, la gestione provinciale dei rifiuti. La spazzatura prodotta a Napoli, già dalla scorsa notte, viene smaltita in siti fuori provincia. Le temperature sfiorano i 40 gradi, le proteste dei cittadini, a volte frutto della disperazione, altre volte organizzate con finalità tutte da chiarire (indaga la Procura di Napoli), sfociano in veri e propri blocchi stradali.

Sarebbe il momento di mostrare solidarietà concreta nei confronti di Napoli e dei suoi cittadini a prescindere dal colore politico, ma la lega purtroppo ha fatto scuola e le altre città della campania preferiscono assecondare i bassi istinti dei propri abitanti anzichè dar prova di lungimiranza. Non lamentiamoci però quando toccherà a noi.

luglio 7, 2011

A Napoli è sempre emergenza rifiuti.

Il parere delle Regioni resta negativo, perche’ il decreto, cosi’ com’e’ non e’ sufficiente a risolvere l’emergenza rifiuti a Napoli. Ma in commissione si continua a lavorare per vedere di limare il provvedimento, arrivando magari a trovare qualche convergenza anche con l’opposizione. Le posizioni al momento, pero’, restano distanti e la partita e’ spostata tutta sugli emendamenti al testo, che vanno presentati entro lunedi’.

Termine che e’ stato confermato anche se non si e’ concluso ancora il ciclo delle audizioni. Oggi, infatti, si prevedeva di ascoltare anche il Comune di Napoli, (prima si era ipotizzato il sindaco, Luigi De Magistris, che doveva poi essere rappresentato dal vicesindaco, Tommaso Sodano) ma non si e’ presentato nessuno, causa impegni con la commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti in missione in questi giorni nel capoluogo partenopeo. Assenza che pero’ ha destato piu’ di qualche perplessita’ nella maggioranza (”per farli venire faremo presiedere la commissione da Santoro” ha ironizzato il Pdl Franco Stradella). C’e’ gia’ comunque una nuova convocazione dei rappresentanti del Comune, prevista per martedi’ mattina, con l’auspicio, come ha sottolineato il relatore, Agostino Ghiglia, che ”trovino il tempo anche per il Parlamento”.

Intanto la commissione, assente la Lega, ha ascoltato i presidenti delle province di Napoli e Caserta, Luigi Cesaro e Domenico Zinzi, e dell’Asia, Raphael Rossi. E ha sentito anche il presidente della Regione, Stefano Caldoro, che a margine dei lavori, ha riassunto in tre punti le motivazioni del ‘no’ da parte delle Regioni: mancato ”ascolto” delle Regioni, misure ”inadeguate rispetto alla situazione di crisi”, e poteri ”straordinari” affidati al commissario prefettizio che sarebbe meglio ”dare ai sindaci”. Peraltro il governatore ha sottolineato come si sia ancora ”in piena criticita’ ” ammettendo che si profila il rischio di una nuova fase acuta per via del riempimento degli impianti di tritovagliatura (gli Stir) che vengono usati come discariche temporanee, perche’ ”abbiamo gia’ utilizzato tutte le capienze extra-provincia di Napoli”.

novembre 16, 2010

Terzigno, contrordine di Caldoro: cava Sari deve riaprire.

«Non è opportuno che un sindaco possa fare un provvedimento di chiusura di una discarica senza averne tutti gli elementi di accertamento». Lo ha detto il governatore della Campania Stefano Caldoro, in relazione all’ordinamza del sindaco di Terzigno Domenico Auricchio con la quale sono stati sospesi gli sversamenti in Cava Sari. «Dal punto di vista sanitario – ha affermato – sia l’Arpac sia l’autorità sanitaria locale avevano detto che non c’erano rischi per la Cava di Terzigno. Non ci sono nemmeno problemi di ordine pubblico». «Nessun motivo», dunque, secondo Caldoro, per intervenire sulla chiusura della discarica.

«Dobbiamo essere molto attenti alla gestione dei rifiuti – ha aggiunto – e in questo sollecito anche le Amministrazioni comunali. Mi auguro che si possa riprendere l’attività – ha proseguito – e che si rispetti un accordo che è stato sottoscritto tutti insieme». Sulla disponibilità delle altre Province campane ad accogliere i rifiuti di Napoli e del territorio provinciale, Caldoro si è detto «molto soddisfatto di questa intesa istituzionale che riguarda il lavoro che abbiamo fatto come Regione, ma soprattutto quello che fanno le Province» a cui spettano le competenze della gestione dei rifiuti.

novembre 12, 2010

Rifiuti a Napoli: è ancora emergenza.

Venerdì 12 novembre le strade di Napoli erano sommerse da mille tonnellate di spazzatura. Lo ha denunciato il sindaco Rosa Russo Iervolino, facendo il punto della situazione della città.
Per trovare una soluzione all’infinita emergenza, è stata fissata per il pomeriggio una riunione in prefettura con il governatore Stefano Caldoro e il presidente della provincia di Napoli, Luigi Cesaro. «La soluzione non può che passare attraverso la solidarietà delle altre province campane», ha già anticipato il primo cittadino del capoluogo campano.
Pierluigi Bersani, segretario del Partito democratico (Pd), ha espresso proprio sostegno alla Iervolino, denunciando il ritardo dell’azione di governo nel risolvere il problema. «Basta ritardi, tentennamenti e dichiarazioni sui miracoli buone solo per la tv», ha detto. «L’ultima risale al 22 ottobre: Berlusconi ha detto che bastavano dieci giorni. Siamo quasi a metà novembre e nulla è accaduto».
Sempre il 12 novembre, Ugo Leone, presidente dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio (Napoli), ha invitato la magistratura a un sequestro cautelare della discarica di Cava Sari. Analisi condotte dall’Arpac e da esperti dei comuni di Terzigno, Trecase, Boscoreale, Boscotrecase, illustrati l’11 novembre, hanno rilevato che che le falde acquifere dell’area sono inquinate e che nei pozzi vicini alla discarica ci sono tracce di metalli pericolosi e di sostanze fortemente cancerogene, con una presenza anomala di materiali come zinco, nichel, alluminio e boro.
«Al di là di quelle che possono essere le ipotesi sull’esistenza di sostanze anomale nelle falde acquifere, come la natura vulcanica dei suoli, o la presenza di una seconda discarica a monte della Sari saturata e mai bonificata», ha commentato Leone, «in via precauzionale è auspicabile un sequestro cautelativo. Significa prendere atto della situazione».