Non solo la passione per il cibo, la scarsa attività fisica e i cattivi stili di vita. L’obesità e i disturbi matabolici potrebbero essere la conseguenza di alcune modificazioni nella flora batterica intestinale.
A rivelarlo è Antonio Gasbarrini, componente dell’European Association of Gastroenterology Endoscopy and Nutrition (Eagen), intervenuto al Congresso internazionale ‘Aidpit-Epita’ a Innsbruck.
Secondo lo specialista, “dai risultati degli ultimi studi condotti sui topi emerge che le modificazioni intervenute nella flora batterica intestinale possono anche avere importanti implicazioni sullo sviluppo di massa grassa, insulino-resistenza e infiammazione a bassa intensità”.
Dalle prime considerazioni scientifiche su queste ricerche le persone obese sembrano avere “livelli diversi di qualche tipo di batterio intestinale – spiega Gasbarrini – rispetto ai soggetti non-obesi. Una condizione che può influire sul loro modo di elaborare diversi cibi. In futuro, potrebbe essere possibile individuare il profilo specifico del microbiota associato ad un rischio di malattia metabolica attraverso l’uso di prebiotici, probiotici o antibiotici mirati”.