E’ Senatore di Diritto e a Vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della Repubblica.
Il Presidente della Repubblica può nominare Senatori a Vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario.
“Da dieci anni, a Kabul, curiamo persone. Ne son passate centomila, in quell’ospedale, uno su tre era un bambino. Da dieci anni diamo lavoro e formazione ai cittadini afgani, con particolare attenzione al lavoro delle donne, delle vedove, dei diversamente abili. Da dieci anni, a Kabul, in questo modo coltiviamo i diritti umani. Un po’ come far crescere dei fiori in un elmetto. Con cura. Grazie: so che ci aiuterete a non smettere. E grazie a Mauro Biani, che pure ci aiuta, e lo fa con cura.” Cecilia Strada
La musica mantiene giovani. Almeno a livello mentale. E’ questo il segreto delle leggende del rock, ancora sulla cresta dell’onda a 60 anni, o dei cantautori dalle carriere infinite. Da Mick Jagger in giù.
Parola di scienziati. La formazione musicale continua ha un impatto sul processo di invecchiamento. Uno studio americano della Northwestern University, pubblicato online sul ‘Journal Neurobiology of Aging’, mostra anche le prove biologiche di questo effetto positivo.
Gli autori – ricercatori dell’Auditory Neuroscience Laboratory – hanno infatti misurato le risposte automatiche del cervello di musicistigiovani e anziani e di non musicisti. E hanno scoperto che gli artisti più in là con l’età hanno un distinto vantaggio in termini di tempi neurali. “Non solo vantano delle prestazioni migliori rispetto ai coetanei non musicisti, ma riescono a codificare gli stimoli sonori tanto velocemente e accuratamente quanto un giovane non musicista”, spiega Nina Kraus, neuroscienziata della Northwestern University e coautrice dello studio. “Questo risultato non fa che rafforzare la teoria secondo cui avere un’esperienza con la musica e con i suoni nel corso della propria vita ha un profondo effetto sul funzionamento del nostro sistema nervoso”.
Non solo la passione per il cibo, la scarsa attività fisica e i cattivi stili di vita. L’obesità e i disturbi matabolici potrebbero essere la conseguenza di alcune modificazioni nella flora batterica intestinale.
A rivelarlo è Antonio Gasbarrini, componente dell’European Association of Gastroenterology Endoscopy and Nutrition (Eagen), intervenuto al Congresso internazionale ‘Aidpit-Epita’ a Innsbruck.
Secondo lo specialista, “dai risultati degli ultimi studi condotti sui topi emerge che le modificazioni intervenute nella flora batterica intestinale possono anche avere importanti implicazioni sullo sviluppo di massa grassa, insulino-resistenza e infiammazione a bassa intensità”.
Dalle prime considerazioni scientifiche su queste ricerche le persone obese sembrano avere “livelli diversi di qualche tipo di batterio intestinale – spiega Gasbarrini – rispetto ai soggetti non-obesi. Una condizione che può influire sul loro modo di elaborare diversi cibi. In futuro, potrebbe essere possibile individuare il profilo specifico del microbiota associato ad un rischio di malattia metabolica attraverso l’uso di prebiotici, probiotici o antibiotici mirati”.
(ANSA) – ROMA, 30 GEN – E’ il sindaco di Cassinetta di Lugagnano (Milano), Domenico Finiguerra, ad essersi aggiudicato il titolo di personaggio Ambiente Italia 2011, il premio istituito l’anno scorso per dare un riconoscimento a chi svolge un ruolo di rilevanza nel settore ambientale italiano. Durante la cerimonia, oggi a Roma, e’ stato premiato anche il Forum italiano dei movimenti per l’acqua, che ha ottenuto la menzione speciale del Comitato tecnico per il contributo al risultato del referendum sull’acqua pubblica del giugno scorso.
Settantacinque ettari al giorno. A questo ritmo procede il consumo di suolo in Italia. Impietosa la foto scattata dal dossier del FAI e del WWFTerra Rubata – Viaggio nell’Italia che scompare, presentato a Milano. Nei prossimi vent’anni l’urbanizzazione sottrarrà altri 600 mila ettari alla natura. Negli ultimi cinquant’anni il tasso di cementificazione è più che triplicato.
Tra le cause principali del consumo di territorio in Italia l’abusivismo edilizio, troppi condoni che perdonano gli scempi architettonici, il boom di centri commerciali, periferie che esplodono sempre più verso l’esterno mentre le case in centro restano vuote e cadono a pezzi. E di riqualificazione se ne intravede solo l’ombra.