Posts tagged ‘tsunami’

dicembre 7, 2012

Un nuovo tsunami.

Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 7.4 secondo l’americana Usgs (7.3 per la Japan Meteorological Agency), è stata registrata oggi nel nord est del Giappone. Le autorità hanno lanciato l’allerta tsunami.

Uno tsunami con altezza massima di circa un metro è stato registrato alle 18.02 locali (le 10.02 in Italia) nella città di Ishinomaki, nella prefettura di Miyagi, quella considerata più minacciata con l’ipotesi di maremoti fino a 2 metri. La tv pubblica giapponese, la Nhk, che ha avviato una diretta, ha messo in guardia dal rischio che, come accaduto a marzo 2011, le onde anomale potrebbero ripetersi più volte, anche a distanza di tempo l’una dall’altra. La prefettura di Miyagi fu coinvolta dal sisma e dallo tsunami dell’11 marzo 2011.

ottobre 17, 2012

Dopo Fukushima Daiichi Tepco ammette di aver sottovalutato il rischio tsunami.

Tepco ha ammesso di avere minimizzato il rischio tsunami per paura di uno stop alla centrale di Fukushima Daiichi che sarebbe stato poi disposto per consentire i lavori di messa in sicurezza. Nel documento pubblicato ieri da Tepco si precisa che non sono perciò state prese le misure necessarie al fine di poter controllare una simile catastrofe. D’altronde a luglio la commissione d’inchiesta voluta dal parlamento giapponese era giunta alla conclusione che il disastro nucleare di Fukushima era stato causato da responsabilità umana.

In causa il timore che la messa in opera di misure supplementari di prevenzione di un incidenete grave avrebbero generato paura tra la popolazione locale rispetto alle condizioni di sicurezza che la centrale aveva in quel momento. E in questo rapporto di auto denuncia sono poste anche tre domande cruciali.

settembre 4, 2012

Un Giappone senza nucleare, costi e tempi della nuova politica energetica giapponese.

Esplorare le potenzialità del geotermico, dare il via alla costruzione del più grande parco fotovoltaico giapponese nell’isola di Kyushu… sono alcune delle strategie per l’approvvigionamento energetico nuclear free messe in campo dal Giappone, a seguito del disastro di Fukushima e delle proteste antiatomo della popolazione.

Oggi i ministri responsabili della politica energetica ed economica del Paese si sono riuniti per decidere i tempi del new deal giapponese. Perché se l’abbandono dell’atomo non è in discussione, al centro del dibattito ci sono le modalità, più o meno rapide, per chiudere definitivamente con il nucleare ed il loro impatto sull’economia del Paese.

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dicembre 8, 2011

Caccia “scientifica” alle balene in Giappone con i fondi dello tsunami.

Una flotta di baleniere giapponesi, scortata dalla guardia costiera, ha lasciato nei giorni scorsi il porto di Shimonoseki, nel Sud-Ovest del Giappone, direzione Antartide dove ha inizio la caccia alla balene.

I cacciatori sono stati accusati da Greenpeace, e da Brigitte Bardot a sostegno di Sea Sheperd ancor prima, di aver utilizzato i fondi destinati a risollevare l’economia dei pescatori colpiti dallo tsunami lo scorso 11 marzo, ricevendo circa 30 milioni di dollari dal Governo per sovvenzionare la battuta di caccia di quest’anno.

Junichi Sato, direttore esecutivo di Greenpeace Japan, ha spiegato che è vergognoso elargire i soldi dei contribuenti ai cacciatori di balene. Il programma di caccia alla balena non è prioritario, è impopolare ed economicamente impraticabile. Quei fondi dovrebbero essere destinati a risollevare l’economia locale ed alla ricostruzione.

novembre 2, 2011

Deputato giapponese beve acqua dai reattori di Fukushima.

Yasuhiro Sonoda beve acqua proveniente da Fukushima
L’uomo che vedete bere in bicchiere d’acqua con una faccia evidentemente preoccupata ha una ragione per esserlo. Si tratta di Yasuhiro Sonoda, deputato giapponese, è nel bel mezzo di una conferenza stampa appositamente convocata e l’acqua contenuta nel bicchiere è stata recuperata dalle vasche di raccolta nei pressi dei reattori 5 e 6 della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, proprio l’impianto rimasto gravemente danneggiato in seguito allo Tsunami di 8 mesi.

Sonoda ha accettato così la sfida di alcuni giornalisti che gli avevano chiesto prove tangibili che il lungo lavoro di decontaminazione e di messa in sicurezza di quel che resta della centrale ha avuto il via ed è efficace. Il deputato, prima di lanciarsi in un gesto che ha comunque poco di sconsiderato (l’acqua era stata decontaminata da ogni traccia di Iodio Radioattivo e di Cesio 134 e 137), ha spiegato che la sua dimostrazione non era un modo per spettacolarizzare la questione e chiuderla, al contrario. “Bere quest’acqua non significa dare reali conferme sulla sicurezza, forniremo dati ai cittadini che la proveranno“.(ecoblog)

giugno 27, 2011

Lady Gaga si è intascata i soldi della beneficenza per il Giappone?

27 giugno 2011

La popstar citata in giudizio per i bracciali: avrebbe lucrato sulla vendita

Lady Gaga ora rischia grosso. La pop star è accusata di aver gonfiato i costi di spedizione e trattenuto dei soldi nel ricavato dalla vendita dei suoi braccialetti per la ricostruzione del Giappone dopo lo tsunami.

TANTO VA LA GAGA AL LARDO – Ari Kresch e Alyson Oliver, due avvocati del Michigan, hanno infatti deciso di citare in giudizio Lady Gaga rea – a loro dire – di aver lucrato su questa iniziativa benefica. La cantante si sarebbe rifiutata di rivelare quanti soldi sono effettivamente destinati al paese disastrato dallo Tsunami e quanti sono i fondi raccolti in totale dalla vendita di questi braccialetti.

UN SUCCESSO – Secondo quanto riporta il sito del network televisivo statunitense Nbc le fascette da polso in plastica, con la scritta “We pray for Japan”, sono in vendita proprio sul sito di Lady Gaga. Il prezzo di ciascuno e’ di 5 dollari, a cui ne vanno aggiunti 3,99 di spese di spedizione e 0,60 di iva. La vendita a scopo di beneficienza era partita benissimo e la pop star in poche settimane aveva già raccolto più di un milione e mezzo di dollari

giugno 5, 2011

Giappone Super cool biz: stop ai condizionatori e ok a dress code estivo in ufficio.

In Giappone al via l'abbigliamento informale per combattere il caldo Risparmiare energia evitando di accendere i condizionatori. Dal 2005 in Giappone dal maggio a ottobre parte la campagna Cool Biz, ribattezzata quest’anno Super Cool Biz, per convincere gli uffici a fare a meno dell’aria condizionata, invitando i dipendenti a indossare un abbigliamento meno formale e più fresco. Se proprio si vuole ricorrere ai condizionatori allora la temperatura non deve essere inferiore ai 28 gradi.

Risparmiare energia e evitare che vi sia un picco di richieste è oggi fondamentale per il Giappone, poiché il terremoto e lo tsunami dello scorso 11 marzo, oltre a danneggiare la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, hanno mandato a carte e quarantotto anche altri impianti per la produzione di energia elettrica.

Dunque, Naoto Kan, il primo ministro invita a reagire al caldo alleggerendo il dress code da ufficio: via giacca e cravatta e sì a camicie con le maniche corte e alle polo; vanno bene anche i jeans però solo in contesti più informali; accettati i ventagli sia per uomini sia donne e ammessi sneackers e pinocchietti; per le donne si affida al loro buongusto.

marzo 27, 2011

Esistono i miracoli.

1. Matteoli: “È uno sport nazionale criticare i ritardi infrastrutturali, ma in tre anni nonostante la crisi abbiamo rispettato tutti i programmi. È facile polemizzare perché per le infrastrutture, da quando partono a quando si realizzano, passano degli anni. Purtroppo non siamo ancora attrezzati per i miracoli”. (www.stradeeautostrade.it, 25 febbraio 2011)
2. La Salerno-Reggio Calabria, a tredici anni dall’inizio dei lavori di rifacimento, rimane uno sgorbio. (Repubblica.it, 4/3/11)
3. Giappone: sei giorni dopo la scossa già ricostruita un’autostrada. (Corriere.it, 25 marzo 2011)

marzo 25, 2011

In giappone aumenta il pericolo di disastro nucleare.

Continua a destare preoccupazioni la situazione in Giappone. Oggi l’Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare ha indicato che potrebbe rialzare la valutazione della crisi dell’impianto di Fukushima numero uno a livello sei, anche detto ‘grave incidente’, il penultimo della scala. Il livello sette e’ stato assegnato solo al disastro di Chernobyl. Intanto il governo ha invitato alla ”evacuazione volontaria” tutti gli abitanti che risiedono in un raggio di 30 km dalla centrale nucleare, mentre truppe americane forniranno acqua dolce, invece di quella marina che rischia di corrodere l’impianto, per raffreddare i reattori.

marzo 24, 2011

Il ponte sullo stretto di Messina.

1. Ciucci: “Il Ponte sullo Stretto farebbe da barriera protettiva contro un già non ipotizzabile tsunami”
2. Ciucci: “Il Ponte sullo Stretto in realtà è una diga”