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Più che una notizia è una conferma…lo si sapeva da tempo che la Regione Campania fosse alla frutta…ma per i nostri amministratori regionali e per qualche quotidiano locale sembra una sorpresa.
Caldoro, il governatore, annuncia al popolo napoletano : “La Regione Campania è vicina (vicina ???) al default…”
L’ammontare?…500 milioni di debiti l’anno…una bella cifretta…non c’è che dire!
Sono a rischio non certo gli emolumenti dei consiglieri né quello del governatore, ma quelli, guarda un po’, dei lavoratori dei trasporti, dell’ambiente e della forestazione…circa 10.000 persone.
Dopo aver praticamente azzerato la Sanità e costretto i cittadini campani ad esborsi indecenti per una semplice visita o per un semplice controllo…dopo aver cancellato le linee di collegamento tra centro e periferia (la Circumvesuviana è al tracollo) ora si pensa ad un uguale “intervento” anche per gli altri servizi di un welfare che tale non è più.
Equitalia, dal 2013, non opererà più la riscossione per conto del Comune di Napoli. Lo ha confermato ai giornalisti il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, commentando il tentativo di suicidio del 72 enne Pietro Paganelli debitore, secondo i fratelli, di circa 30 mila euro al fisco. «Da Gennaio 2013 Equitalia non lavorerà pi— per il Comune di Napoli. Stiamo lavorando alla creazione di una una nuova struttura di riscossione con l’ Anci – ha detto De Magistris – che possa gestire l’ intera riscossione ‘in housè all’ interno del Comune. Bisogna migliorare moltissimo rispetto quanto è stato fatto finora», ha aggiunto il sindaco di Napoli.
“RISCHIO EMULAZIONI” – Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris definisce «un ulteriore dramma» il tentato suicidio del 72 enne Pietro Paganelli, debitore di circa 30 mila euro al fisco, ma avverte che «bisogna stare attenti all’ effetto emulazione». «Bisogna creare reti di solidarietà verso chi soffre di più – ha aggiunto De Magistris – ma stare attenti a meccanismi psicologici pericolosi». «Al governo – ha proseguito il sindaco di Napoli – stiamo rivolgendo continui appelli perchè riveda la sua politica economica. Nelle città del Sud, come in quelle del Nord, si sta soffrendo troppo e siamo preoccupati perchè non vediamo segnali importanti su lavoro e crescita, ma solo tagli che producono ancora miseria, diseguaglianza e conflitto sociale»
Ambientalisti, ecologisti, ma anche semplici cittadini mettetevi comodi che inizia la Giornata della Terra, lo show più greenwashing che c’è. Domani sera a Napoli si tiene il Concerto per la Terra in live streaming e sul catwalk (green per carità!) sfilerà con il sindaco Luigi de Magistris (che ripresenta così la sua città smacchiata da ogni emergenza rifiuti) il ministro per l’Ambiente Corrado Clini. A breve il ministero licenzierà un decreto per bruciare ogni sorta di rifiuti (ma tecnicamente si chiamano CSS che vuol dire tutto e non vuole dire niente) nei cementifici. Ah! per inciso il ministro Clini sostiene gli OGM, gli inceneritori, il nucleare e le trivellazioni (ma perché non è ministro allo Sviluppo? Mah!) e ha affossato le rinnovabili.
Ma attenzione essendo domani la giornata della Terra si rispetta una sorta di tregua per un giorno e dunque spazio all’ecologia, come recita il pomposo comunicato stampa del Ministero:
per creare un futuro migliore, per tutelare il nostro pianeta attraverso grandi iniziative, ma anche e soprattutto attraverso i piccoli gesti quotidiani di tutti.
Continua a leggere: Napoli, Concerto per la Terra: catwalk del greenwashing
Napoli, sì alle unioni di fatto.
La chiesa si oppone e De Magistris la ignora.
Lo Stato italiano, a partire dal 1994, non è stato capace di gestire adeguatamente l’emergenza rifiuti in Campania ed è stato condannato per questo dalla Corte dei Diritti dell’uomo di Strasburgo sulla base di un ricorso presentato da 18 cittadini di Somma Vesuviana.
La Corte ha riconosciuto la violazione del diritto alla salvaguardia della vita privata e familiare: lo Stato cioé non può costringere i suoi abitanti a vivere tra i rifiuti. Non é stato però riconosciuto il danno alla salute.
Luigi de Magistris e Nichi Vendola “E’ necessario costruire convergenze e azioni comuni a difesa del Sud Italia per garantirne la crescita e lo sviluppo, necessari anche per favorire la crescita e lo sviluppo dell’intero Paese”. Lo affermano il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che si sono incontrati, per circa un’ora, a Palazzo San Giacomo, sede dell’amministrazione comunale partenopea.
“Da amministratori – dicono sindaco e governatore – siamo infatti profondamente allarmati dal taglio dei trasferimenti imposto agli enti locali, mentre riconosciamo la necessità che siano garantiti i fondi per il Mezzogiorno. Il governo Berlusconi si è contraddistinto per la dimenticanza del Sud Italia, dunque adesso ci attendiamo un’inversione di rotta politica da parte del nuovo esecutivo. Giudicheremo il governo Monti, a seconda dei nostri rispettivi ruoli, proprio a partire dalle misure, dagli atti e dalle iniziative che sceglierà di mettere in campo per il Mezzogiorno”.
Il sindaco di Napoli non si iscrive al partito degli entusiasti di Mario Monti che “incarna il neoliberismo dei poteri forti contro il quale il centrosinistra deve immediatamente elaborare una controproposta”
Luigi De Magistris non si iscrive al partito degli entusiasti di Mario Monti. Per il sindaco di Napoli il professore-senatore incarna il neoliberismo dei poteri forti contro il quale il centrosinistra deve immediatamente elaborare una controproposta imperniata sulle primarie e sulla creazione di una lista nazionale che scardini i partiti. Altrimenti non ci sarà più vera democrazia in questo paese ma un governo delle multinazionali e delle banche.
Bisogna riflettere su quello che dice De Magistris perchè mi sembra sensato politicamente corretto.
dice il sindaco di Napoli “Questo Governo non ha una legittimazione democratica e nasce per assecondare il volere della Borsa, delle banche, della Banca Centrale Europea e di Bruxelles. C’è il serio rischio che la politica scompaia. Noi un secondo dopo la sua nascita, anzi mentre si sta formando, dobbiamo cominciare a costruire un’alternativa politica al neoliberismo che Monti rappresenta e che ha fallito.”
Come dargli torto?
NAPOLI – «Napoli città antifascista, città delle Quattro Giornate e medaglia d’oro per la resistenza non può consentire un corteo di chi manifestamente, non in modo nascosto, si considera in qualche modo di ispirazione fascista, nazifascista e che ne abbia comunque nel suo dna l’agire politico. Credo che si potrà trovare un punto d’equilibrio con le autorità competenti ma le strade di Napoli non possono essere attraversate da un corteo del genere».
Grande. Politicamante scorretto ma così bisogna essere.