Un gruppo inglese degli anni ottanta. Di loro si ricorda un memorabile concerto nello stadio di wembley.
Meglio un mafioso alla porta che un lavoratore in fabbrica.
Emma Marcegaglia dice che se gli imprenditori stranieri non investono in Italia è perché non possono licenziare i fannulloni e gli assenteisti cronici. E’ vero e io posso dimostrarvelo.
Maurizio_Lupi, ma la sentenza Mills non era già scritta?
«Quello contro il presidente Silvio Berlusconi è un finto processo con una sentenza già scritta» (15 febbraio). «A Milano ciò che conta è condannare a tutti i costi il ‘nemico’ Berlusconi prima della data di scadenza e per non perdere tempo si è già scritta la sentenza. E’ un metodo degno di regimi dittatoriali» (27 gennaio). Il verdetto sul processo Mills? Una sentenza che i giudici «hanno già scritto prima che iniziasse il dibattimento» (22 febbraio).
Questo ha tuonato il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi nelle scorse settimane. Non fosse l’unico, sia chiaro: nel Pdl la storia della «sentenza già scritta» – di condanna, s’intende – era diventato l’ennesimo fastidioso ritornello.
E tuttavia la sua ripetizione non deve assuefarci. Per questo chiedo al vicepresidente Lupi, e ai tanti nel Pdl che ne condividono la posizione: ora che la sentenza di condanna non è arrivata, oltre a twittare che, al contrario,
#Mills Sentenza ha impedito di condannare un innocente. @ilpdl #Berlusconi
non è giunto il momento di scusarsi con i giudici milanesi e con tutti gli italiani che rispettano le istituzioni sempre e comunque?
Lusi-Margherita: altri cinque milioni spariti.

Berlusconi condannato.
Alcol: in Italia 8,6 mln a rischio, in 10 anni +10% ricoveri.

(AGI) – Roma, 23 feb. – Gli italiani continuano a bere: non piu’, come una volta, il classico consumo “mediterraneo”, fatto di grandi boccali di vino a tavola, ma il ben piu’ rischioso ‘binge drinking’, il bere fuori pasto, a suon di superalcolici e di ‘shottini’. Tanto che ormai sono oltre 8 milioni 600mila gli italiani “a rischio”, la percentuale di ricoveri ospedalieri e’ cresciuta del 10%, e la mortalita’ alcol correlata rimane superiore alla media europea. Sono i dati allarmanti contenuti nella relazione annuale al Parlamento del ministero della Salute.